Cosa succederà? Quando finirà tutto questo? Quando si tornerà alla vita normale di tutti i giorni?
Queste sono le domande che quotidianamente ogni italiano ripete si almeno 100 volte, purtroppo, nessuno ha la certezza di quando si possa, per lo meno, poter rimettere il naso fuori di casa, figuriamoci se sappiamo quando, finalmente, sarà sconfitto questo virus.
Nonostante i dati sui contagi e sulla guarigioni degli ultimi giorni siano positivi rispetto a quelli della scorsa settimana, la situazione rimane comunque tragica e imprevedibile, la cosa “confortante”, se così si può dire, è che altri stati, che inizialmente ci criticavano e dicevano che eravamo esagerati, o addirittura che la decisione di chiudere tutto fosse una semplice scusa per non fare niente, ora sono messi peggio di noi, con più contagi e più vittime. Questo vuol dire che nonostante i mille difetti, la sanità italiana alla fine non è poi così male come vogliono far credere. Proprio per questo motivo la redazione del Leomagazine ringrazia, rendendo onore e merito ai medici e agli infermieri, che tanto si sono prodigati nelle ultime settimane.
Ci sono molti punti interrogativi che ancora non riusciamo a risolvere, uno su tutti è quale sarà l’esito di quest’anno scolastico. Al vaglio del Ministero sono presenti molte ipotesi o idee su come finire l’anno scolastico o su come riuscire a valutare gli studenti. Se gli alunni dovessero tornare a scuola, anche se è difficile che ciò accada, ci sarebbe il tempo per poterli valutare con verifiche ed interrogazioni; al contrario se la Ministra Lucia Azzolina decretasse l’impossibilità di tornare a scuola e di rientrare direttamente a settembre per il nuovo anno scolastico, si aprirebbero molti scenari ed idee, anche in contrasto tra loro.
In questo ambito una delle proposte al vaglio del Ministero è stata l’ipotesi: “Tutti promossi, ma con debito”. Alcuni hanno interpretato questa idea, dicendo che solo coloro che avevano lacune o insufficienze, all’inizio del prossimo anno scolastico avrebbero dovuto affrontare degli esami di riparazione nelle materie non sufficienti, dopo aver fatto alcuni mesi di ripasso, idea, pensandoci bene, da non scartare subito. Altri, invece, hanno interpretato questa proposta in modo scellerato e totalmente senza senso, affermando che tutti gli studenti verranno passati, ma saranno sottoposti ad esami in tutte le materie, per essere ammessi alla classe successiva. Questa ipotesi è stata formulata da alcuni media, che, almeno in teoria, si dovrebbero occupare di scuola, ma che, in pratica, diffondono solo fake news, cosa da evitare assolutamente in questo periodo, basandosi su voci insensate o per sentito dire senza controllare minimamente la credibilità della notizia. Questi media, forse, farebbero bene a cambiare ambito, invece di diffondere simili fesserie sul web. Un’altra ipotesi per valutare gli studenti è quella di dare il “6 politico” a tutti, ovvero promuovere tutti gli alunni alla classe successiva con la sufficienza minima.
Questa proposta e la seconda interpretazione dell’altra ipotesi sono sicuramente follie, da scartare senza il minimo dubbio. Chiunque si candidi al Governo, in questo Paese dice solo due parole: “Italiani” e “meritocrazia”. Puntualmente quest’ultima viene sempre ignorata e se dovessero decretare una delle ultime due ipotesi, la meritocrazia dove starebbe? Non ci sarebbe, ma sarebbe giusto che uno, che ha lavorato con serietà e con impegno durante tutto l’anno, passi con 6 o comunque debba fare gli esami in tutte le materie, come chi non si è mai impegnato, non facendo nulla, o come chi aveva quasi tutte le materie insufficienti? La risposta è: no, non sarebbe né meritocratico né giusto!
Ieri, finalmente, il Consiglio dei Ministri ha emanato il nuovo decreto, evidenziando tutti gli scenari possibili per portare a termine l’anno scolastico 2019/2020.
Per quanto riguarda la maturità, se gli studenti dovessero tornare a scuola entro il prossimo 18 maggio, la maturità sarà “light”, così è stata definita, e consisterà in una prima prova scritta uguale per tutti su scala nazionale, una seconda prova decisa dalla commissione d’esame, in base al programma svolto durante l’anno, ed infine una prova orale. In caso contrario saranno annullate le prove scritte, ma sarà fatto un unico colloquio orale; alla maturità saranno ammessi tutti gli studenti. Per l’esame di terza media, invece, sarà fatta una tesina unica in sostituzione agli esami.
Per quanto riguarda le classi intermedie, lo scrutinio si baserà sui voti che i professori hanno messo fino al 4 marzo, sulla partecipazione di uno studente alle lezioni online e sui voti che i docenti metteranno alle prove che effettueranno durante questa quarantena. Molto probabilmente tutti gli studenti verranno ammessi alla classe successiva, però a settembre dovranno recuperare il debito nelle materie insufficienti.
Inoltre è stato decretato, giustamente, che tutti i professori sono tenuti a svolgere obbligatoriamente la didattica online ed ovviamente sono state proibite e cancellate tutte le gite, come del resto accaduto già dall’inizio dell’emergenza.
La Ministra Azzolina si è espressa dicendo che la scuola sarà più prudente della medicina, quindi la data del rientro non è garantita e soprattutto non si sa se gli studenti potranno tornare sui banchi il 1 settembre, sicuramente per quella data riprenderanno le lezioni almeno online. Vista la situazione di grande incertezza, ci potrebbero essere modifiche e variazioni in corso d’opera.
Nessuno studente avrebbe mai pensato di dirlo, ma tutti sperano di poter tornare a scuola e uscire il prima possibile da questa situazione a dir poco drammatica.