Il 14 giugno 2017 si è tenuta una conferenza stampa al Teatro della Pergola per  la presentazione della prossima Stagione teatrale e il bilancio del triennio appena concluso del Teatro della Toscana costituito da Teatro della Pergola, Teatro Niccolini, Teatro Era di Pontedera e Teatro studio Mila Pieralli di Scandicci: 910 giornate recitative, 92 tra produzioni coproduzioni, 48 titoli d’innovazione prodotti, 336 scritturati under35, 257.327 presenze, 16.554 abbonamenti venduti.

Un conferenza molto originale, dato che si è tenuta sul palcoscenico del teatro, aperta da due gruppi di ballerini e attori che hanno effettuato due diverse performance.
La prima trattava il tema del tempo passato e presente che si identificano con il tempo futuro facendo riferimento sia al triennio passato che al prossimo anno di programmazione teatrale.
La seconda era a carattere musicale, con canti dall’atmosfera vagamente “tribale”, quasi a richiamarsi alle remote origini del teatro.
Marco Giorgetti, direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana, ha presentato registi, attori e attrici che reciteranno nella prossima stagione 2017/18 e che comprenderà 32 spettacoli: 13 tra produzioni e coproduzioni e 5 prime nazionali. Il pubblico era composto, oltre che da insegnanti e giornalisti, da personaggi di spicco come il direttore artistico del teatro della Toscana Gabriele Lavia, l’attrice Monica Guerritore, la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, il direttore dell’Ente Cassa di Risparmio Gabriele Gori, che ha ricordato come l’Ente da 25 anni sia un energico sostegno alla cultura teatrale, rappresentanti delle istituzioni di Pontedera e Scandicci e infine Dario Nardella, sindaco di Firenze. Tutti hanno sottolineato la grande attenzione che il teatro della Toscana riserva la mondo giovanile, non solo come pubblico ma anche come nuove energie per il palcoscenico: del resto, è stato più volte ribadito, questo è veramente investire sul futuro.
La conferenza è stata accompagnata da immagini su schermo di alcuni grandi spettacoli del triennio concluso e quelle della stagione che partirà a settembre 2017.

Le Stagioni 2017/18 del Teatro della Toscana sono costituite da un’ampia panoramica: Gabriele Lavia è Il Padre di Strindberg, Robert Wilson mette in scena dopo 31 anni Hamletmachine di Heiner Müller con gli allievi diplomati della ‘Silvio d’Amico’, Carlo Cecchi è Enrico IV di Pirandello, Virgilio Sieni debutta con Diario di vita, la compagnia Mauri Sturno gioca il Finale di partita di Beckett, Vinicio Marchioni dirige e interpreta Zio Vanja con Francesco Montanari, Stefano Accorsi e Marco Baliani portano in teatro Lo cunto de li cunti di Basile, Geppy Gleijeses e Vanessa Gravina interpretano Il piacere dell’onestà di Pirandello diretti da Liliana Cavani, Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio affrontano Delitto/Castigo da Dostoevskij, Gioele Dix e Laura Marinoni presentano la novità Cita a ciegas (appuntamento al buio) diretti da Andrée Ruth Shammah, Fabrizio Bentivoglio diretto da Michele Placido è il professor Ardeche de L’ora di ricevimento di Stefano Massini, Leo Muscato dirige l’adattamento di Massini del Nome della rosa di Eco, Monica Guerritore e Francesca Reggiani si confrontano con Mariti e mogli di Woody Allen, Alessandro Preziosi è il Van Gogh scritto da Massini, Claudio Longhi dirige l’adattamento di Paolo Di Paolo de La classe operaia va in paradiso, Elena Sofia Ricci, GianMarco Tognazzi, Maurizio Donadoni sono i Vetri rotti di Miller con la regia di Armando Pugliese, Elio De Capitani dirige e interpreta Otello, Marco Sciaccaluga dirige Intrigo e amore di Schiller, Giancarlo Cauteruccio porta in scena il vincitore del Premio Pergola per la nuova drammaturgia Prigionia di Alekos di Sergio Casesi, Alessio Bergamo segue gli Appunti di un pazzo di Gogol’, Michele Santeramo è interprete del suo nuovo testo Leonardo, Giancarlo Sepe presenta Amletò, Zaches Teatro torna con Sandokan, Giuliano Scarpinato propone Alan e il mare, Drusilla Foer è Eleganzissima in versione deluxe.

 

Produzioni e coproduzioni della Fondazione Teatro della Toscana:
Grande poesia e letteratura, classici intramontabili riletti in chiave contemporanea, il teatro nel teatro e come strumento di accoglienza e inclusione sociale. Questa la geografia dei confini delle produzioni e coproduzioni della Fondazione Teatro della Toscana.

Gabriele Lavia inaugura la nuova stagione del Teatro della Pergola con un recital da Jacques Prévert, ragazzi che si amano (14 – 19 novembre 2017): una prima nazionale sull’amore giovanile e il rapporto degli innamorati con la realtà.
I giovani sono estraniati dal mondo e dimentichi di tutto, non tengono conto del parere della gente per strada, della chiusura morale della gente verso la loro dolcezza.
Una produzione Fondazione Teatro della Toscana.

 

Nel nuovo anno Gabriele Lavia affronterà una partita inesorabile di dare e avere, dove ogni segno sposterà la bilancia di una macchinosa contabilità cosmica. La casa, la famiglia, la resa dei conti, sono i motivi simbolici presenti ne Il Padre di Strindberg, che vede in scena Federica Di Martino, con Giusi Merli, e debutterà in prima nazionale al Teatro Era (13 – 14 gennaio 2018) e poi sarà al Teatro della Pergola (16 – 21 gennaio 2018).
Una produzione Fondazione Teatro della Toscana.

Si vive, semplicemente (o ci si avvicina alla morte giorno dopo giorno), e nel vivere si soffre, in un grigiore permanente e alienante. Vinicio Marchioni dirige e interpreta al Teatro della Pergola con Francesco Montanari Zio Vanja di Čechov nell’adattamento di Letizia Russo (26 gennaio – 4 febbraio 2018).
Si tratta della malinconica tragedia delle aspirazioni deluse di un gruppo accomunato da legami di parentela o dal caso, che parla molto e fa molto poco per sfuggire alla propria condizione.
Una produzione Khora.teatro, Fondazione Teatro della Toscana.

 

Dopo Boccaccio e Ariosto, il Progetto Grandi Italiani di Marco Baliani, Stefano Accorsi, Marco Balsamo, porta in teatro Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, sfidando la complessità della sua opera, per scoprire quanto ancora possiamo nutrirci delle sue invenzioni, dei suoi azzardi, delle sue intuizioni. Stefano Accorsi interpreta Favola del principe che non sapeva amare diretto da Marco Baliani al Teatro della Pergola (20 – 25 febbraio 2018).
Una produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, Fondazione Teatro della Toscana.

Alessio Bergamo, con un gruppo di sette attori, ha creato Appunti di un pazzo dal racconto di Gogol’ Diario di un pazzo, in prima nazionale al Teatro Studio (2 – 11 marzo 2018). Con Daniele Caini, Alessandra Comanducci, Domenico Cucinotta, Massimiliano Cutrera, Marco Di Costanzo, Erik Haglund, Stefano Parigi.
Il realismo fantastico che caratterizza il testo letterario si materializza grazie a un approccio recitativo in cui l’attore mantiene un contatto di gioco scoperto e diretto con il pubblico, oltre la poetica di un teatro di rappresentazione tradizionale, lanciando un ponte (o una sfida) verso la performance.
Una produzione Fondazione Teatro della Toscana, Teatro dell’Elce, Cantiere Obraz, in collaborazione con Postop Teatro e Armunia Festival Costa degli Etruschi.

La differenza tra l’essere e l’apparire, tra la ‘maschera’ e chi siamo veramente, è presente anche ne Il piacere dell’onestà di Pirandello (13 – 21 marzo 2018), in cui Liliana Cavani torna a dirigere Geppy Gleijeses al Teatro della Pergola, forte della felice esperienza di Filumena Marturano. In scena anche Vanessa Gravina.
La società tiene a distanza gli onesti: sono diversi e in quanto tali pericolosi, evidenziano colpe e mancanze delle cosiddette persone rispettabili, le cui maschere di onorabilità sono guardate con ammirazione e invidia.
Una produzione Gitiesse Artisti Riuniti, Fondazione Teatro della Toscana.

Un uomo cieco seduto su una panchina di un parco a Buenos Aires. È un famoso scrittore e filosofo, ispirato all’autore argentino Jorge Luis Borges, che è solito godersi l’aria mattutina. Quella mattina, però, la sua meditazione viene interrotta da un uomo.
Dopo quattro stagioni di tournée con il Malato Immaginario Andrée Ruth Shammah dirige al Teatro della Pergola (10 – 15 aprile 2018) Gioele Dix in Cita a ciegas (Appuntamento al buio) di Mario Diament, una serie di incontri apparentemente casuali, appassionati, poetici, misteriosi, a tratti divertenti. Con Laura Marinoni, Elia Schilton, Sara Bertelà, Roberta Lanave.
Una produzione Teatro Franco Parenti e Fondazione Teatro della Toscana.

 

Le stagioni della Fondazione Teatro della Toscana:

Alto teatro d’attore, testi contemporanei diventati ormai classici, adattamenti dal cinema al palcoscenico, innovazione musicali, per abbracciare un pubblico sempre più vasto e diversificato. Questi i temi in cui si muove la stagione 2017/2018 del Teatro della Pergola.

Il nome della rosa (28 novembre – 3 dicembre 2017) è un omaggio a Umberto Eco, nella prima versione teatrale ancora di Stefano Massini, per la regia di Leo Muscato. Con Eugenio Allegri, Giovanni Anzaldo, Renato Carpentieri, Luigi Diberti, Luca Lazzareschi, danno vita a quaranta personaggi, con una recitazione empatica, colloquiale, quotidiana, per uno spettacolo che, nell’insieme, ha un taglio quasi cinematografico.
Una produzione Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile di Genova e Teatro Stabile del Veneto.

Una storia che parla con i ragazzi, ma anche dei ragazzi e delle generazioni più mature. Una storia di politica, di poesia, amore, vita, musica. Musica ribelle (5 – 10 dicembre 2017) è l’opera rock ispirata ai temi giovanili degli anni ‘70 con musiche di Eugenio Finardi, la regia di Emanuele Gamba e l’interpretazione di Federico Marignetti, Massimo Olcese, Arianna Battilana.
Rock non solo per le sonorità che lo segnano ma, soprattutto, per l’attitudine, l’approccio, l’ispirazione, l’anima.
Una produzione Wec, Todomodo srl e Pragma srl.

Carlo Cecchi è Enrico IV di Pirandello (12 – 17 dicembre 2017), uno studio sul significato della pazzia e sul rapporto, complesso e inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità. Le maschere, la follia e il teatro nel teatro. Non a caso, infatti, l’autore non svela mai il vero nome del personaggio di Enrico IV, che finisce vittima dell’impossibilità di adeguarsi a una realtà che non gli si confà più, stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta intorno.
Una produzione Marche Teatro.

Lo spettacolo di Capodanno (27 dicembre 2017 – 2 gennaio 2018), è il travolgente Woody Allen di Mariti e mogli alle prese con uno dei suoi argomenti preferiti, le crisi coniugali, i tradimenti, scritto e diretto da Monica Guerritore, che lo interpreta con Francesca Reggiani.
Un girotondo in cui Cupido (bendato e sbadato) si diverte a scagliare frecce, far nascere amori, divorzi e non solo… piccole altezze degli esseri umani così familiari a Bergman, a Strindberg. E nel loro improvviso perdersi in danze all’unisono su musiche da Louis Armstrong a Etta James, là sul fondo, Čechov e il tempo che intanto scivola via.
Una produzione A.ArtistiAssociati, Pierfrancesco Pisani, Parmaconcerti, in collaborazione con Comune di Pesaro / AMAT.

Glauco Mauri e Roberto Sturno diretti da Andrea Baracco affrontano Finale di partita di Beckett (9 – 14 gennaio 2018). Il testo di Beckett è uno dei più significativi di tutta la sua opera nel parlare dell’insensatezza della condizione umana, dell’insondabilità dell’universo e dell’umano, del tentativo di esprimere l’inesprimibile: un teatro di personaggi che si fissano nella memoria, vivi e palpitanti, più di tanti altri della cosiddetta drammaturgia di stampo realistico.
Una produzione Compagnia Mauri Sturno.

Una lettura psicosomatica dell’avvento nazista e dell’orrore dell’Olocausto. Elena Sofia Ricci e GianMarco Tognazzi interpretano Vetri rotti di Miller, con la regia di Armando Pugliese (6 – 11 marzo 2018). In scena anche Maurizio Donadoni. Protagonista è una donna ebrea americana colta di sorpresa, nel novembre del 1938, dalla notizia della ‘Notte dei Cristalli’ che arriva da Berlino. Una produzione Roberto Toni per ErreTiTeatro30.

Rileggere Otello (3 – 8 aprile 2018) spogliandolo della ‘tradizione’, tornare al cuore del meccanismo drammatico e delle parole. Elio De Capitani continua il suo lavoro registico su Shakespeare, per questo spettacolo in particolare totalmente condiviso con Lisa Ferlazzo Natoli.
Tragedia incalzante e senza respiro intorno a una creatura innocente irretita e spinta a una morte atroce; un fatto di cronaca nera che lo Shakespeare circonfonde di tutta la sua ricchezza verbale e la sottigliezza concettuale.
Una produzione Teatro dell’Elfo.

Onore e disonore, povertà e ricchezza, libertà e tirannia. Marco Sciaccaluga dirige Intrigo e amore di Schiller (17 – 22 aprile 2018), il cui nucleo è il conflitto tra il potere tirannico e il diritto alla felicità dell’essere umano, rappresentato nell’incontro-scontro fra due classi, la nobiltà ricca e la piccola borghesia povera. Con Roberto Alinghieri, Alice Arcuri, Enrico Campanati, Andrea Nicolini, Orietta Notari, Tommaso Ragno, Simone Toni, Mariangeles Torres, Marco Avogadro, Daniela Duchi, Nicolò Giacalone.
Il potente von Walter vuole che il figlio sposi la favorita del Principe, ma il giovane non si rassegna a rinunciare alla felicità con la figlia di un violoncellista. La storia di un legame profondo e impossibile, di una passione indomabile, di intrighi e gelosie, di unioni e duelli, di verità e menzogne, di corruzione e libertà.Una produzione Teatro Stabile di Genova.

 

Eventi speciali:

Virgilio Sieni presenta l’11 ottobre 2017 al Teatro della Pergola la sua nuova creazione, Diario di vita, un solo in 11 danze sulla musica dal vivo di Eivind Aarset alla chitarra elettrica. Il tratto di tempo che chiamiamo danza altro non è che lo spazio dell’incontro tra uomo e natura.
Danze in serie si aprono alle coincidenze per esplorare le infinite diramazioni del corpo, quasi a ripercorrere – nell’impossibilità di esserci – tutte le fasi di crescita dell’uomo, tutti i tratti della vita. A partire dalle azioni primarie – camminare a quattro zampe, alzarsi, inchinarsi, voltarsi – la gravità si fa sostanza dello sguardo dando luogo a un atlante inedito sul corpo della danza.
Una produzione Compagnia Virgilio Sieni.
In una speciale versione deluxe di Eleganzissima Drusilla Foer racconta al Teatro Niccolini di Firenze (29 – 31 dicembre 2017) spassosi aneddoti e ricordi intensi della sua vita straordinaria, accompagnata sul palco da una full band di musicisti, tra cui Loris di Leo al pianoforte e di Nico Gori solista d’eccezione al clarinetto e al sax.
Il recital è un mish-mash emotivo e musicale, scritto e diretto da Madame Foer, che racconta, con humour tagliente e commovente malinconia, aneddoti e ricordi intensi della sua vita straordinaria, vissuta fra la Toscana, Cuba, l’America e l’Europa, e costellata di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile.
Una produzione Best Sound.

L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ‘Silvio d’Amico’ propone nel Saloncino ‘Paolo Poli’ della Pergola tre spettacoli: Notturno di donna con ospiti (11 – 12 gennaio 2018), studio sulla versione del 1982 di Annibale Ruccello diretto dal giovane regista Mario Scandale, con Arturo Cirillo nel ruolo della protagonista; Un ricordo d’inverno (19 – 20 gennaio 2018), scritto e diretto da Lorenzo Collalti; Hamletmachine (23 – 25 gennaio 2018) di Heiner Müller nella visione di Robert Wilson.   Dopo 31 anni torna Hamletmachine di Heiner Müller nella visione di Robert Wilson con gli allievi diplomati dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ‘Silvio d’Amico’. Una meditazione su Amleto e miriadi di altri argomenti, da altre opere di Shakespeare fino all’insurrezione ungherese del 1956, fino a un tipo di vendetta femminista sulla mascolinità incerta, che non racconta una storia e non sviluppa personaggi nel senso tradizionale.
Müller e Wilson condividono un misticismo pieno di immagini apocalittiche, distante tanto dalle convenzioni del teatro commerciale americano, tanto dalla pietà del socialismo realista. Wilson consente alla parola parlata di essere ascoltata e capita.
Un progetto di Change Performing Arts commissionato da Spoleto Festival dei 2Mondi per l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ‘Silvio d’Amico’.

Una lunga, folle nottata: questo serve e questo basta all’Adriana di Notturno di donna con ospiti, madre incinta, sola e oppressa, per decidere di fuggire dalla prigione della sua esistenza quando una sera, strane presenze, temute e desiderate da troppo tempo, si introducono in casa sua. Improvvisamente riaffiorano senza una logica i fantasmi del passato, le proiezioni del suo inconscio, i sogni e i desideri repressi.
Con una scrittura leggera quanto amara, fra dramma, commedia e thriller, lo spettacolo dal ritmo incalzante, forte e denso di emozioni, rappresenta a pieno il drammaturgo napoletano scomparso a soli trent’anni nell’86, dopo aver scritto una delle pagine più belle del teatro contemporaneo.
Una produzione Compagnia dell’Accademia.

Un ricordo d’inverno ha vinto il bando Nuove Opere Siae Sillumina e vuole raggiungere ogni tipo di spettatore con una drammaturgia che costruisce innumerevoli ponti con il reale provocando sensazioni, sentimenti e riflessioni condivise e condivisibili.
Una produzione Compagnia dell’Accademia.

Torna al Teatro della Pergola Dieci storie proprio così – terzo atto (16 – 18 febbraio 2018), una ‘ragionata’ provocazione contro quella rete mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza collettiva, la capacità di capire e reagire. Da un’idea di Giulia Minoli, lo spettacolo, scritto da Emanuela Giordano e Giulia Minoli, e diretto dalla stessa Giordano, racconta storie di impegno civile e riscatto sociale, responsabilità individuali e collettive, connivenze istituzionali e taciti consensi.
Musica e teatro per dieci storie di gente comune, di vite spezzate, di eroi di tutti i giorni, per restituire un senso a una parola abusata e difficile: legalità.
Una produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Teatro di Roma, Teatro Stabile di Napoli, Teatro Stabile di Torino.

Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci:

L’impegno sociale e civile, la nuova drammaturgia, la cronaca spiegata ai ragazzi. Il Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci continua a tracciare una riflessione su un teatro diverso, per non dire ‘nuovo’, un percorso che vuole essere anche l’augurio di una ricerca sempre a contatto con il pubblico.

Raccontarsi significa guardare la verità, darle un nome, anche se fa paura. Daniela Morozzi, accompagnata da Alda Dalle Lucche al sax, Susanna Bertuccioli all’arpa, e dall’Arcobaleno Ensemble, piccola orchestra di bambini di tutte le età diretta da Giada Moretti, legge Non volevo vedere (24 novembre 2017), dall’omonimo libro autobiografico di Fernanda Flamigni.
Una testimonianza autentica del distorsivo rapporto tra un uomo e una donna che, con agghiacciante frequenza, sfocia nel dramma del femminicidio. Si racconta ciò che Fernanda ha vissuto ed il messaggio che ha voluto dare: un inno alla speranza per vincere la battaglia per la vita e la dignità, per credere nell’uguaglianza e nella libertà.
Una produzione Scuola di Musica di Fiesole.

Un uomo, una donna e l’universo a fare da cornice. Sono questi gli elementi di Costellazioni (12 – 13 gennaio 2018), pièce del giovane e talentuoso drammaturgo inglese Nick Payne, diretta da Silvio Peroni, con in scena Aurora Peres e Jacopo Venturiero.
C’è una teoria della fisica quantistica che sostiene che esista un numero infinito di universi: tutto quello che può accadere, accade da qualche altra parte e per ogni scelta che si prende, ci sono mille altri mondi in cui si è scelto in un modo differente. Nick Payne prende questa teoria e la applica a un rapporto di coppia.
Una produzione Khora.teatro.

Un Amleto visivo, quasi senza parole, ambientato a Parigi negli anni Trenta.
Giancarlo Sepe con Amletò, gravi incomprensioni all’Hotel du Nord (21 – 22 marzo 2018) immagina la tragedia del principe danese, angustiato e depresso, narrata nella Francia del 1939.
La famiglia di Elsinore, in viaggio, approda a Parigi e prende posto nell’hotel sul canale di Saint-Martin, l’Hotel du Nord del film omonimo di Marcel Carnè, così pieno d’umido che non fa rimpiangere i freddi della gelida Danimarca.
Una produzione Compagnia Umberto Orsini, Teatro La Comunità.

Raccontare l’indicibile: la storia del piccolo profugo siriano Alan Kurdi.
Giuliano Scarpinato, che ha scosso il teatro-ragazzi con Fa’afafine, torna a far lievitare il cuore doloroso delle cose, amplificare la vicenda di uno e farla diventare quella di molti, con Alan e il mare (14 aprile 2018).
Il teatro ha delle possibilità in più rispetto alla cronaca: il sogno, la trasfigurazione. Ecco quindi che alle parole di Federico Brugnone e Michele Degirolamo, alla vita narrata, si aggiungono le immagini, e la vita “immaginata”: proiezioni realizzate in videomapping danno vita a sogni, aspettative, desideri.
Una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Accademia Perduta Romagna Teatri.

 

PRIME NAZIONALI:

6 novembre 2017 | Teatro Studio ‘Mila Pieralli’, Scandicci, PRIMA NAZIONALE
Fondazione Teatro della Toscana
LA CITTÀ VISIBILE
Esito dei percorsi sulla città condotti dall’Accademia dell’Uomo

13 – 14 gennaio 2018 |Teatro Era, Pontedera, PRIMA NAZIONALE
Gabriele Lavia
IL PADRE
di August Strindberg
con Federica Di Martino
e con Giusi Merli
scene Alessandro Camera realizzate nei Laboratori del Teatro della Pergola
luci Michelangelo Vitullo
musiche Giordano Corapi
regia Gabriele Lavia

9 – 18 febbraio 2018 | Teatro Studio ‘Mila Pieralli’, Scandicci, PRIMA NAZIONALE
Fondazione Teatro della Toscana
Fulvio Cauteruccio Roberto Visconti
PRIGIONIA DI ALEKOS
di Sergio Casesi
musiche originali Ivan Fedele
progetto video Massimo Bevilacqua
elaborazioni digitali video e acustiche Alessio Bianciardi
scene e regia Giancarlo Cauteruccio

 

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