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Turandot: la favola della principessa di Gelo da stasera al Maggio Musicale Fiorentino. E c’è un altro enigma: come trovare i biglietti. Tutto esaurito da tempo, ben prima della levata del sipario

Nel magico scenario del Maggio Musicale Fiorentino, la magnifica opera di Giacomo Puccini, Turandot, è un successo da prima dell’apertura del sipario. Non solo tutte le rappresentazioni dell’opera hanno fatto il tutto esaurito, ma lo stesso è accaduto anche per la prova generale, aperta al pubblico per l’occasione. La Turandot è una delle opere liriche più amate del repertorio italiano in cui vi è un grande impatto emotivo e drammatico capace di coinvolgere il pubblico dall’inizio alla fine. Ambientata nell’antica Cina, questa opera affronta temi universali come l’amore, la redenzione e la forza dell’umanità, infatti la principessa Turandot rappresenta l’orgoglio e la freddezza, mentre Calaf simboleggia la passione e la determinazione. La trama di ruota attorno alla principessa Turandot, famosa per il suo gelo e la sua indifferenza nei confronti degli uomini, dovuto ad un giuramento fatto ad una sua defunta antenata, violentata e uccisa da mano di un principe straniero, che decide di sposare solo chi riuscirà a risolvere tre enigmi. Il principe Calaf si innamora di lei e accetta la sfida, risolvendo gli enigmi ma ponendo a sua volta un enigma a Turandot nel tentativo di conquistarla definitivamente. Tra gli altri personaggi importanti vi sono Liu, la schiava innamorata di Calaf, e l’Imperatore Altoum, oltre a Timur, il vecchio padre del principe.

Nella produzione del Teatro Maggio Musicale Fiorentino che darà vita alla stagione operistica del Festival, quest’anno dedicato a Puccini per il memoriale del centenario dalla sua morte, e che andrà in scena a partire dal 21 aprile 2024 alle ore 20:00, si è optato per la storica regia di Zhang Yimou, ripresa da Stefania Grazioli, con la guida del direttore emerito Zubin Mheta. Le repliche saranno 4 e si terranno nei giorni 24, 27, 30 aprile e 3 maggio 2024, ma sfortunatamente per gli spettatori dell’ultimo minuto, ma molto meno per le casse del Maggio, l’opera è andata sold out già da molto tempo. Questo è sicuramente un’inizio positivo per il nuovo sovrintendente Carlo Fuortes e potrebbe così simboleggiare la rinascita del Teatro Maggio Musicale Fiorentino dal “buio” degli ultimi anni.

La produzione dello spettacolo, come già accennato, è la ripresa della storica regia del maestro Zhang Yimou, considerata da molti come una delle migliori di sempre per la Turandot per le scene, le coreografie e i costumi che ci donano una splendida immagine di una pechino medievale, ricca di colori sgargianti e scenari mozzafiato, come quello del palazzo imperiale di Pechino dove, all’interno del palazzo d’orato, si percepisce il riverenza del popolo verso il proprio imperatore, Altoum, padre di Turandot. Questa regia, voluta proprio dal maestro Zubin Metha in occasione della sua prima Turandot all’interno del Teatro Maggio Musicale Fiornetino nel 1997, ebbe fin da subito un successo strepitoso, tanto che, l’anno successivo fu portata in Cina dallo stesso maestro Metha, che la diresse per 9 serate consecutive al cospetto di circa 4000 spettatori per ogni rappresentazione. L’intento di Stefania Grazioli è proprio quello di riprendere fedelmente l’interpretazione del maestro cinese Yimou, dicendosi molto concentrata non solo sulla coordinazione dei movimenti di scena delle oltre 200 persone coinvolte, ma anche sul tentativo di riportare al meglio la gestualità orientale che caratterizza l’ambiente e dunque i personaggi pucciniani.

Anche l’Interpretazione dei Personaggi è stata affidata ad un cast di prim’ordine, infatti vedremo: le soprano Olga Maslova e Eunhee Maggio nella rappresentazione del 3 maggio, nei panni di Turandot; Carlo Bosi come Altoum; Simon Lim come Timur; i tenori SeokJong Baek e Ivan Magrì nelle rappresenatazioni del 27 e 30 aprile, interpretearanno il principe Calaf; Valentina Sepe sarà Liù; il trio dei consiglieri reali composto da Ping, Pong e Pang sarà interpretato rispettivamente Lodovico Filippo Ravizza, Oronzo D’Urso e Lorenzo Martelli; Qianming Dou intraprenderà il ruolo del Mandarino; il principino di Persia verrà interpretato da Davide Ciarrocchi e in fine il ruolo della prima e della seconda ancella sono affidati rispettivamente a Thalida Marina Fogarasi e a Anastassiya Kozhukharova. Sul palco sarà inoltre presente il corpo di ballo del Nuovo BallettO di Toscana, per la rappresentazione delle coreografie di danza, accompagnato dalla musica prodotta dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e dai canti del Coro del Maggio Musicale Fiorentino assieme al Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, diretti dai rispettivi maestri Lorenzo Fratini e Sara Matteucci.

In conclusione, “Turandot” di Giacomo Puccini è un’opera lirica straordinaria che continua a catturare l’immaginazione del pubblico di tutto il mondo. Con la sua trama avvincente, la musica commovente e le tematiche universali, “Turandot” rimane un capolavoro senza tempo che continua a essere ammirato e apprezzato da generazioni di spettatori e appassionati di musica e nella produzione in scena al Maggio in questi giorni troviamo interpreti di altissimo livello, pienamente capaci dell’importante compito a loro affidato. Un’opera che è anche il testamento del suo autore di cui quest’anno ricorre il centenario della morte .

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