Il fenomeno noto con il nome di Lost Media è stato portato alla ribalta da un video del social cinese TikTok, facendo tornare alla superficie una canzone degli anni ottanta ormai dimenticata. Tale fenomeno, che ormai sta sparendo, era molto comune durante il passaggio da una tecnologia analogica a una digitale, e si presenta quando un media audiovisivo, quali film, trasmissioni televisive, videogiochi e, nel nostro caso, musica viene perduto.
Del brano, denominato “La canzone più misteriosa dell’Internet” e identificato con diversi nomi, tra cui “Like The Wind”, non è stato riconosciuto, almeno con certezza, neanche l’artista che l’ha prodotto: negli anni, infatti, sono nate molte teorie sull’origine della canzone, arrivando finalmente alla conclusione che gli autori siano probabilmente stati Christian Brandl, bassista austriaco dei gruppi new wave Chuzpe e Tom Pettings Hertzattacken, e Ronnie Urini, i quali hanno prodotto insieme il pezzo nel 1983. La teoria, sfortunatamente, non è ancora stata confermata perché il loro collega Robert Wolf, anche lui parte dei Chuzpe, non ha riconosciuto la voce di Brandl. Durante la ricerca per trovare il creatore del misterioso brano, molti user hanno scoperto altre canzoni andate perdute, ed hanno coniato il termine Lostwave per descrivere la musica di questa natura.
Il motivo per il quale il fenomeno dei Lost Media era così comune è perché molte società di produzione e trasmissione televisive e radiofoniche registravano su nastro magnetico, e quindi gran parte delle registrazioni sono andate perse a causa della pratica della cancellazione dei file molto comune negli anni ‘60 e ‘70. La procedura consisteva nella distruzione dei brani con lo scopo di liberare lo spazio da loro occupato e di ridurre il costo di produzione di nuove cassette, al tempo estremamente elevato.
Anche in ambito cinematografico c’era questa consuetudine: infatti, di una grande quantità di film, è stata distrutta la loro pellicola originale in nitrato, usata nei primi del Novecento e ritenuta in seguito pericolosa perché altamente infiammabile.
Molti media sono anche andati perduti a causa dei loro supporti, come pellicola, CD e DVD, che, inevitabilmente nel corso del tempo, risultano rovinati, soprattutto se tenuti in condizioni non adatte per la loro totale preservazione.
Recentemente le emittenti televisive si sono rese conto del valore storico delle registrazioni archiviate, così cessando questa pratica, ora utilizzata solo in vista di problemi legali o per cancellare contenuti di basso valore artistico. La domanda di queste registrazioni si è elevata quando i produttori e distributori si sono resi conto della grande quantità di contenuti non trasmessi al tempo, facendo così salire a galla scene inedite e riportando in vita la registrazione.
Molti si sono interessati nella distribuzione dei Lost Media, facendo nascere così moltissimi archivi digitali. The Lost Media Archive è il primo archivio ufficiale ed è un sito specializzato nel raccogliere, tracciare i casi di prodotti scomparsi e segnalare il loro possibile ritrovamento grazie alla collaborazione degli utenti del web. Nato nel 2012 dall’esigenza di creare una comunità per la ricerca di un film horror trasmesso solo una volta sul canale Nickelodeon il 28 ottobre 2000. Da questo archivio nasce Lost Media Wiki, creato dall’allontanamento dal suo Wikia principale nel 2014 e contiene media completamente perduti o inaccessibili al pubblico.
Di archivi non esistono solo quelli relativi musica o film, infatti nel 1996 nasce Wayback Machine, un archivio dedicato principalmente alla preservazione di siti Internet, ed ha come obiettivo quello di costruire una libreria digitale di siti web.