La società Autolinee Toscane Spa ha ricevuto l’ok definitivo dal consiglio regionale della Toscana il 10 agosto, dopo aver vinto la gara per l’appalto del trasporto pubblico locale. Tale appalto è stato assegnato alla società toscana con una sentenza del Consiglio di Stato dopo un lungo contenzioso riguardante le procedure della gara che aveva visto il ricorso in appello del precedente gestore. È stato inoltre stabilito in quell’occasione che l’effettiva transizione del tpl (trasporto pubblico locale) sarebbe divenuta effettiva dal 1 novembre 2021 dopo una fase che possiamo definire “burocratica”. Tale passaggio ha registrato un boom di tagliandi venduti con 28mila nuovi abbonati e oltre 100mila biglietti venduti. Non sono mancate ovviamente anche le problematiche iniziali in cui diversi clienti hanno riscontrato una sostanziale incoerenza tra prezzo del biglietto extraurbano e tratta di percorrenza. I nuovi gestori però hanno rimediato a tale problema con un rimborso effettivo di tutti quegli aumenti che c’erano stati sul costo delle tariffe.

Nonostante la notizia di tale transizione fosse stata resa pubblica all’incirca 3 mesi fa, non sono mancate le difficoltà dovute ad una sostanziale mancanza di informazione su tale argomento. Tali mancanze si sono manifestate soprattutto tra il 1-2 novembre con file interminabili presso le biglietterie e gli “info point” ma ancora adesso gran parte delle persone che utilizzano mezzi pubblici ha molto chiaro cosa sia effettivamente successo.

La prima cosa da mettere in chiaro è che tale transizione riguarda solamente, per quanto riguarda Firenze, Ataf e le compagnie che gestiscono trasporti su ruota extraurbani (PiùBus, Cap, Fiemme, Autolinne Chianti Valdarno etc.) e non i treni. Si tratta quindi di un cambiamento che non riguarda i treni come frainteso da molti ma solamente alcune tipologie di mezzi pubblici. Tale rivoluzione nel mondo dei trasporti non riguarda ovviamente solo Firenze ma in generale tutta la Toscana.

Il secondo interrogativo che emerge riguarda i precedenti abbonamenti fatti con altri gestori e la loro effettiva utilità. Tali abbonamenti erano validi sino al 31 ottobre, dopodiché non sono più validi ma rimborsabili. Infatti i possessori di biglietti o abbonamenti Ataf, Piùbus, AMV, ACV si dovranno rivolgere agli sportelli della stazione degli autobus (che si trova vicino alla Stazione Santa Maria Novella) in modo da ricevere il rimborso, una volta ottenuto tale rimborso occorre abbonarsi al nuovo gestore nel caso in cui si volesse proseguire ad usufruire del servizio.

Il terzo punto fondamentale, che ha creato anche un po’ più di scompiglio, è la questione delle nuove tariffe. I nuovi abbonamenti possono essere acquistati totalmente online tramite una previa registrazione al sito di Autolinee Toscane. Una volta fatta tale registrazione, illustrata passo per passo sul sito, si potrà usufruire dell’abbonamento senza bisogno di un tagliando: infatti tale abbonamento sarà caricato sulla propria Tessera Sanitaria Elettronica. Se si possiede invece un precedente abbonamento si dovrà tuttavia portarlo con sé. Per quanto riguarda  biglietti si deve distinguere in tre tipi di biglietti: Urbani (ad esempio un biglietto della tramvia), Urbani maggiori (valgono per centri come Certaldo, Pontedera, Empoli etc.) ed extraurbani che riguardano tratte in cui si deve specificare una data località di partenza e una data località d’arrivo. I tagliandi urbani possono essere acquistati tramite app Tabnet, presso biglietterie o comunque rivendite che espongano il logo di Autolinee Toscane, oppure tramite Sms solo con Vodafone, Tim, Wind, oppure chiamando il 488 01 05 valido in tutta la Toscana sempre con gli operatori telefonici sopracitati. I biglietti extraurbani sono invece acquistabili su app Tabnet o presso biglietterie e rivenditori autorizzati.

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