Al Teatro della Pergola di Firenze, tra giochi di luci e musica, è stato presentato il nuovo cartellone del Teatro della Toscana per la stagione 2022/2023. Sarà capitato a molti di imbattersi nelle nuove locandine e domandarsi: cosa c’entra una foglia con la nuova stagione del Teatro della Toscana? A rispondere a questa domanda è stato Gabriele Guagni, responsabile della comunicazione del Teatro della Toscana: “Il teatro è un aspetto fondamentale della vita di tutti noi, esattamente come lo è una foglia per il suo albero” ha esordito Guagni facendo notare come le grafiche siano differenti per ogni teatro, rispecchiando l’unicità di quest’ultimi e di quelle che sono le vere e proprie piante che li caratterizzano, come ad esempio la vite americana che adorna la facciata e la pergola da cui il teatro fiorentino prende il nome.
Tommaso Sacchi, presidente della fondazione Teatro della Toscana, si dice felicissimo di poter presentare questa stagione teatrale, ringraziando anche tutte le autorità presenti, i soci e gli artisti presenti alla conferenza “è una stagione che ha la capacità di alternare nomi di assoluto protagonismo della scena culturale teatrale italiana e che ha la capacità di basarsi su dei cardini che delineano in un certo senso l’ossatura di questa stagione” cardini, ha continuato Sacchi, che comprendono l’attenzione all’ambiente e alle biodiversità: temi che per il presidente devono riguardare anche le istituzioni culturali, che hanno una forte responsabilità sotto questo aspetto. Sacchi ha ringraziato anche tutti coloro che hanno voluto investire nel Teatro della Pergola, dallo Stato agli enti locali. “Il teatro della Pergola è stato revisionato – ha detto Sacchi tornando sul tema dell’ambiente – ha subito una fase importante di ristrutturazione anche per quanto riguarda il risparmio energetico e l’impatto sull’ambiente; questo è un primo punto che credo sia degno di nota”. Il secondo cardine di questa stagione sono le relazioni internazionali, facendo diventare il teatro non solo un mezzo per sensibilizzare e far riflettere ma anche una “porta per l’Europa”. A questo proposito il Teatro della Toscana ha avviato una collaborazione con il Théatre de la Ville di Parigi che, riporta Sacchi: “sta dando sicuramente degli ottimi esiti per quanto riguarda le relazioni con un altra grande capitale mondiale della cultura come Parigi”. Terzo cardine sono i giovani, tra cui anche gli artisti di nuova generazione, molto presenti nella vita artistica e culturale della fondazione. Il quarto ed ultimo punto sono i nomi del teatro italiano, i nomi di coloro che sono riusciti a creare un nuovo teatro e che hanno saputo dar vita a nuove sinergie tra gli enti artistici ed al teatro contemporaneo, tema molto caro al Teatro della Pergola.
La vicesindaca di Firenze Alessia Bettini si dice molto felice di poter portare i saluti del sindaco e dell’amministrazione sottolineando la presenza di Sacchi, assessore alla cultura a Milano, come una “ricchezza” simbolo di un legame tra il capoluogo lombardo e quello fiorentino, in una visione della cultura che non si limiti al singolo comune ma che abbracci più città possibili. A portare i loro saluti e i loro ringraziamenti anche diverse altre istituzioni fiorentine come l’assessorato alla cultura di Firenze e la Banca CR Toscana.
Il programma consta di 22 titoli che si articolano in vari spettacoli a partire dal 24 ottobre, data in cui verrà messo in scena “Ezra in Gabbia o il caso Ezra Pound”, scritto e diretto da Leonardo Petrillo e interpretato da Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini fino al 29 ottobre. Dal 31 ottobre al 5 novembre vedremo Lino Guanciale e Francesco Montanari in “L’uomo più crudele del modo” di Davide Sacco; dal 7 al 12 novembre invece uno spettacolo fuori abbonamento: “L’Odissea di Omero” con Sebastiano Lo Monaco. Dal 14 al 19 novembre Alessandro Haber si cimenterà in un grande classico della letteratura “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo; dal 21 al 26 novembre Fausto Russo Alesi reciterà in “L’ arte della commedia” mentre dal 28 novembre al 3 dicembre andrà in scena un ciclo di due titoli intitolato “I fantasmi della nostra storia” interpretato da Fabrizio Gifuni. Dal 5 al 10 dicembre vedremo Lodo Guenzi in “Trappola per topi”, dal 12 al 15 dicembre Elio Germano e Theo Teardo in “il sogno di una cosa” e dal 27 dicembre al 3 gennaio Giuliano de Sio e Alessandro Haber in “La signora del martedì”. Dal 9 al 14 gennaio andrà in scena “L’anatra all’arancia” con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli e dal 16 al 21 genaio Gabriele Lavia torna al Teatro della Pergola con “Un curioso incidente” di Carlo Goldoni. Dal 23 al 28 gennaio Isabella Rossellini interpreta uno spettacolo scritto da lei e già portato sui palchi francesi: “Darwin’s smile”. Dal 30 gennaio al 4 febbraio Monica Guerritore e Claudio Casadio interpreteranno i personaggi dello storico “Ginger e Fred” in un adattamento teatrale del film di Fellini, mentre dal 6 all’11 febbraio vedremo Andrea Penacchi in “Arlecchino”. Alla Pergola, dal 13 al 18 febbraio, torna anche una delle più importanti e geniali firme del teatro italiano: Luigi Pirandello, con il suo “Così è (se vi pare)” interpretato da Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato. Dal 20 al 25 Neri Marcorè interpreta “La buona novella” mentre dal 27 febbraio al 3 marzo va in scena “Iliade: il gioco degli dei” liberamente ispirato all’Iliade di Omero e interpretato da Alessio Boni. Dal 5 al 10 marzo andrà in scena “Magnifica presenza”, uno spettacolo di Ferzan Ozpetek, mentre dal 12 al 17 marzo vedremo Umberto Orsini e Franco Branciaroli in “I ragazzi irresistibili”. Dal 19 al 24 marzo Claudio Bisio salirà sul palco della Pergola con il monologo “La mia vita raccontata male” a cui seguiranno gli ultimi due titoli della stagione: “L’interpretazione dei sogni”, liberamente ispirato dagli scritti di Freud ed interpretato da Stefano Massini dal 26 al 28 marzo; ed un titolo in via di definizione con una nuova produzione di Robert Wilson programmata per il maggio 2024.