Oggi mercoledì 9 agosto è il cinquantesimo compleanno di Filippo Inzaghi grande calciatore della storia italiana ma anche un grande allenatore. Ha esordito nelle giovanili del San Nicolò e poi nel Piacenza; per poi giocare nel Piacenza nel 1991 Dove è stato ceduto in prestito all’Effe dove ha realizzato 13 gol e al Verona che ne ha realizzati lo stesso 13 ma in 36 partite anziché 21. Nel 1995 ha giocato un anno al Parma realizzando solamente due gol in 15 partite per poi essere venduto all’Atalanta nella stagione 96-97 dove ha realizzato 24 gol in 33 presenze.
Dopo questa ottima stagione all’Atalanta, la Juventus ha puntato subito l’occhio su di lui e l’ho acquistato nel 1997. Alla Juventus ha realizzato 57 gol in 120 presenze dal 1997 al 2001 dimostrando di essere un vero numero 9 con un fiuto del gol che nessun altro all’epoca aveva. Grazie a questa sua caratteristica è stato visto dagli occhi del Milan, la squadra italiana più forte in quel periodo, che lo ha acquistato nel 2001 e dove Inzaghi è arrivato al culmine della sua carriera realizzando 73 gol in 202 presenze vincendo una Champions nel 2003 e 2007 e nel 2006 il mondiale con la nazionale italiana. Appena finita la carriera calcistica un primo piano è passato al secondo piano facendo l’allenatore al Milan allievi nel 2012 2013 e nella stagione successiva per il Milan della primavera per poi arrivare nel 2014-2015 allenare la prima squadra del Milan.
Da allenatore però non ha avuto la stessa fortuna e dopo un anno come allenatore della prima squadra è stato sostituito e mandato via ad allenare il Venezia per due anni dal 2016 al 2018. Nella stagione successiva ha allenato il Bologna senza ricevere grandi successi o trofei per poi l’anno dopo portare il Benevento in serie a dal 2019 al 2021 fino a che quest’ultimo non vi è retrocesso. Dopo la retrocessione del Benevento ha allenato dal 2021 al 2022 il Brescia per poi ad oggi essere l’allenatore del Reggina. Nella carriera da allenatore è andata meglio al fratello Simone Inzaghi che ha allenato per un po’ di tempo la Lazio per poi passare dal 2021 ad essere il tecnico dell’Inter che ha vinto nel 2021 lo scudetto e quest’anno è arrivata in finale di Champions perdendo contro il Manchester city.
Per quanto riguarda la carriera calcistica non abbiamo dubbi su chi fosse il più forte poiché Pippo Inzaghi in aria trovava il gol con una facilità estrema gli bastava un piccolo tocco per mandare la palla in rete. Era uno di quegli attaccanti difficili da trovare al giorno d’oggi che si trovava sempre al posto giusto nel momento giusto. È stato un fenomeno che ha fatto la storia del Milan, sia in Champions che in serie A, ed era quella punta italiana in mezzo all’attacco brasiliano del Milan con Kakà, Pato e Ronaldinho, una delle squadre più forti degli ultimi vent’anni.