Il CERN, acronimo di Consiglio europeo per la ricerca nucleare (Conseil européen pour la recherche nucléaire), è il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Situato al confine tra Francia e Svizzera, è stato protagonista non solo di importanti scoperte scientifiche premiate con i Nobel per la Fisica nel 1984 e nel 2013 rispettivamente per la scoperta dei bosoni W e Z, responsabili dell’interazione debole, e del bosone di Higgs ma è stato anche il luogo in cui il web o World Wide Web ha avuto origine grazie all’informatico britannico Tim Berners-Lee nel 1989. Il CERN venne istituito nel 1954 dopo che i 12 stati fondatori, tra cui Francia, Germania, Italia e Regno Unito, riunirono un consiglio di scienziati con il compito di tradurre in realtà il desiderio di fondare un centro europeo all’avanguardia per la ricerca in modo da ridare all’Europa il primato nella fisica, all’epoca detenuto dagli Stati Uniti. Attualmente gli stati che ne fanno parte sono 21 più alcuni osservatori, compresi stati extraeuropei, diventando così un’organizzazione internazionale. Per questo, il CERN è stato definito anche un “laboratorio di pace” perché al suo interno lavorano 17mila scienziati di 110 nazionalità diverse che si incontrano, collaborano e discutono oltreché per proseguire la ricerca nella fisica delle particelle, per mostrare lo spirito d’unione e di solidarietà dell’uomo. Tra le nazioni che hanno contribuito di più sia dal punto di vista economico che culturale, l’Italia detiene il primato con 2.600 scienziati italiani che lavorano ai vari progetti attivi, di cui tre dei quattro esperimenti più importanti come CMS, ALICE e LHCb sono coordinati e gestiti da fisici italiani. Da tre anni, inoltre, il direttore del CERN è Fabiola Gianotti, prima donna ad essere stata scelta per ricoprire questo incarico e inserita da Forbes tra le 100 donne più potenti al mondo. In una conferenza organizzata dall’Accademia dei Lincei, l’accademia scientifica più antica del mondo, la dottoressa Gianotti ha dichiarato che l’Italia nel campo della fisica è il paese ad aver maggiormente contribuito allo sviluppo e al progresso della ricerca scientifica, precisando che tutto ciò è dovuto in primo luogo all’eccellente formazione dei ricercatori in Italia, presenti non solo a Ginevra ma in tutti i grandi laboratori del mondo. Ha infine aggiunto che si augura, in vista delle incognite sul prossimo futuro politico del Paese, di dare maggior peso alla scienza, in grado di accrescere lo sviluppo economico del settore industriale. La formazione scientifica italiana rimane dunque una delle migliori sia a livello europeo che mondiale. Tuttavia anche in molti altri campi del sapere, dalle discipline umanistiche a quelle storiche e filosofiche, l’Italia rimane una delle protagoniste più prestigiose. Quindi anche se molti giovani studenti italiani, in particolare negli ultimi anni, sono andati all’estero per compiere i propri studi, è importante ricordare l’alma mater che gli ha permesso tutto ciò.