Il granchio blu, granchio reale blu, granchio azzurro o Callinectes sapidus, è un crostaceo decapode (a 10 zampe) originario delle coste atlantiche di tutto il continente americano, dalla Nuova Scozia, a nord, fino all’Argentina, a sud.
È un animale onnivoro che arriva a un chilo di peso, come dimensioni mediamente arriva a 15 centimetri di lunghezza e 25 di larghezza, e si nutre di tutto quello incontra: vongole, cozze, crostacei, uova e pesci, in particolare gli avanotti, cioè i pesci appena nati, andando così a intaccare direttamente la popolazione futura. Mentre, per la propria sopravvivenza, le femmine sono in grado di deporre fino a 2 milioni di uova l’anno.
Vive a temperature comprese tra i 3 e i 35 gradi, si trova bene anche nell’acqua dolce dei fiumi o in quella salmastra delle paludi .
Nel suo habitat originario rappresenta una fonte di cibo per i suoi predatori naturali,ovvero anguille, razze, squali, persici nei fiumi e, naturalmente, gli esseri umani. Ma se portato altrove,come ad esempio nell’ oceano Atlantico, l’assenza di questi predatori e la sua capacità riproduttiva lo rendono una specie invasiva in grado di decimare le forme di vita locali.
Il granchio blu non è originario delle acque italiane. La sua presenza potrebbe essere dovuta a varie cause, l’ipotesi più quotata è quella secondo là quali siano stati trasportati dalle cosiddette “acque di zavorra” delle navi, ossia delle cisterne che le grandi navi transatlantiche riempiono di acqua marina per stabilizzare lo scafo e che poi scaricano nei porti di attracco. Dalle coste del continente americano i primi esemplari di granchio blu sono quindi arrivati in questo modo nel Mediterraneo, dove hanno iniziato a riprodursi a causa delle condizioni climatiche favorevoli.
Questo animale non va solo a danneggiare l’habitat ma anche il settore economico dell’ittica infatti, fino ad agosto 2023, si è stimato un danno economico di circa 100 milioni di euro solamente a causa della diminuzione delle vongole.
Per questo problema, il governo italiano ha stanziato 2,9 milioni di euro in favore delle cooperative della pesca, aprendo anche una stagione straordinaria di pesca al granchio,che ha già fruttato 326 tonnellate di raccolto solo in Veneto.