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La storia delle banche nel mondo: dall’antichità ai giorni nostri

Già nell’Antichità le civiltà mesopotamiche e greche erano conosciute per i loro maestosi templi nei quali venivano custoditi tesori e pietre preziose. I sacerdoti di questi luoghi prestavano le offerte dei fedeli ed essendo custodi delle ricchezze le prestavano in cambio di un interesse. Grazie all’introduzione della moneta, tra il 4° ed il 3°millennio a.C. nacque la figura del cambiavalute. I banchi più bassi prendevano il nome di trapeza nei quali lavoravano i trapeziti (in Grecia) e di tabernae argentariae nelle quali lavoravano gli argentarii (a Roma). Esempi di questi santuari furono l’E-babbara di Sippar, l’Artemisio di Efeso, il Santuario di Delfi e il santuario di Apollo a Delo.

MEDIOEVO
Durante il periodo del Medioevo, grazie a compagnie commerciali, nacquero le prime banche private: i loro profitti venivano utilizzati per essere dati in prestito. Inoltre si svilupparono le prime forme di assegno: lettere di credito che oggi definiremmo “contanti”. Con queste novità i banchieri riscossero successo a sufficienza per aumentare le proprie ricchezze.

RINASCIMENTO E ILLUMINISMO
Verso la fine del 1200 venne definita come la più grande banca europea quella di Siena: la Gran Tavola dei Bonsignori.
Il primo concetto moderno di banca nacque in questo periodo grazie anche ai diversi banchi istituiti nel 1400 come il Banco di San Giorgio che nacque con lo scopo di gestire il debito pubblico. Nel periodo del Rinascimento Genova e Venezia erano le piazze finanziarie più importanti del mondo. Fu così infatti che il Ducato Veneziano divenne, insieme al fiorino, grazie alle banche fiorentine dei Bardi, dei Peruzzi e degli Acciaiuoli, la moneta dominante del commercio.
A Firenze il Banco dei Medici divenne la più importante compagnia bancaria, che si ramificava in tutta europa. Oltre a loro altri importanti banchieri fiorentini furono i Pazzi e gli Strozzi, ma anche senesi come i Chigi.
In questo periodo i frati francescani idearono delle istituzioni con l’ intenzione di allontanare le persone indigenti dalla dipendenza degli usurai, così il Quattrocento vide la nascita dei Monti di Pietà.
Nei secoli successivi continuarono ad esistere i Monti del debito pubblico e molti si trasformarono in banche mantenendo la loro attività anche dopo aver interrotto la loro funzione di prestatori dello stato: il Banco di Santo Spirito di Roma (1605) e il Monte dei Paschi di Siena (1624). Da alcuni di questi monti si originarono banche come la Banca Carige, il Banco di Napoli e l’Istituto Bancario San Paolo di Torino.
Negli anni successivi (1694) le attività dei mercanti vennero finanziate da istituzioni di credito e così si promosse lo sviluppo del commercio.

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA
Nel 1472 nasce in Italia a Siena uno dei primi istituti di credito italiani sotto forma di Monte di Pietà: Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (MPS). Esso è stato istituito per aiutare le classi disagiate della città senese e oggi è la più antica e longeva banca a essere ancora in attività.
Attualmente il maggior azionista del Gruppo Montepaschi, che detiene il 26,73% di azioni, è lo Stato italiano.
Nel 1472 venne fondato a Siena un Monte di Pietà nominato Monte Pio, che continua ad operare senza sosta fino ai giorni nostri. Le funzioni dell’istituzione di credito, successivamente all’inglobazione della città senese nel Granducato di Toscana, si ampliarono: iniziò l’attività di credito fondiario.
A partire da inizio Seicento venne realizzato il Monte non vacabile dei Paschi della città e stato di Siena, un ulteriore monte qualificato nel credito agrario. Ferdinando II de’ Medici decise che le rendite dei pascoli della Maremma (i cosiddetti “Paschi”) dovessero essere considerate garanzia dei debiti.
Verso la fine del Settecento i due monti vennero uniti e la banca assunse il nome di Monte dei Paschi di Siena.
Nel periodo tra il 1990 e il 1995 la banca senese fu dichiarata la quarta banca italiana per raccolta ed essa fu la prima banca in Italia a differenziare le proprie funzioni. Acquisì interventi di controllo in banche estere e acquistò così il controllo del Mediocredito Toscano e dell’INCA (Istituto Nazionale per il Credito Agrario).
Già nel 1481 per esaltare la fondazione della Banca, venne commissionato l’affresco della Madonna della Misericordia e così anche tante altre opere che vennero racchiuse nella collezione artistica del Monte dei Paschi di Siena. All’interno di quest’ultima possiamo ritrovare opere di artisti datati tra il ‘300, fino ai nostri giorni. La Banca decise perciò di dedicare un sito internet alla propria collezione.
Con il trascorrere degli anni sono state recuperate e incamerate differenti opere di autori senesi, con lo scopo di reintrodurre le opere nella città di Siena dopo essere state esportate per differenti motivazioni. In questo modo venne ampliata la collezione della Banca Monte dei Paschi di Siena.

OTTOCENTO
Successivamente alla rivoluzione industriale, crebbe la necessità di possedere numerosi capitali per permettere l’espansione delle nuove industrie. In questi anni ci fu, inoltre, il fenomeno della raccolta bancaria.

DAL NOVECENTO AD OGGI
Dal 1929 c’è stata un’ evoluzione del sistema bancario che ha visto la nascita della distinzione tra banche di deposito e banche d’affari. Le prime sono rivolte a tutti i cittadini del paese e accettano depositi e concedono prestiti, le seconde concedono il credito a medio e lungo termine. Inoltre, a rivestire un ruolo fondamentale, sono state le banche centrali sviluppando rapporti con banche internazionali e, con l’aiuto dell’evoluzione tecnologica e della globalizzazione, si sono accresciute numerose novità: servizi di internet banking, trading, servizi di pagamento online e app bancarie come Apple Pay, Samsung Pay e Google.

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