Softbank è una società giapponese di investimenti e telecomunicazioni che ha dimostrato un forte interesse nello sviluppo e nell’applicazione dell’intelligenza artificiale in vari settori, come la robotica, l’automazione industriale e i servizi finanziari. Il fondatore della Softbank è Masayoshi Son, un imprenditore e investitore giapponese che ha studiato economia e computer presso l’università di Berkeley in California, la sua visione e i suoi investimenti hanno contribuito a trasformare la Softbank in una delle più riconosciute società nel panorama delle telecomunicazioni e della tecnologia. Son sostiene che nell’arco di dieci anni avremo un’AGI
(artificial general intelligence) dieci volte più intelligente di quella umana. Son ha dichiarato “E’ sbagliato
affermare che l’I.A. non può esseri più intelligente degli esseri umani, poiché è creata dagli esseri umani”.
Tuttavia, è doveroso notare che la creazione di un’AGI così potente è un obiettivo molto complesso. Molti
esperti nel campo, infatti, ritengono che raggiungere un tale livello di intelligenza richiederà un periodo di
tempo più lungo e potrebbero essere necessari molti altri progressi scientifici e tecnologici.
L’intelligenza artificiale (I.A.) rappresenta una delle più grandi innovazioni tecnologiche del nostro secolo ed
ha tutte le caratteristiche per trasformare in modo definitivo la nostra società. L’I.A. è capace di simulare
alcune capacità umane e sta ottenendo sempre più importanza in diversi settori, dalla sanità alla finanza,
dall’industria fino ad arrivare alle nostre case trasformandole in “smart home”, case intelligenti.
L’I.A. si basa su algoritmi e difficili modelli matematici che permettono alle macchine di ragionare,
apprendere e addirittura arrivare a prendere decisioni in modo autonomo. Quello che è ancora più
stupefacente è che le macchine hanno la capacità di migliorare le proprie prestazioni nel tempo, imparando
dai propri errori ottenendo risultati sempre più ottimali. Tutto ciò dovrebbe semplificare la vita dell’uomo
sollevandolo dall’eseguire alcuni compiti fino a poter prendere decisioni importanti e complicate al suo
posto in modo più rapido ed efficiente.
Uno dei settori dove l’I.A. ha fatto enormi progressi è la medicina. Grazie ai sistemi di apprendimento
artificiale è possibile diagnosticare malattie con più precisione e ottenere anche trattamenti sanitari in base
alle caratteristiche individuali del paziente. È ovvio che tutto ciò ha il potere di salvare vite umane e di
migliorare la qualità della vita di milioni di persone.
Un altro settore che sta cambiando il modo in cui viviamo è quello dei trasporti. Veicoli capaci di guidare
autonomamente, sulla base di un’intelligenza artificiale, stanno diventando una realtà sempre più concreta.
Tra i tanti settori dove l’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante è curioso riportare anche la
nascita di un brano musicale del 1978 che il cantautore John Lennon registrò al pianoforte e che oggi sta
diventando una “hit” tra le più gettonate. Infatti, in pochi sanno, che grazie ad un lungo lavoro di
McCartney e Ringo Starr, membri come Lennon della famosa band “The Beatles”, aiutati da avanzati
strumenti di intelligenza artificiale, sono riusciti a trasformare una “demo” grezza e rovinata in una canzone
vera e propria, isolando i rumori di fondo ritrovando testo e melodia della canzone. Già nell’anni ’90
avevano cercato di compiere questo progetto ma la tecnologia era ancora troppo limitata mentre oggi tutto
ciò è stato possibile. Ringo Starr ha commentato “Non siamo mai stati così vicini a riavere John con noi in
studio. È stata un’esperienza incredibilmente emozionante per tutti noi” La canzone è “Now and then” e,
nonostante abbiano dichiarato che nulla è stato creato artificialmente, se adesso tutti noi possiamo
ascoltarla è grazie al potere dell’I.A che ha saputo isolare la voce di Lennon dalla registrazione originale.
Appare chiaro che l’I.A. potrebbe, quindi, riprodurre qualsiasi canzone o melodia di ogni gruppo musicale o
cantautore del passato riproponendolo in veste moderna, senza nessun sforzo creativo, ma vogliamo
proprio questo dall’intelligenza artificiale? Vogliamo che blocchi qualsiasi creatività umana?
Esistono molti dubbi e perplessità riguardo l’intelligenza artificiale, è compito nostro accogliere questa
rivoluzione tecnologica in modo consapevole, cercando di creare un futuro in cui l’intelligenza umana e
quella artificiale possano convivere in armonia portando benefici per tutta l’umanità.