Dopo il grande successo della Madama Butterfly, prosegue la programmazione della stagione 2024-25 del Maggio con La Traviata di Giuseppe Verdi: un altro dei titoli operistici più amati di sempre. Le rappresentazioni sono programmate per il 19, 21, 26 e 30 novembre alle ore 20 e il 24 novembre e per il 1º dicembre alle ore 15:30.
Sul podio, a dirigere l’Orchestra e il Coro del Maggio, il maestro Renato Palumbo, che torna al Maggio dopo le recite di un altro grande capolavoro verdiano, Rigoletto, andato in scena nell’autunno del 2019. La Traviata è inoltre l’opera con la quale il maestro ha debuttato sulle scene fiorentine nel 2005: “Il mio debutto a Firenze è avvenuto proprio con Traviata quasi vent’anni fa e poter tornare qui al Maggio dirigendo questo grande capolavoro mi onora e gratifica molto”. Il maestro Palumbo evidenzia anche che come tutte le opere verdiane La Traviata cambia con la crescita di chi la osserva: “la grande bellezza di Traviata risiede proprio in questo: matura insieme a te, ogni volta che la si affronta; farlo di nuovo qui al Maggio, con un cast giovane e con molti debuttanti è un’esperienza meravigliosa poiché credo di poter sperimentare e mettere in pratica ciò che ho capito e imparato in tutti questi anni”. Alla direzione del Coro del Maggio il maestro Lorenzo Fratini.
La regia è di Stefania Grazioli che ha deciso di ispirare la propria scena all’ambiente tipico del demi-monde parigino ottocentesco:” per questo allestimento abbiamo voluto mantenere un’ambientazione e dei costumi d’epoca ottocentesca, dove tuttavia gli ambienti evocano, piuttosto che raccontare filologicamente, la realtà del demi-monde parigino e dove la cifra registica, ripercorre il dramma degli ultimi mesi di vita di Violetta Valery in un’atmosfera visionaria ed intimista”. Grazioli decide in particolare di ispirare la “sua” violetta alla storia vera di Alphonsine Plessis, personaggio al quale Dumas figlio si ispirò per dare alla luce il suo più celebre romanzo: La signora delle camelie e che si pensa inspirò la creazione della protagonista della Traviata. La regista esprime come la più grande difficoltà nella regia di un’opera così nota sia stata quella di dover superare le centinaia di rappresentazioni precedenti cercando di non ricadere nei canoni e stereotipi ormai fatti e rifatti.
In questa produzione parteciperanno molti nuovi talenti dell’accademia del Maggio tra cui Carolina Lopez Moreno che, reduce del successo del suo ruolo nella Madama Butterfly, rappresenterà Violetta nelle repliche del 24 e 30 novmbre, oltre che nella prima. La cantante esprime l’incredibile gratitudine per aver ottenuto un ruolo di tale prestigio all’inizio della sua carriera:” La parte di Violetta è naturalmente una delle più importanti in assoluto che un soprano può affrontare e farlo al Teatro del Maggio, dove è stata interpretata da alcuni dei più grandi nomi di sempre, è naturalmente anche una grande responsabilità: per questo ho cercato di ‘dare’ una parte della mia anima e delle mie emozioni”; esprime anche quanto sia stata positiva a lavora con Stefania Grazioli e il maestro Palumbo:” È inoltre molto bello tornare a lavorare insieme a Stefania Grazioli, è molto sensibile non solo rispetto al lavoro che stiamo mettendo in scena ma anche nei confronti di tutto il cast, cosa per me davvero importante: questo, insieme alle sfumature che il maestro Palumbo ha chiesto di infondere alla ‘mia’ Violetta come una grande forza d’animo e una grande combattività, mi porta davvero a essere pronta e impaziente per il mio debutto in questa magnifica parte.
A interpretare Violetta nelle rimanenti giornate: Julia Muzychenko che debutta ufficialmente sulle scene del Maggio con questo ruolo. Nonostante questa Traviata sia la prima volta che va in scena al Maggio è l’undicesima volta che intraprende questo ruolo; ha sottolineato la sua gioia nel riprendere nuovamente la parte di Violetta, un personaggio che muta e si evolve non solo vocalmente, dal brillante fino al drammatico:“ Penso che l’evoluzione non solo musicale, ma anche del personaggio di Violetta durante il susseguirsi dei III atti dell’opera di Verdi sia davvero straordinaria.” La cantante condivide poi che anche all’undicesima rappresentazione lavorare con persone sempre nuove la porta a avere un punto di vista sempre nuovo sull’interpretazione del personaggio:” Lavorare insieme al maestro Palumbo è davvero interessante perché, nonostante io abbia interpretato il ruolo numerose volte, mi ha fatto scoprire alcuni dettagli e aspetti particolari del personaggio, e mi ha dato modo quindi di vedere Violetta anche sotto un’altra luce, una luce che la dipinge arrabbiata perché lei non vuole morire e quasi sembra non accettare, con rabbia, quello che invece è il suo destino.”
Alfredo Germont è interpretato da Giovanni Sala, di ritorno al Maggio dopo la Missa defunctorum diretta dal maestro Riccardo Muti nella primavera del 2019 ha espresso la sua gioia di prendere parte a questa nuova produzione di Traviata: “Sono davvero felice di tornare al Maggio dopo il concerto di cinque anni fa e di farlo con questo nuovo allestimento di Traviata: la messa in scena è assolutamente affascinante e interessante e la produzione ha tratti molto classici: ad esempio le scenografie, unite a una serie fondali dipinti a mano dalle maestranze del Teatro, sono realmente una meraviglia per gli occhi e io sono davvero contento di poter far parte di questo spettacolo; credo che questa sia una produzione di gran classe e di grande gusto.” Matheus Pompeu (recite del 21 e 26 novembre e 1º dicembre), sempre nel ruolo di Alfredo, debutta ufficialmente con questa rappresentazione sulle scene del Maggio e in Italia :“ Sono molto felice perché è il mio debutto al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e sono altrettanto felice perché questa è la prima volta che canto in Italia e ho l’opportunità di farlo con La traviata, il dramma verdiano per eccellenza. Insieme al Maestro Palumbo e a Stefania Grazioli stiamo cercando di costruire un Alfredo diverso nel suo modo di parlare e di raccontarsi, diverso da tutti gli altri che circondavano la donna più desiderata della Parigi di allora. Un Alfredo che parla con grande sincerità e che sia capace di conquistare il cuore conteso di Violetta.”
Lodovico Filippo Ravizza e Min Kim (recite del 21, 26/11 e 1/12) sono Giorgio Germont, il padre di Alfredo, che oppone l’unione tra Violetta e il figlio per il bene della figlia. Flora Bervoix, l’amica di Violetta e unica altra donna protagonista dell’opera, è interpretata da Aleksandra Meteleva. Oronzo d’Urso e Yurii Strakhov, anch’essi artisti dell’Accademia del Maggio, sono rispettivamente Gastone e il Barone Douphol; Gonzalo Godoy Sepúlveda e Huigang Liu interpretano il marchese d’Obigny e il dottor Grenvil e Alessandro Lanzi è Giuseppe. Completano il cast vocale due artisti del Coro del Maggio: Lisandro Guinis e Nicolò Ayroldi sono rispettivamente Un commissionario e Un servo.In questo nuovo allestimento le scene sono di Roberta Lazzeri, i costumi di Veronica Pattuelli e le luci di Valerio Tiberi. I movimenti coreografici sono di Elena Barsotti.