Una forte scossa di terremoto si è verificata la sera di venerdì 8 settembre 2023 in Marocco. L’istituto nazionale di geofisica del Marocco ha registrato una scossa di magnitudo 6.8 con epicentro nel comune di Ighil, a sud di Marrakech. La scossa sismica è stata talmente energica da poterla paragonare al terremoto in Irpinia del 1980 di magnitudo 6.9. A dichiararlo è stato il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Successivamente è stata registrata una nuova scossa nella periferia di Marrakech, intorno alle 15 che ha provocato altri danni.
I morti sono oltre 1000 e i feriti 1204 di cui 721 gravi. Al Haouz è la regione più colpita con oltre 542 morti. La profondità del sisma è di 8 chilometri circa.
A Marrakech si è danneggiato il campanile della nuova chiesa cattolica, le linee telefoniche si sono interrotte e buona parte della città è rimasta al buio.
Il terremoto è stato avvertito persino nel sud della Spagna e alle Canarie: cosí ha dichiarato l’Istituto Geografico Nazionale iberico, dopo varie segnalazioni da parte dei cittadini.
Vi erano presenti oltre quattrocento italiani fortunatamente tutti salvi e al sicuro. Duecento di questi sono stati contattati dall’ambasciata di Rabat, il consolato di Casablanca e il console onorario di Marrakesh.
Alcuni turisti italiani sono rimasti bloccati sul passo montano dell’Atlante, la scossa ha scatenato una frana che ha bloccato la strada. L’ambasciata è in contatto con uno di loro.
Dall’estero vari paesi si stanno organizzando per mandare soccorsi alle zone colpite.
La ministra federale per la Cooperazione allo sviluppo, Caroline Gennez, ha annunciato che il Belgio ha sbloccato 5 milioni di euro per aiutare le vittime del terremoto.
L’assoziazione Medici senza frontiere è in contatto con le autorità locali per inviare team d’emergenza.
Nonostante le relazioni diplomatiche furono state interrotte col Regno, l’Algeria ha aperto spazio e soccorsi per le persone ferite dal terremoto. Fortunatamente le autorità algerine hanno annunciato di non aver registrato vittime o danni a seguito del sisma di Marrakech.
Il Marocco ha annunciato tre giorni di lutto nazionale per le vittime colpite dal terremoto. “Ci saranno bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici”, cosí è stato scritto nel comunicato stampa del palazzo reale diffuso dall’agenzia Map, al termine di una riunione dedicata alla situazione attuale del paese a seguito del terremoto.
I giocatori della Nazionale si sono recati all’ospedale di Agadir per donare il sangue in favore dei feriti. La squadra avrebbe dovuto giocare una partita per la qualifica della Coppa d’Africa, la partita è stata rinviata.
L’aereoporto di Marrakech ha bloccato tutti i voli e cosí è saltato anche il concerto della scala a Bruxelles. L’aereo che avrebbe dovuto trasportare professori d’Orchestra, artisti del Coro e membri dello staff è rimasto a terra.
Lo scrittore marocchino Ahmed Ouagandar ci ha raccontato la notte di paura che ha seguito il terremoto: “il terremoto ha sorpreso tutti, anche le persone che erano lí. All’inizio nessuno aveva capito veramente quello che stava accadendo, perché quella non è una zona sismica. Proprio perché Marrakech non è una zona sismica, le persone non capivano di cosa si trattava. Qualcuno ha creduto che fosse un treno, altri un incidente. Tutti, insomma, avevano una percezione diversa ” – ha sottolineato l’autore – “Lì erano circa le 23 quando hanno avvertito la prima scossa. Chi era fuori casa, soprattutto i giovani, si è trovato a correre per i vicoli. Mentre molti altri si sono riversati in strada in pigiama, con i bambini in braccio. Stamani ho parlato con i miei nipoti e le mie sorelle. Hanno dormito fuori casa ma fortunatamente le palazzine nuove, poco fuori la città, dove la mia famiglia vive, hanno resisto. Sono crollati invece palazzi e moschee antiche“, ha affermato lo scrittore. “La gente ha molta paura e si sta preparando a dormire fuori anche stanotte – ha aggiunto – ma so che i militari e l’esercito si stanno muovendo verso Marrakech anche da Casablanca per prestare soccorso“.