Alessandro Barbero, oramai 64enne, dice addio all’Università del Piemonte Orientale con la sua ultima lezione che si è tenuta giovedì scorso. Il tutto è stato ripreso nel video che è stato condiviso da “Primo_Vassallo”, nel quale si vede che alla fine della spiegazione i suoi studenti hanno applaudito a lungo per il loro rinomato e conosciuto professore che non ha nascosto l’emozione di lasciare la sua cattedra per dedicarsi unicamente alla divulgazione storica. Infatti, pur essendo molto riservato è riuscito, grazie alla sua enorme passione e ai social, a far appassionare moltissimi giovani ed adulti alla storia e soprattutto al Medioevo.
Tutto ciò per via di Francesco Delogu un fan sardo del professor Barbero che durante la pandemia ha aperto canali Instagram, Youtube, Facebook ecc. nei quali ancora oggi continua a pubblicare tutte le conferenze e interventi fatti dallo storico. Grazie a lui Barbero è diventato così famoso da fare tutto esaurito in ogni evento che fa, oltre ad essere ascoltato settimanalmente sui principali siti di podcast da decine di migliaia di persone.
Ovviamente però la sua fama non è dovuta solo alle conferenze, ma anche alla sua profonda conoscenza del suo argomento di punta, il medioevo, nel quale è riconosciuto come uno dei più rinomati storici d’Italia e non solo. Un’altro tema molto presente nei discorsi trattati dal professore sono le guerre di quel periodo nei quali spiega in maniera molto “leggera” temi molto complessi con anche scenette comiche che sono diventate un’icona per il personaggio. Infatti una delle cose per cui il professore è così apprezzato è per il fatto che con i suoi racconti riesce a far uscire la storia dai libri. Le persone riescono ad immedesimarsi nei protagonisti della storia soprattutto per l’enorme passione che Barbero esterna mentre spiega. Un’insieme di cose che rendono la storia molto meno noiosa e monotona di come molti studenti la descrivono. Perché se affrontata nel modo giusto, come di dimostra nella sue lezioni, anche le vicende storiche possono diventare interessanti e divertenti.
Inoltre Barbero ha scritto molti saggi che trattano i temi più disparati, da “Dante” del 2020 a “A che ora si mangia?” nel quale spiega come le convenzioni sugli orari dei pasti siano cambiate molto nel corso dei secoli medievali e soprattutto fino ad oggi. Oppure ancora “Storia del Piemonte” sua terra natia e, spostandosi più sulla storia moderna, “Napoleone e l’arte della guerra”. Proprio per un suo Saggio “Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo” il professor Barbero ha vinto, nel 1996, il premio Strega.
Tutto ciò di cui parla lo storico Piemontese deriva da una vita di profondi studi, partiti dal Liceo Classico Cavour di Torino, dal quale, dopo la maturità, andò all’Università degli Studi di Torino, dove studiò Lettere, laureandosi con la tesi di storia medievale “Il mito angioino nella cultura italiana e provenzale fra Duecento e Trecento”.
Successivamente conseguì il dottorato a Pisa, alla Scuola Normale Superiore, per poi trovare posto come ricercatore all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Lo storico ha da sempre dichiarato di avere idee politiche di sinistra, essendo anche stato da giovane membro del Partito Comunista Italiano. Nonostante ciò si è sempre opposto con forza a tutti i totalitarismi, sia di destra che di sinistra, non avendo timore di esprimere le sue idee.