Dopo quasi due anni dall’ultima rappresentazione, torna al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Il barbiere di Siviglia. La celeberrima opera di Gioacchino Rossini andrà in scena il 18 luglio, alle ore 21, nella suggestiva Cavea del Maggio, grande spazio all’aperto situato sul tetto del teatro. Nella stessa location si terranno anche le tre repliche, programmate per il 20, 22 e 24 luglio, sempre alle ore 21.

La Cavea torna quindi ad aprirsi al pubblico, e lo fa ospitando per la prima volta un’opera in forma scenica. Per l’occasione, inoltre, sarà aperto il bar posto all’ingresso della Cavea e verranno inoltre offerti al pubblico dei gelati, grazie alla collaborazione con Sammontana.

Una rappresentazione ricca di novità, anche se il Barbiere non è certo un’opera nuova per il Maggio. Questa edizione del capolavoro di Rossini giunge infatti alla sua decima messinscena nel teatro fiorentino e, come per la prima volta, ed era stata stato pensata proprio per essere rappresentato proprio in uno spazio aperto.

Alla direzione dell’Orchestra e del Coro del Maggio, il giovane maestro Riccardo Bisatti, già distintosi in occasione di un concerto con l’Orchestra della Toscana durante l’ultimo Festival del Maggio Fiorentino. La regia è invece di Damiano Micheletto, ripresa da Andrea Bernard, recentemente insignito del premio Abbiati. Una regia che conferisce all’opera un carattere veloce e divertente, ormai, come detto, ampiamente collaudato e sempre apprezzato dal pubblico.

Nel cast sono presenti Dave Monaco, che interpreta il Conte di Almaviva, e Laura Verrecchia, che dopo la Madama Butterfly del 2021 torna al Maggio nei panni di Rosina.

Figaro è interpretato da Hae Kang, da poco vincitore del primo premio al Concorso Internazionale “Voci Verdiane” di Busseto, mentre Don Basilio ha la voce di un altro debuttante assoluto sulla scena del Maggio, il giovane talento bulgaro Bozhidar Bozhkilov.

Don Bartolo è interpretato da Matteo D’Apolito, mentre il doppio ruolo di Fiorello/Un ufficiale è ricoperto da Yuri Strakhov, talento dell’Accademia del Maggio così come Letizia Bertoli, che veste i panni di Berta. Le luci sono curate da Andrea Locorotondo, mentre Lorenzo Fratini è il maestro del Coro del Maggio.

Particolare attenzione è da rivolgere ai costumi, curati da Carla Teti, che contribuiscono ad aumentare la “frizzantezza” conferita all’opera dalla regia. Essi sono infatti evocativi, singolari e colorati. Don Basilio, per esempio, è vestito prevalentemente di verde, proprio come un serpente; Figaro ha invece dei capelli che ricordano le orecchie di una volpe. Più che sulle scene, l’attenzione cade quindi sui personaggi e sulle loro gestualità, ai fini di enfatizzare la voce e soprattutto la musica, vera protagonista dell’opera rossiniana.

Nelle opere di Rossini, infatti, sono le parole ad adattarsi alla musica, che in questo modo riesce a creare effetti forti e irresistibili. I personaggi ne risultano vivi e caratterizzati, così come sono nella commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, letterato francese autore dell’omonima opera da cui è stato tratto il capolavoro rossiniano.

L’opera di Rossini, il cui libretto è stato scritto da Cesare Sterbini, in realtà non fu la prima che riprese la commedia di de Beaumarchais. Essa era infatti già stata musicata da Giovanni Salvatore Paisiello e rappresentata per la prima volta nel 1782, riscuotendo un grande successo in tutta Europa.

Quando l’opera di Rossini andò in scena per la prima volta il 20 febbraio 1816, essa venne soffocata dalle critiche mosse dai sostenitori di Paisiello; già dalla seconda rappresentazione, però, fu acclamata e apprezzata, e col tempo l’opera di Paisiello venne quasi dimenticata.

La forza del Barbiere rossiniano sta proprio nell’uso caratteristico della musica, che crea un crescendo che enfatizza l’espressività dei personaggi, e che rende il Barbiere l’opera buffa per eccellenza.

Un’opera che torna al Maggio non senza portare con sé alte aspettative, vista la qualità della regia e degli interpreti.

Il prezzo è di 30 euro per il settore B, di 50 euro per il settore A. Inoltre, grazie alla collaborazione con Autolinee Toscane, i possessori di abbonamenti AT e i dipendenti dell’Azienda possono godere di uno sconto per assistere alle recite.

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