A Firenze, Presso il Teatro Puccini il 15 Novembre 2019 alle ore 9:00 sono stati aperti i battenti da Workingames, con una conferenza/evento gratuita completamente innovativa e coinvolgente, nella quale hanno avuto la possibilità di partecipare molti ragazzi e ragazze di varie scuole fiorentine.
Si è aperta così una conferenza fuori dai generi a 360 gradi sul mondo videoludico, in grado di coinvolgere realtà differenti che insieme ai fondatori sono riuscite ad apportare un significativo cambio di paradigma in contrapposizione alla purtroppo sempre più emergente visione negativa del mondo videogames. I videogiochi sono arte e possono contribuire ad un miglioramento sociale in diversi ambiti della vita.
E’ da questa visione positiva, propositiva e funzionale che la conferenza riesce a toccare tutti i punti su cui i videogiochi si sono affermati, si stanno affermando e si affermeranno, così nasce Workingames.
Durante le circa 4 ore di Workingames sono potuti intervenire esperti di settori molto differenti tra loro quali: gaming, design, psicologia e intrattenimento; che hanno esplorato il mondo dei videogiochi in collaborazione con il pubblico. Gli spettatori hanno infatti avuto la possibilità di partecipare attivamente all’evento, sia con domande riguardanti punti di vista psicologici, industriali, artistici e sociali; sia con attività interattive e quindi giocando letteralmente.
In particolare Massimiliano Avi, manager e cofounder di 4Gamehz, ha ricordato che è necessaria l’informazione prima di parlare di videogiochi e giudicarli in quanto con l’avvento di internet girano più velocemente e non è difficile incrociare le cosiddette Fake News, la bestia nera del giornalismo online.
Infatti, a proposito di notizie false, Francesco Italia, Psicologo e Responsabile area riabilitazione, Founder di Horizon Psytech, ha affrontato il problema degli stereotipi sui videogiochi, sempre originati da Fake News, distinguendo il ragionamento euristico, una sorta di scorciatoia cognitiva, un pensiero non ragionato, dal ragionamento analitico, un pensiero ragionato. Infatti non è raro il caso in cui dei genitori vietino i videogiochi ai propri figli, “pensiero del tutto sbagliato” come afferma lo psicologo.
Di controversie sui videogiochi non ci sono solo gli stereotipi, infatti in alcuni casi si parla di vera e propria discriminazione. Come ha riportato Alberto Dolci, Game Developer e docente di programmazione di 3D Academy, in molti videogiochi ci sono state forti lamentele in quanto non vi erano abbastanza personaggi femminili, appunto proprio ultimamente si è verificata la diffusione massima delle donne nei videogiochi e talvolta anche impropriamente. “Le donne non vanno messe a caso nei videogiochi, devono essere pensate”, con queste parole lo sviluppatore di videogame ci evidenzia che è indispensabile rispettare sempre i ruoli giusti nei videogiochi, evitando quindi di inserire un genere solo per “richiesta eccessiva”.
È comune sentir parlare alla televisione di abuso di videogiochi, ma di abuso di libri proprio mai. Lo psicologo Italia infatti ha sottolineato che l’abuso di qualsiasi cosa è sempre negativo e che ormai ci sono fin troppi pregiudizi sul videogioco, inteso spesso come “droga” e inutile.
I videogiochi possono essere produttivi?
Un altro punto fondamentale della conferenza è stato proprio questo, Paolo Blasi, Presidente di IteSPA, Italian e-Sport Association, ha evidenziato infatti che non sempre questi sono un puro e semplice passatempo, bensì possono trasformarsi in una vera e propria opportunità di guadagno! Un chiaro esempio sono i canali Youtube/Twitch con milioni di iscritti che generano guadagni alle stelle. Inoltre con la competitività online sono nati i cosiddetti e-Sports, si tratta di competizioni su un determinato videogioco con ricchi premi per i primi classificati.
“Nessun videogioco è mai stato sviluppato e proposto come uno sport”, così Blasi afferma che i videogiochi non sono mai nati per competizione, ma col tempo è nata una certa competitività che invece di allontanare i giocatori li ha riuniti in gare internazionali.
In conclusione della conferenza Giampiero Turchi, esperto programmatore e Docente di Modellazione Architettonica di 3D Academy, ci ha proposto una prova tramite un visore virtuale di un videogioco ambientato in un’isola.
“Diventare un catalizzatore per il mondo produttivo, lavorativo e distributivo di qualità incentivare un corretto uso delle tecnologie, sfatare miti e leggende del mondo dei videogiochi” E’ questo l’obbiettivo di Workingames, che ha tutte le intenzioni di riproporre l’evento a cadenza annuale.