Qualche anno fa una ricerca ha rilevato che 9 ragazzi su 10 ritengono che studiare materie scientifiche aiuti a comprendere meglio il mondo che ci circonda. Gli adolescenti sono fiduciosi e credono nella scienza ma, soprattutto, credono nelle opportunità che essa offre per combattere le grandi sfide del pianeta. Il motivo sembra si riferisca al fatto che la scienza si basa su dati reali e non su speculazioni e che agisca verso il bene comune piuttosto che per l’interesse di pochi.

La ricerca ha evidenziato che l’87% degli adolescenti apprezza le materie scientifiche, con una percentuale del 92% da parte dei ragazzi rispetto all’81% delle ragazze. Chi non condivide questa scelta si divide tra un 58% che pensa che siano materie troppo difficili e un 48% che sostiene di non aver avuto insegnanti che li abbiano fatti appassionare alle materie scientifiche.

Ma, a cosa serve studiare la scienza?

A questa domanda i giovani hanno risposto che studiare la scienza serve ad affrontare le grandi sfide di oggi, come affrontare una pandemia, la lotta al cancro, lo smaltimento dei rifiuti, la produzione di un’energia sostenibile e, non per ultima, combattere la fame nel mondo.

Quello che fa riflettere sono anche i dati che sicuramente interesseranno i prossimi dieci anni, immaginando che tra i problemi più urgenti ci saranno l’invecchiamento della popolazione e le disuguaglianze economiche.

Un buon auspicio per le prossime generazioni che sembra pensino ai grandi temi e che si sentono maggiormente rappresentati, per il futuro della loro società, dalle ONG, organizzazioni di volontariato, movimenti come FRIDAY for FUTURE o BLACK LIVES MATTER e solo un 10% su alcuni partiti politici.

Sono giovani che vogliono impegnarsi e che hanno voglia di fare e i dati lo confermano in modo concreto: in Italia nel 2020 il 10% degli adolescenti tra i 14 e 19 anni ha svolto attività gratuita presso associazioni di volontariato e la loro partecipazione civica e politica in un solo anno è salita dal 36,8% del 2019 al 45% del 2020.

Questi dati non stupiscono, visto che la GENZ Z è la generazione che sente forte i temi ambientali, delle nuove tecnologie e del progresso sostenibile.

Ma da dove iniziare per avvicinarsi a queste materie?

Da diversi anni, a Firenze, OPENLAB organizza SCIENZESTATE, un evento divulgativo su questi argomenti. L’obiettivo è di portare docenti e ricercatori a trasmettere le loro esperienze, le loro ricerche in un modo che sia divertente ma anche corretto.

Le 4 giornate dedicate a questo evento sono il 12 e 13 giugno e il 13 e 18 settembre 2024 e sono giornate dedicate a persone di tutte le età appassionate o semplicemente curiose di scoprire come funzionano le analisi di una scena del crimine, come si creano le illusioni ottiche, i misteri delle cellule e molto altro legato a scienza, matematica e fisica.

È molto importante per chi si avvicina, per esempio, all’età dell’università per conoscere quelli che sono i luoghi del sapere universitario e magari convincersi meglio di quelle che sono le scelte del futuro.

Le attività si svolgeranno in tre diversi luoghi, al Campus scientifico e tecnologico di Sesto Fiorentino, al museo di Geologia e Paleontologia del Dipartimento di Scienze della Terra e al Campus delle Scienze sociali di Novoli. Tutte le attività sono a libero accesso ma per alcune è necessaria la prenotazione via e-mail a prenotazione.scienzestate@adm.unifi.it. Il programma completo è disponibile sul sito www.openlab.unifi.it.

Gli organizzatori, ovviamente, sperano che il pubblico partecipi e che trovi soddisfazione nelle loro attività e che esse possano servire sia alla popolazione per conoscere meglio che cos’è la ricerca scientifica e, anche e soprattutto, ai giovani, che possano avvicinarsi in modo consapevole a quelle che saranno le scelte del futuro.

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