Nelle ultime settimane, un’ondata di incendi devastanti ha messo in ginocchio la Grecia e l’Italia, alimentata da temperature record e venti impetuosi. Questi eventi, che stanno bruciando vaste aree di boschi e costringendo migliaia di persone a fuggire dalle loro case, rappresentano una delle peggiori emergenze climatiche degli ultimi decenni.
In Grecia, la situazione è particolarmente critica. Secondo il Servizio Nazionale di Meteorologia Greco, le temperature hanno superato i 44 gradi Celsius in alcune regioni, creando le condizioni ideali per la propagazione degli incendi. Le zone più colpite, con oltre 500 focolai attivi segnalati in un solo giorno, sono state il Peloponneso, le isole di Rodi, da cui sono state evacuate 19mila persone, e Corfù, messa in pericolo dal rogo scoppiato sul monte Pantokratoras. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza e chiesto aiuto internazionale. Squadre di vigili del fuoco e aerei antincendio provenienti da Italia, Francia e Spagna sono stati inviati per supportare gli sforzi locali.
Il Primo Ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ha definito la situazione “un disastro senza precedenti” e ha promesso un’inchiesta approfondita sulle cause degli incendi. Secondo i dati forniti dal Servizio di Protezione Civile della Grecia, oltre 70.000 ettari di terreno sono già andati in fumo, distruggendo abitazioni, aziende agricole e riserve naturali.
Anche l’Italia non è stata risparmiata dalla furia delle fiamme: dal primo gennaio al 30 luglio 2024, giorno in cui è stato effettuato l’ultimo aggiornamento da parte dell’European Forest Fire Information System (Effis), in Italia sono stati rilevati 615 incendi, per una superficie totale di 221 chilometri quadrati.
Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) le regioni più colpite sono Sicilia, Calabria, Sardegna e Puglia, che contribuiscono per circa l’85% delle aree totali bruciate a scala nazionale. In particolare, la Sicilia rappresenta il 45% del totale, la Calabria il 20% e la Sardegna e la Puglia il 10% ciascuna.
Proprio in Sicilia, in particolare nel comune di Enna, lo scorso 30 luglio sono stati registrati diversi incendi che hanno danneggiato una superficie complessiva di circa due chilometri quadrati. Nell’altra isola maggiore, la Sardegna, in data 22 luglio è invece divampato un fuoco che si è espanso su una superficie di quattro chilometri quadrati.
Gli esperti concordano sul fatto che una combinazione di fattori naturali e umani abbia innescato questa crisi. Le alte temperature e la siccità prolungata hanno creato le condizioni perfette per la propagazione degli incendi, mentre l’attività umana, tra cui l’abbandono di rifiuti e l’accensione di fuochi non autorizzati, ha contribuito a scatenare i focolai. Secondo un rapporto del WWF, infatti, il 95% degli incendi in Europa è causato dall’uomo, sia per negligenza che per dolo.
Le conseguenze degli incendi sono devastanti. Oltre alla perdita di vite umane e alla distruzione di proprietà, l’impatto ambientale è enorme. Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, gli incendi boschivi emettono milioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera, contribuendo al riscaldamento globale. In Grecia, si stima che gli incendi abbiano già emesso oltre 3 milioni di tonnellate di CO2, mentre in Italia il totale supera i 2 milioni di tonnellate.
Intelligenza Artificiale: Una Nuova Arma contro gli Incendi
Una delle innovazioni più promettenti nella lotta contro gli incendi è l’uso dell’intelligenza artificiale (IA) per creare mappe di monitoraggio avanzate. Recentemente, diversi enti istituzionali, tra cui l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e la Protezione Civile Italiana, hanno implementato sistemi di IA per analizzare dati satellitari e fornire aggiornamenti in tempo reale sugli incendi.
Anche Google ha implementato questa tecnologia in Google Maps, uno dei servizi di mappatura online più usati al mondo, che in questo modo diventa ancora più efficiente. In particolare, per ora sono 15 i paesi che hanno deciso di adottare questa tecnologia: Italia, Andorra, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Kenya, Monaco, Montenegro, Portogallo, Ruanda, Slovenia, Spagna e Turchia.
“Poiché il rischio di incendi boschivi è in aumento nel mondo e stiamo vivendo un’estate record, l’obiettivo è supportare le comunità con informazioni utili per rimanere al sicuro”, spiega Yossi Matias, vice presidente e di Google Research.
Questo servizio offre numerosi vantaggi pratici, poiché le informazioni vengono sovrapposte alle indicazioni stradali di Google Maps, così che l’app ne tenga conto suggerendo eventuali deviazioni al percorso da fare.
Queste tecnologie consentono di rilevare rapidamente nuovi focolai, prevedere la direzione delle fiamme e identificare le aree a rischio. L’IA analizza enormi quantità di dati, tra cui immagini satellitari, condizioni meteorologiche e informazioni sul terreno, per creare mappe dettagliate che aiutano i vigili del fuoco e le autorità locali a pianificare interventi più efficaci.
Secondo un rapporto dell’ESA, l’uso di queste tecnologie ha già dimostrato di ridurre significativamente i tempi di risposta agli incendi, permettendo di contenere i danni e salvare vite umane. In Grecia, l’introduzione di queste mappe avanzate ha migliorato la coordinazione degli sforzi di spegnimento, mentre in Italia la Protezione Civile ha riferito un aumento dell’efficacia delle operazioni di salvataggio e contenimento.