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Air – La storia del grande salto: recensione

Un pomeriggio di questo maggio piovoso, girovagando sul telecomando, mi imbatto in AIR e
incuriosito dal titolo premo play.
Mi trovo immerso nella sede della Nike, nel 1984, quando si decide di sfidare i giganti
dell’abbigliamento da basket dell’epoca, ovvero Adidas e Converse, ingaggiando un giovanissimo
Michael Jordan.
Nike si è affermata producendo scarpe da jogging, per gli atleti olimpici, ma è tagliata fuori dal
mondo dell’NBA.
AIR racconta come la scommessa impossibile della Nike abbia stravolto il capitalismo moderno,
rivoluzionando il rapporto tra atleti e prodotti.
Nike costruisce il prodotto attorno all’atleta che, a sua volta, diventa la personificazione del
prodotto. In quel 1984 Michael Jordan firmò un contratto di sponsorizzazione con Nike che
realizza appositamente per lui la “Air Jordan I” che raccolsero subito grande attenzione e si
trasformarono in un incredibile successo di mercato.


In questa rivoluzione commerciale farà presto la sua comparsa anche il logo “Jumpman“,
l’immagine stilizzata di Jordan che sembra fluttuare nell’aria, simbolo del connubio tra potenza
sportiva e stile.
La partnership tra Michael Jordan e Nike ha avuto un enorme impatto sia sulla cultura che
sull’industria degli articoli sportivi. Le sneakers Air Jordan divennero oggetti di desiderio per i
giovani e i collezionisti di tutto il mondo, alimentando una vera e propria cultura delle scarpe da
ginnastica. Oltre alle scarpe, la linea di abbigliamento Jordan, che comprende pantaloncini, t-shirt
e felpe, ha raggiunto una popolarità enorme, influenzando la moda urbana e diventando un
simbolo di stile e status.
In parallelo Michael Jordan si afferma come uno dei più grandi cestisti di tutti i tempi. Durante la
sua carriera, ha vinto 6 titoli NBA con i Chicago Bulls, ha conquistato 5 MVP della NBA e ha
stabilito numerosi record. È stato anche una figura chiave della squadra olimpica degli Stati Uniti,
vincendo due medaglie d’oro alle Olimpiadi. Jordan è stato famoso per il suo stile di gioco
spettacolare e il suo dominio in entrambe le fasi del campo. Ha accumulato una media di punti
impressionante di 30,12 punti a partita in carriera e ha vinto 10 volte il titolo di miglior marcatore
della NBA.


La collaborazione tra Michael Jordan e Nike rappresenta un esempio eccezionale di sinergia tra
uno sportivo di talento e un’azienda di abbigliamento sportivo. La creazione della linea “Air
Jordan” e del logo “Jumpman” ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare, sulla moda e
sull’industria degli articoli sportivi. Oggi, dopo quasi quattro decenni, il marchio Jordan continua a
essere uno dei più influenti nel mondo dello sport e la sua eredità rimane intatta.

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