Un controsenso che trova le sue radici nel discutibile sistema sanitario americano

Il 4 dicembre 2024, nel quartiere di Manhattan a New York, è stato ucciso Brian Thompson, amministratore delegato dell’azienda assicurativa UnitedHealthcare. Thomson, che si trovava al di fuori dell’hotel in cui alloggiava, il “New York Hilton Midtown“, è stato colpito da tre proiettili sparati da un uomo incappucciato armato di pistola.

Difendi, nega, deponi

Brian Thompson è stato ucciso in pieno giorno su una strada affollata di New York; perché? Ormai da diversi anni Thompson era amministratore delegato della UnitedHealthcare, una delle più grandi compagnie assicurative sanitarie statunitensi. Nei suoi anni di servizio aveva fatto crescere il valore dell’azienda in Borsa fino a raggiungere un guadagno di 281 miliardi di dollari annuali, ma di pari passo sono cresciuti i tassi mortalità degli americani assicurati.

Fino a una decina di anni fa la gestione del sistema sanitario era sbilanciata verso un approccio privato, causando quindi molte disparità.  È noto però che il sistema di welfare sanitario americano è tuttora oggetto di dibattiti e polemiche, nonostante le varie riforme, proprio perché ancora considerato non inclusivo. La mancanza di un sistema sanitario pubblico, come quello che c’è in Italia, rende quindi indispensabile procurarsi la giusta protezione in caso di incidente e malattia tramite un’assicurazione sanitaria efficace. L’americano medio può spendere tra i 200 e i 1.000$ al mese per la copertura medica per se stesso e per la propria famiglia. Le polizze disponibili solitamente sono di quattro livelli: bronzo, argento, oro e platino e chiaramente più si sale di livello più sarà alta la rata mensile.

Il problema arriva qui: qualunque sia la copertura sanitaria a cui si ha accesso, in molti casi, le emergenze mediche non saranno coperte dall’assicurazione, qualunque sia la loro natura, causando quindi altre spese notevoli in aggiunta a quelle assicurative. Negli anni nei quali Thompson è stato a capo della UnitedHealthcare i numeri di richieste di copertura assicurativa negati sono saliti a dismisura: in un sondaggio della KFF (la maggiore fonte per le informazioni sulla politica sanitaria americana) del 2023 si mostra che a 1 ogni 5 adulti americani era stata negata la copertura assicurativa per un intervento medico. Il rifiuto sistematico delle aziende per le richieste di rimborsi legati a spese mediche segue il “motto”: difendi, nega ,deponi; sistema che punta al guadagno prima che alla salute dei cittadini. Negli anni quindi il generale pubblico americano ha finito per odiare sempre di più queste grandi corporazioni, prima fra tutti la UnitedHealthcare, su cui dipendevano per sopravvivere.

Gli indizi

Tre spari e poi scomparso; l’assassino di Brian Thompson ha sparato tre colpi ben mirati nel centro di Manahttan per poi scomparire. L’uomo ,che indossava un felpa con cappuccio, una mascherina e uno zaino grigio, è scomparso dalle strade di New York senza lasciare traccia, stuzzicando però le autorità tracciano una scia di indizi ben piazzati con scopo provocatorio. Primo tra tutti gli indizi intracciabili la pistola fantasma; quella che è stata identificata come una versione modificata di un popolare modello di Glock con silenziatore, è stata stampata in 3D seguendo il modello noto Fmda 19.2, acronimo dello slogan libertario Free Men Don’t Ask ovvero “gli uomini liberi non chiedono”, che ha reso quindi impossibile rintracciare per modello e acquisto l’assassino. Alla scena del crimine, invece, sono stati ritrovati i tre bossoli dei proiettili che hanno colpito Thomson con ognuno una parola diversa incisa sull’esterno: defend, deny e depose ovvero difendi, nega e deponi. Ultimo e forse più significativo tra gli indizi trovati dalla polizia lo zaino dell’omicida, che era pieno di banconote giocattolo di monopoli e che alludeva abbastanza pesantemente, insieme ai proiettili, al movente del crimine: una vendetta contro un sistema che punta solo al guadagno.

Caccia all’uomo

Dopo 5 giorni di caccia all’uomo i federali sono riusciti a arrestare il principale sospettato in un McDonalds in Pennsylvania a 400 km da New York, grazie a uno degli inservienti che lo ha riconosciuto. Il sospettato è Luigi Mangione: Valedictorian, ovvero studente d’onore, e laureato di una delle scuole della Ivy League, le più prestigiose università americane; come definito dalla polizia: un’uomo insospettabile. Il 26enne di eredità italiana, è cresciuto nel Maryland in una una ricca famiglia di imprenditori ed è sempre stato uno studente modello. Si è lureato in ingegneria e programmazione e ha vissuto i primi anni dopo l’università passando da una grande azienda all’altra, per poi decidere di trasferirsi alle Hawaii in un alloggio condiviso per godersi il bel clima e la vita all’aria aperta. Apparentemente un ragazzo gioviale e spiritoso no era certamente l’uomo che la polizia si aspettava di trovare; le prove però: la pistola usata nell’omicidio, un documento falso e un manifesto radicale, sembrano tutti puntare al suo coinvolgimento nell’assasinio di Brian Thomson.

Manifesto e movente

Ma perché un giovane uomo pieno di potenzialità e prospetti per il futuro finisce a essere sospettato per omicidio. Secondo molti la motivazione dietro la progressiva radicalizzazione degli ideali di Mangione è stata un peggioramento drammatico nella sua salute, legato alla spina dorsale, che lo ha portato a provare su mano propria i difetti del sistema sanitario statunitense. Queste conclusioni sono state tratte da una delle tre immagini in evidenza che Mangioni ha selezionato per il suo profilo Twitter, che mostra una radiografia di una colonna vertebrale che ha subito un’operazione. Inoltre il giovane è stato ritrovato con addosso la presunta arma del delitto e un manifesto in cui sembra confessare all’omicidio; quest’ultimo contiene frasi del tipo «Questi parassiti se la sono cercata» e che accusando le agenzie assicurative di stare ammassando «enormi profitti perché l’opinione pubblica statunitense glielo permette». La radicalizzazione degli ideali di Mangioni si può anche ricondurre alla lettura del libro La società industriale e il suo futuro, il libro-manifesto di Ted Kaczynski, meglio noto come Unabomber, terrorista americano degli anni ’80, che il giovane aveva letto e recensito positivamente sul suo account di Goodreads.

Nuovo idolo e Vigilante

Luigi Mangione, accusato dell’omicidio di uno degli uomini più influenti d’America, è diventato un idolo in una notte. In seguito al suo arresto molti non hanno esitato a conferirgli il titolo di vendicatore giusto e vigilante per essersi ribellato a un sistema opprimente e ingiusto. Coloro che erano stati colpiti di più dalle politiche di Thomson non si sono fatti scrupoli nel elogiare il giovane Mangione per gli atti di cui è stato accusato e in attesa del processo l’opinione pubblica americana ha preso il ruolo di giuria, dichiarandolo innocente e usandolo come simbolo di un nuovo movimento di protesta. Già pochi giorni dopo l’accaduto sono apparsi su siti di vendita online, come Amazon, oggetti di vario tipo con lo slogan difendi, nega e deponi; quest’Ultimo che non va più a rappresentare un sistema opprimente ma che è invece diventato il motto usato da coloro che vogliono criticarlo.

L’omicidio del 4 dicembre secondo alcuni è stato una manifestazione di violenza eccessiva, secondo altrettante persone è stata un’azione necessaria e giustificata; ciò pone la domanda: quanto “cattiva” deve essere una persona nella visione pubblica perché il suo assassino sia considerato un eroe?

5 4 votes
Article Rating