“And the Miami Grand Prix is underway”

Così inizia il terzo Grand Prix di Miami nel 3-5 maggio 2024 e si conclude con una meravigliosa sorpresa: Lando Norris vince la sua prima gara di Formula 1.

A raggiungere per primo la checkered flag non è stato l’ormai quasi imbattibile Max Verstappen, ma il giovane inglese Lando Norris, pilota della McLaren.

Ma partiamo dall’inizio.

Questo weekend è stato particolarmente intenso, poiché si è disputata la seconda sprint race della stagione. Venerdì quindi, dopo l’unica sessione di prova libera, ci sono state le qualificazioni per la sprint. Sabato invece sono state eseguite la sprint race e le qualificazioni gara. Infine, la domenica, la gara finale.

Molte sono le novità presenti per alcune monoposto: aggiornamenti qua e là in ogni team, tra cui la Ferrari, che mostra in campo un auto rossa ma con dettagli blu. I colori azzurro la plata e azzurro dino portano con loro molta storia, ovvero la vittoria del campionato 1964 con una Ferrari proprio bianca e blu.

Le prove sono state tranquille, tranne per Charles Leclerc, pilota della scuderia Ferrari, che ha dovuto affrontare delle difficoltà. Dopo essere rimasto in pezzo alla pista e aver surriscaldato la frizione, è stato costretto a ritirarsi dalle libere.

Con le qualifiche sprint arrivano le prime preoccupazioni per i vari piloti e team, che cercano di valutare la strategia migliore riguardo le gomme delle ruote da usare in gara. Alla fine si trovano in pole position Max Verstappen, con il suo compagno Sergio Pérez in P3, e Charles Leclerc in P2 a separare le due Red Bull. Menzione importante da fare a Daniel Ricciardo (Visa Cah App RB F1 Team) che inizia in quarta posizione.

Nella gara del sabato le posizioni rimangono le stesse, ma per Ricciardo questo significa molto, soprattutto dopo una dura ma bellissima battaglia contro Carlos Sainz. Quella quarta posizione porta alla sua squadra importanti punti.

Arriviamo ora alle qualifiche gara. Le gomme soft, che di solito sono ottime per avere una buona performance della macchina, non hanno un effetto soddisfacente. Il caldo di Miami surriscalda in fretta le ruote e le fa perdere grip, ciò che le impedisce di scivolare. Infatti in generale i piloti faticano molto e la fase finale delle qualificazioni non viene raggiunta ad esempio da Ricciardo, che ha avuto uno strabiliante risultato nella spint, e da Fernando Alonso. Nella front line troviamo però Verstappen e Charles, a seguire Sainz e Checo, per poi avere le due McLaren e le Mercedes, infine Hulkenberg per Haas in P9 e Tsunoda per il vecchio Toro Rosso in P10.

La domenica arriva e inizia una gara stupenda. Già dalla partenza troviamo interessanti manovre e sorpassi, che portano ad avere a capo Verstappen e a seguire Leclerc, il quale però dopo pochi giri viene sorpassato dalla McLaren di Oscar Piastri. La corsa continua e un primo pit stop viene fatto per le Red Bull e le Ferrari, mentre Lando Norris procede con un buon passo. Da qui per il giovane pilota inizia la salita verso il podio. Infatti, dato l’incidente tra Magnussen e Sargeant, la Safety Car entra in pista e questo rappresenta l’occasione perfetta per Norris di cambiare le gomme. Così si trova davanti a Verstappen come leader del Miami Grand Prix e con un grosso vantaggio rispetto al pilota olandese, grazie alle gomme più nuove e veloci. Riesce quindi a concludere la gara in P1, il primo della sua carriera in Formula 1.

Il pilota britannico inoltre detiene quello che è considerato un record “negativo”, ovvero avere il maggior numero di podi (14) senza una vittoria, per cui è da tanto tempo che aspettava il momento di fare quello step in più che lo portasse in cima al podio. A gara conclusa i risultati sono: Norris, Verstappen, Leclerc, Pérez, Sainz, Hamilton, Tsunoda, Russell, Alonso, Ocon.

Ma parliamo ora del protagonista della settimana.

Di origini belghe e britanniche, Lando Norris nasce a Bristol il 13 novembre 1999 e fin da quando è bambino sogna di guidare un auto di F1. A 9 anni infatti inizia la sua carriera nel motorsport con il suo esordio ai kart. Debutta nel 2014 nelle Formule minori, cominciando già ad avere i primi successi, per finire come secondo in campionato nella Formula 2 del 2018. In particolare in quei ultimi anni si fa notare dalla McLaren, che decide nel febbraio del 2017 di ingaggiarlo nel programma per giovani piloti del team McLaren di Formula 1. Dopo essersi fortemente distinto per la sua bravura, il team ufficializza il suo impiego come pilota titolare per la stagione 2019. Da qui Norris non lascerà la squadra e sembra che il piano sia ancora questo per un altro lungo periodo. Dopo anni di gare e podi non raggiunti al massimo, finalmente Norris può dire di aver vinto.

Dopo una tale performance possiamo aspettarci altre vittorie? Lo scopriremo nella prossima tappa del campionato: Imola, in Emilia-Romagna, nel fine settimana del 17-19 maggio.

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