Quella appena giunta al termine è stata una settimana piuttosto calda per quanto riguarda uno degli argomenti preferiti nelle discussioni fiorentine: la tramvia. Dalle ultime fasi del cantiere della Linea 2 ai progetti futuri per il trasporto urbano su rotaia, la carne al fuoco certo non manca.
Prevista per metà novembre la fine dei cantieri, non sono tardate ad arrivare ulteriori indiscrezioni per quanto riguarda la data di apertura al pubblico della Linea 2, che partendo dall’aeroporto di Peretola raggiungerà piazza dell’Unità dopo aver attraversato il rione di Novoli. A parlare lunedì, è stato Stefano Giorgetti, assessore comunale alla mobilità, il quale ha menzionato “due possibili finestre per la messa in esercizio: 21-22 dicembre o il 27-28 dicembre”, rispettando quindi l’ultima delle tante date di scadenza prefissata per il 31 dicembre. Se il via della Linea 2 dovesse essere posticipato al prossimo anno, ha ricordato l’assessore, scatteranno già da gennaio delle penali a carico delle imprese costruttrici.
Tuttavia, difficilmente ci troveremo presto a raccontare alle generazioni future “C’erano una volta i cantieri del tram…”. Sono infatti in porto ulteriori progetti che puntano ad aumentare l’estensione della rete tramviaria e conseguentemente la sua funzionalità. In particolare si prevede la realizzazione di una nuova linea 4 che porterà dalla Leopolda alle Piagge (con un’eventuale appendice fino a Campi Bisenzio) e che dovrebbe essere completata, al costo di circa 170 milioni di euro, nel triennio 2020-23. Contemporaneamente dovrebbe vedersi ampliata la linea 3 (il tratto attuale della linea T1 Leonardo che va da Careggi alla Stazione di Santa Maria Novella) con l’aggiunta di due diramazioni verso Bagno a Ripoli e Rovezzano che coprirerebbero l’area di Firenze Sud, al momento completamente esclusa dal servizio dei tram. Non solo, anche la linea 2 dovrebbe essere ampliata dall’Aeroporto in direzione Castello e Sesto Fiorentino da una parte, mentre dall’altra è previsto il raggiungimento di piazza della Libertà e piazza San Marco. Proprio riferendosi a quest’ultimo tratto, dal Movimento 5 Stelle è arrivata la proposta di un referendum e l’avvio di un sondaggio concernente la sua realizzazione. Sarebbe il terzo referendum cittadino sull’argomento tramvia dopo quelli del 1988 e 2008 : quest’ultimo costato un milione e duecentomila euro e che ha visto la partecipazione del 40% dei fiorentini.
Senza dubbio la tramvia non mancherà di alimentare il dibattito cittadino per molto tempo ancora, nella speranza che si sia fatto tesoro degli innumerevoli errori commessi finora per la realizzazione dei progetti futuri. Difficilmente la cittadinanza vedrà di buon occhio altre posticipazioni di date importanti, come quelle che hanno portato l’avvio dei cantieri delle Linee 2 e 3 al 2014 e il termine dal corrispettivo 2016 al 2018, ma potrebbe altresì giovare non poco di un’opera di potenziamento della rete. Infatti un sistema di trasporti pubblici capillare, funzionale ed efficiente costituirebbe un eccellente antidoto al cronico traffico fiorentino.