Di cose ne accadono davvero tante in questo nostro mondo. Alcune bellissime, altre tragiche…le prime
devono servirci da esempio e le seconde devono invece essere tassativamente uno stimolo per migliorarci.
Basta guardare un telegiornale per apprendere di volontari che sfamano e fanno compagnia a persone sole ed in difficoltà, di cani che con le forze dell’ordine recuperano feriti o vittime di incidenti, di persone
comuni che mettono a rischio la propria vita pur di intervenire in situazioni pericolose riuscendo così a
salvare uno sconosciuto; poi invece assistiamo quotidianamente a gesti di violenza spietati spesso su donne o ragazze innocenti. Insomma questo nostro mondo si mostra sotto vari aspetti alcuni belli ed altri brutti: è un mondo un pochino matto che però vale la pena di sforzarci tutti di migliorare e personalmente credo che fino a che ci sarà vita su questo pianeta dobbiamo trovare il modo di appassionarci giorno dopo giorno, in maniera tale da “crescere insieme” partendo proprio dai punti più critici che da sempre sono un problema per la nostra società: bullismo, diritti delle donne, omofobia, inquinamento, guerre, mafia, razzismo…
Siamo giovani, restiamo uniti e cresceremo nel rispetto! Il rispetto con la “R” MAIUSCOLA, il rispetto che
deve fare sempre e comunque la differenza, il rispetto che diventa tolleranza ed impegno. Tolleranza nei
confronti delle idee altrui e del pensiero altrui. La scuola deve rappresentare il simbolo di un luogo sereno
di formazione e di crescita, non di violenza fisica e mentale!
“Caro amico ti scrivo, cosi mi distraggo un po’, e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c’è una grossa novità, l’anno vecchio è finito oramai, ma qualcosa ancora qui non va.
Si esce poco la sera, compreso quando è festa…si sta senza parlare per intere settimane e a quelli che hanno niente da dire del tempo ne rimane.
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già
aspettando.
Si farà l’amore ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi, ma soltanto ad una certa età.
E senza grandi disturbi qualcuno sparirà, saranno forse i troppo furbi ed i cretini di ogni età.
Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico e come sono contento di essere qui in questo momento, vedi caro
amico cosa si deve inventare per poter riderci sopra e continuare a sperare.
E se quest’anno poi passasse in un istante, vedi amico mio come diventa importante che in questo istante ci sia anch’io.
L’anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando è questa la novità”
Il testo qui citato è il testo di una famosissima canzone di Lucio Dalla (noto cantante ed autore di canzoni) che si intitola appunto “L’ANNO CHE VERRA’”, che può aiutare ad esprimere le aspettative e le
speranze per il futuro che tutti noi abbiamo. Il futuro dovrebbe essere visto come un punto di arrivo, un tempo nel quale la gentilezza, la disponibilità, la bontà, l’altruismo non verranno più intese come debolezze, bensì come pregi, pregi che dovrebbero costituire la base degli animi di molti. Come dice la canzone è molto importante che ciascuno di noi debba impegnarsi a contribuire ai miglioramenti. La speranza deve concretizzarsi e non restare nelle note di una bellissima canzone!… l’anno che sta arrivando fra un anno passerà, quindi prepariamoci tutti a questa novità e non perdiamo tempo!

Elaborazione grafica di copertina di OLIMPIA RIGACCI per LeoMagazine

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