La nuova serie The Last of Us ha riscontrato un grande successo diventando la seconda serie HBO più vista degli ultimi anni, totalizzando solo dopo il primo episodio 4.7 milioni di spettatori.
La serie tv è l’adattamento televisivo dell’omonimo videogioco sviluppato dallo studio statunitense Naughty Dog nel 2013, attualmente in streaming in italia su Sky e NOW dal 23 gennaio in collaborazione con HBO. L’adattamento è stato realizzato da Craig Mazin e Neil Druckmann.
Come il videogioco la trama tratta dello scoppio di una pandemia da Cordyceps, cioè un fungo della famiglia Cordycipitaceae, il quale si è diffuso in Messico e poi negli Stati Uniti seminando successivamente morte in tutto il mondo. La storia tratta in particolare di due superstiti, Joel ed Ellie, interpretati da Pedro Pascal e Bella Ramsey, i quali sono i protagonisti della serie ambientata venti anni dopo lo scoppio della pandemia. I due si conosceranno nel primo episodio e intraprenderanno un viaggio colmo di insidie per arrivare a una potenziale cura al fungo.
Il prologo del primo episodio presenta una reale intervista del 1968 nella quale uno scienziato predisse il futuro apocalittico sottolineando la pericolosità di un fungo rispetto a un virus. Per quanto sconcertante il monologo è molto verosimile in quanto è stato provato scientificamente che una pandemia fungina è decisamente possibile, ma tuttavia nessuna specie di fungo nota finora rappresenta una minaccia pandemica immediata e grave per gli esseri umani come quella narrata nella serie.
Dal primo episodio iniziamo a capire gli effetti sulle persone di questo fungo il quale infesta il sistema nervoso fino a raggiungere luoghi più elevati e a invadere completamente il corpo, per questo esistono pure vari stadi dell’infezione. Nel primo stadio gli infettati assumono il nome di Runner, poi di Stalker i quali perdono la vista ma acquisiscono un grande udito e inizia uno stato di disgregazione dell’epidermide. Successivamente abbiamo gli stadi più avanzati e pericolosi con l’evoluzione da Stalker a Clicker e poi Bloater, i quali infettati non sono più riconoscibili ma ricoperti di funghi e corazzati, imponenti.
La sequenza narrativa principale delle avventure dei due protagonisti si intrecciata con flashback della vita di altri personaggi che vengono via via menzionati, un esempio è la storia nel terzo episodio della coppia Bill e Frank. Nella serie è molto presente la rappresentazione della comunità LGBTQ+ che parte proprio con questa adorabile storia romantica e il loro adattamento alla situazione pandemica. Successivamente veniamo a conoscenza pure di un’altra relazione queer, ovvero tra Ellie e la sua migliore amica, l’orientamento di Ellie è stato pure confermato dagli autori del videogioco in The Last of Us 2 nel quale viene dato maggiore spazio a una relazione della protagonista. Non è mancato il disappunto di alcuni spettori di fronte alla rappresentazione queer nella serie ma l’attrice Ramsey ha prontamente risposto dicendo: “So che le persone penseranno quello che vogliono pensare. Ma dovranno abituarsi. Se non vuoi guardare lo spettacolo perché ha trame gay, perché ha un personaggio trans, è colpa tua e ti stai perdendo. Non mi farà paura. Penso che provenga da un luogo di sfida.”
Purtroppo in Medio Oriente è stato censurato un bacio proprio tra le due amiche dalla piattaforma OSN+. Questo ha scaturito non poca polemica tra gli spettatori, proprio perché lo stesso produttore Neil Druckmann ne ha sottolineato l’importanza per comprendere Ellie. La censura risulta comunque strana in quanto le scene tra Bill e Frank non hanno subito censure e modifiche.
Trattando in modo più approfondito del videogioco, lo stesso ha vinto ben 256 premi, tra cui miglior gioco per console e miglior gioco professionale, ed è considerato dalla critica uno dei migliori videogiochi di tutti i tempi. Il videogioco inoltre è uscito sia su PlayStation 3, PlayStation 4, Playstation 5 che dal 23 marzo 2023 su piattaforme Microsoft Windows.
Notevole è l’adattamento del videogioco in serie tv. Gli easter eggs notati dai fan più sfegatati del videogioco sono infatti numerosi. Già dai primi scambi di parole tra Joel e sua figlia Sarah possiamo notare la fedeltà nel seguire il videogioco, inoltre molto fedeli sono proprio le inquadrature cinematografiche identiche al quelle del videogioco. Cambia drasticamente la modalità di diffusione del fungo parassita infatti nel video gioco il virus si propaga attraverso le spore e invece nella serie attraverso viticci, vengono inserite alcun scene solo nominate dal videogioco e mai rappresentate.
Il 27 gennaio è stata confermata una seconda stagione dopo il riscontro positivo degli spettatori. I produttori hanno confermato che vogliono proseguire seguendo il videogioco e rappresentare The Last Of Us Part 2, addirittura Mazin ha trattato di potenziali più stagione al fine di raccontare in modo più esauriente la storia.