Dopo 8 anni di lavori di restauro compiuti dal Comune di Firenze, il Corridoio Vasariano ha annunciato la sua riapertura che è stata pianificata per il 21 dicembre 2024 per mostrare di nuovo al mondo il meraviglioso contenuto di un lavoro immenso ed eccezionale, unico al mondo e una delle tante gemme della straordinaria città di Firenze. Per poter entrare durante la sua fase di riapertura si necessita un biglietto speciale dal costo di 43 euro per l’entrata nella Galleria degli Uffizi e nel corridoio stesso, che partirà dalla Galleria delle Statue e delle Pitture, passando per Palazzo Vecchio e uscendo dal Giardino di Boboli, con una capacità massima di ospitare 125 persone contemporaneamente lungo tutto il percorso. Inoltre l’ingresso per entrare nel corridoio sarà gratuito ogni prima domenica di ogni mese, anche se la prenotazione può essere fatta solo online.

CENNI STORICI

Realizzata dall’architetto, artista poliedrico e noto critico d’arte Giorgio Vasari (1511-1574) in un arco di tempo di soli 9 mesi, questo corridoio sopraelevato lungo 750 metri fu costruita per volere dell’allora duca di Firenze Cosimo I de’ Medici per connettere tre luoghi importanti :  Palazzo Vecchio (il centro politico della città), Palazzo Pitti (la dimora in cui viveva la dinastia dei Medici) e le Gallerie degli Uffizi.

L’idea che sta dietro questo corridoio (o piu per l’esattezza passaggio) sopraelevato naceva dall’esigenza di dare ai sovrani e in generale ai componenti della famiglia dei Medici un luogo segreto e non conosciuto dal resto del popolo per muoversi liberamente in tutta sicurezza dallaresidenza fino Palazzo Vecchio per evitare possibili inconvenienti in un momento di relativa instabilità interna di un governo che aveva deciso proprio in quei anni di abolire la repubblica fiorentina in modo ufficiale e definitivo.

Accaddero successivamente poche modifiche della struttura durante l’Ottocento, e l’opera rimase intatta da ogni cambiamento fino al 1938, anno in cui Benito Mussolini fece costruire delle finestre panoramiche a metà percorso, per favorire la vista sbalorditiva della città dal corridoio in vista della visita di un entusiasta Adolf Hitler, per consdoliare l’alleanza militare con la Germania nazista. Con molta probabilità fu proprio questo il motivo per cui il Führer decise di risparmiare il Ponte Vecchio dalle bombe durante gli anni conclusivi della Seconda Guerra Mondiale.

Ulteriori restauri avveranno durante la metà e fine del 900’, fino all’inizio degli anni 2000, quando ci sarà l’ultimo restauro dell’opera, da dicembre 2016 fino al dicembre di quest’anno, sotto la tutela di Eike Schmidt, allora direttore delle Gallerie degli Uffizi.

ARCHITETTURA GENERALE

Per la creazione del corridoio, Giorgio Vasari prese molta ispirazione da esempi di origine romana, che vanno attribuiti ai numerosi soggiorni che l’artista ebbe durante la sua vita nel territorio papale; ovvio esempio sarebbe l’altezza dei piloni e la concatenazione delle arcate a tutto sesto (nel tratto degli Archibusieri), da cui si può intravedere come il Vasari prese ispirazione dagli acquedotti romani. La struttura è composta inoltre solo da materiali del territorio fiorentino, e uno dei suoi pregi è il non aver aguardato tanto al suo aspetto “decorativo”, sforzandosi di mantenere uno stile architettonico rivolto all’utile.

LE MODIFICHE PIÚ RECENTI APPLICATE AL CORRIDOIO

Molte modifiche sono state applicate all’interno del Corridoio Vasariano quando lo si compara alla sua versione di precedente; in particolar modo, oltre 1000 pitture (con molti autoritratti del Vasari stesso e opere create dal XVIII) che prima erano appese lungo il corridoio sono state ora collocate nella Galleria delle Statue e delle Pitture,oltre all’aggiunta di nuove finestre panoramiche che permettono ai visitatori una vista ancora più mozzafiato del Centro Storico di Firenze.

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