In occasione delle celebrazioni di quest’anno dedicate a Leonardo Da Vinci, dal 9 marzo al 14 luglio 2019 a Palazzo Strozzi si tiene una mostra dedicata alle opere d’arte di Andrea del Verrocchio, noto maestro di Leonardo, e di altri artisti legati alla sua bottega, come Pietro Perugino, Domenico del Ghirlandaio, Sandro Botticelli e lo stesso Da Vinci.

Le opere in esposizione sono più di 120 e comprendono sculture, dipinti e disegni provenienti da rinomati musei di tutto il mondo, tra i quali gli Uffizi di Firenze, il Museo del Louvre di Parigi, il Victoria and Albert Museum di Londra, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Metropolitan Museum of Art di New York.

La maggior parte delle opere esposte rappresentano figure religiose. Molto famosa la Madonna col Bambino del Verrocchio, che all’epoca utilizzò una tecnica moderna che attraeva tanti altri pittori fiorentini, ovvero tempera e olio su tavola. Di grande interesse lo sguardo del bambino rivolto alla madre dal quale si evince un grande senso di dolcezza.

Esposta anche la Madonna col Bambino ridente di Leonardo Da Vinci, attribuita erroneamente da sempre ad Antonio Rossellino. Il vero autore è stato scoperto dallo studioso Francesco Caglioti solo un mese prima dall’inizio della mostra fiorentina. Proprio grazie alla vicinanza col Verrocchio, Leonardo ha imparato a modellare molto bene l’argilla e il Vasari ricorda che egli fece “nella sua giovanezza di terra alcune teste di femine che ridono”, entrambi i personaggi sono infatti caratterizzati da un delicato e intenso sorriso sul volto.

A metà tra metallurgia e oreficeria si può collocare l’opera che rappresenta la Colomba dello Spirito Santo di Andrea del Verrocchio, la quale può essere confrontata con la statua bronzea Putto col delfino, attribuita allo stesso autore.

Oltre a figure legate alla religione sono esposte anche rappresentazioni di importanti personaggi storici, un esempio è il busto ritraente Giuliano di Piero de’ Medici attribuito al Verrocchio, che presenta alcuni elementi ricorrenti nelle sue opere come le foglie di palma, le piastre circolari e la testa di Gorgone, mostro della mitologia greca.

A conclusione della mostra viene presentato il lavoro di preparazione alle opere finali, infatti nell’ultima sala sono esposti numerosi disegni attribuiti a diversi artisti quattrocenteschi, come lo stesso Verrocchio, Leonardo Da Vinci e Lorenzo di Credi raffiguranti panneggi su tele di lino.

A giudicare dal numeroso pubblico presente gli organizzatori della mostra hanno centrato il proprio obiettivo suscitando un forte interesse a livello internazionale.

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