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Cellule tumorali: tutto ciò che c’è da sapere. Che cos’è il “male oscuro”, cosa può provocarlo, come difendersi e soprattutto prevenire.

All’interno di ogni organismo, le cellule hanno bisogno di dividersi per effetto della mitosi. Ogni tessuto presenta un massimo di divisioni ad eccezione delle cellule germinali e del midollo osseo che sono in continua duplicazione. Grazie all’azione della telomerasi, una ribonucleoproteina (enzima), si aggiungono sequenze ripetitive di DNA e solo in alcune zone è sempre attiva per evitare la perdita di informazioni importanti. Quando la telomerasi rimane attiva nelle cellule restanti, cellule somatiche, si può incorrere nello sviluppo di cellule tumorali caratterizzate da continue moltiplicazioni incontrollate, potendo danneggiare anche i tessuti vicini. Per questo motivo il tumore viene definito come una malattia che comprende la mutazione del DNA di cellule dell’organismo.


I tumori si possono dividere in base alle caratteristiche (maligni/benigni), al tessuto o agli organi nei quali si sviluppano ed anche a seconda delle forme.
Per quanto riguarda i tumori di organi parenchimatosi questi sono costituiti da cellule tumorali appartenenti a tessuti quali ad esempio
-tumore cerebrale
-tumore della pelle, come per esempio il melanoma
-tumore polmonare
-tumore osseo
-tumore al fegato
-tumore alla prostata
-tumore renale
-tumori ovarici.
I tumori maligni sono caratterizzati da tre fasi diverse: nella prima, solitamente il tumore è localizzato cioè presente in un’unica sede; la seconda viene definita come recidiva, se il tumore ricompare successivamente a terapie chirurgiche o oncologiche (chemioterapia, terapia ormonale, immunoterapia, radioterapia); la terza fase presenta il processo della metastasi: le cellule tumorali si espandono in tutto l’organismo intaccando altri organi o tessuti .
Quando si parla di tumori emolinfatici si fa riferimento a quelli del sangue suddivisi in
leucemie: se le cellule tumorali sono nel circolo sanguigno
linfomi: caso in cui le cellule tumorali si trovino negli organi linfatici.

Cause

Le cause che favoriscono queste malattie sono la predisposizione genetica e l’esposizione prolungata ad agenti cancerogeni quali chimici, fisici o virali. Gli esempi più noti sono il fumo di sigaretta, l‘amianto, alcune sostanze chimiche utilizzate nei processi industriali o generate dalla combustione di derivati del petrolio e radiazioni ionizzanti come l’esposizione eccessiva al sole senza protezione.
Anche abitudini scorrette di alimentazione possono essere un fattore di rischio tumorale come l’elevato consumo di carni lavorate.

Complicanze

Le complicanze legate a un cancro dipendono dalla tipologia dello stesso, dallo stadio del tumore e dalla presenza di eventuali metastasi.
Ma le complicanze non riguardano solamente la lesione tumorale in sè ma anche le eventuali infezioni che si possano presentare come conseguenza delle terapie utilizzate per controllare il cancro.
Inoltre i pazienti affetti da una neoplasia maligna possono andare incontro ad un disturbo dell’umore quale ansia o depressione.

Terapie

Esistono diversi tipi di terapia che vengono utilizzate secondo protocolli ben stabiliti e che variano a seconda del tipo e dello stadio un cui si trova il tumore. Vediamo quali sono i più importanti:
1)Chirurgia
L’asportazione chirurgica rappresenta la scelta principale e più auspicabile, per la maggior parte dei tumori solidi e può essere preceduta, eventualmente, da una chemioterapia per ridurre la dimensione del tumore e facilitarne l’asportazione.


2)Chemioterapia
Utilizza farmaci citotossici, ossia tossici per le cellule e che colpiscono soprattutto le cellule in rapida replicazione, prime fra tutte, quindi, quelle tumorali, ma anche, sia pure in misura minore, quelle dei tessuti con un rapido ricambio cellulare, come mucose, capelli e sangue.


3)Radioterapia
Si basa sull’utilizzo di raggi X ad alta potenza capaci di distruggere le cellule su cui vengono concentrati. Viene utilizzata per esempio in caso di tumore della prostata con metastasi ossee.


4)Terapia ormonale
Prevede la somministrazione di sostanze che riducono la produzione di specifici ormoni che stimolano la replicazione cellulare in alcune neoplasie, dette appunto ormono-sensibili, come il cancro del seno e della prostata. Ad esempio, la terapia ormonale per il tumore alla prostata ha lo scopo di bloccare la produzione o di inibire la funzione del testosterone.


5)Farmaci biologici
Si tratta di farmaci in grado di riconoscere selettivamente una specifica proteina presente sulle cellule tumorali, attaccandola . Si tratta di anticorpi monoclonali. A differenza della chemioterapia i farmaci biologici non hanno gli stessi effetti dannosi.


6)Immunoterapia
Utilizza i linfociti T prelevati dal sistema immunitario del paziente oncologico. Questi linfociti vengono manipolati in laboratorio in modo da contrastare in maniera più efficace il tumore, una volta reinfusi nell’organismo. Per esempio, nel caso del tumore al polmone, le ultime novità terapeutiche riguardano proprio l’utilizzo di immunoterapici efficaci in particolare nei pazienti positivi al recettore Pdl-1.


7)Vaccini

In ambito oncologico anche i vaccini hanno la loro importanza. Esistono infatti dei vaccini a mRNA che vengono somministrati una volta fatta la diagnosi di tumore e servono ad ottenere delle risposte immunitarie specifiche e durature contro gli antigeni tumorali.

Prevenzione

Quando si parla di tumori grande importanza è rappresentata dalla prevenzione. Prevenire vuol dire mettere in atto tutte quelle azioni che ci possano aiutare a scongiurare lo sviluppo di un tumore. La ricerca in campo oncologico non si occupa solo di sviluppare nuove terapie, ma anche di fare in modo che la diagnosi sia il più precoce possibile ad esempio attraverso dei controlli periodici attraverso programmi di screening come ad esempio nel tumore della mammella mediante mammografia o ecografia mammaria, nel tumore del collo dell’utero mediante il PAP test (analisi di alcune cellule prelevate dal collo dell’utero e dal canale cervicale, mediante la quale è possibile riconoscere eventuali lesioni precancerose) e nel tumore del colon-retto mediante la ricerca del sangue occulto nelle feci.
Anche delle norme comportamentali possono aiutare a prevenire i tumori come ad esempio evitare di fumare nel caso del tumore del polmone o del cavo orale, o esporsi in maniera controllata ai raggi UV per evitare lo sviluppo di un melanoma.


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