Rossini, Verdi, Donizetti, Cilea, Puccini e perfino il Don Giovanni di Mozart: l’opera italiana non conosce nessun confine, e neanche gli artisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, un’istituzione che sta ormai dimostrando sempre più il suo grande spessore culturale in patria e all’estero. I giovani artisti dell’Accademia del teatro fiorentino saranno infatti i protagonisti di una serie di concerti in Sudafrica, inseriti all’interno di un tour che coinvolgerà anche gli organi diplomatici italiani in occasione delle celebrazioni per la festa della Repubblica Italiana il 2 giugno. Gli artisti saranno occupati in cinque concerti, che si svolgeranno in diverse località dall’1 al 6 giugno portando la lirica italiana nel paese sudafricano in una vera e propria collaborazione internazionale tra enti culturali ed artistici dei due paesi che, come ha detto durante una conferenza al teatro fiorentino il responsabile dell’ufficio stampa Paolo Klun, è una collaborazione che il Teatro del Maggio è certo di voler portare avanti in futuro. Gli artisti dell’accademia non sono nuovi a tour internazionali ma come ha detto Klun “è la prima volta che l’Accademia riceve una gratificazione così importante. È un’ufficialità davvero onorevole, perché è chiamata a rappresentare l’Italia nel corso delle celebrazioni della festa della Repubblica, invitata dalle delegazioni diplomatiche in Sudafrica”.
In collegamento da Pretoria è intervenuto anche l’Ambasciatore italiano in Sudafrica Paolo Cuculi: “per noi è veramente un’occasione importate, il Sudafrica è un paese di spicco del continente: è l’unico paese africano a far parte del G20 ed è un paese dove c’è grande voglia di cultura italiana, di arte italiana e di musica italiana e devo dare merito alla nostra Console Generale Emanuela Curnis di essere stata la prima a proporre un’iniziativa del genere”. L’Ambasciatore ha poi riferito che da quando si sono riaperte le frontiere a seguito della fine dei mesi più duri della pandemia una delle priorità delle strutture diplomatiche in Sudafrica è stata quella di promuovere il ritorno della cultura italiana nel paese sudafricano, ospitando anche artisti italiani come quelli dell’Opera di Roma nel 2022 e quelli del Maggio Musicale Fiorentino questo giugno. “Sono lieto di mantenere un livello altissimo sia in termini artistici che di visibilità con gli artisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino” ha detto l’Ambasciatore, che poi ha ringraziato gli artisti per l’importante impegno a cui hanno preso parte, durante il quale dovranno viaggiare ed esibirsi nelle più importanti città di un paese che per estensione geografica è quattro volte l’Italia: “mi devo scusare perché, programma alla mano, vi imporremo un tour de force notevole e ci tengo a farvi i miei più sentiti ringraziamenti”. “Il fatto che tra gli artisti ci sia un cantante sudafricano – ha continuato poi il diplomatico – rende ancora meglio l’idea di questo partenariato che vogliamo costruire anche e soprattutto nel mondo della cultura. Sono sicuro che gli spettacoli avranno successo, qua c’è già il tutto esaurito, quindi vi attendiamo con trepidazione e speriamo che questo possa essere il primo passo per una cooperazione da coltivare in futuro”.
Il Presidente dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, Mario Curia, ha ringraziato il Commissario Generale Onofrio Cutaia, che ha accettato quest’incarico e che ha manifestato sempre il suo supporto all’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. “Il commissario ritiene, e noi ne siamo molto contenti, che l’Accademia è uno degli asset strategici del teatro e questo non potrà che far bene”. Il presidente ha poi ricordato che quando cominciarono con il primo gruppo dell’Accademia del Maggio, circa sei sette anni fa, la situazione era abbastanza simile ed ha espresso la sua fiducia nelle capacità del Commissario nel risollevare il Teatro. Gli artisti del Maggio rappresentano un’eccellenza e a ricordarcelo sono i numeri, infatti, come ha raccontato Curia, ogni anni vengono ricevute dal teatro fiorentino circa 400/500 domande provenienti da circa 50 paesi in tutti il mondo e ne vengono accettate solo una decina.
Questo tour nasce da un invito importante, come ricorda Paolo Klun, e da una collaborazione attiva con il consolato generale e l’istituto di cultura italiana in Sudafrica. È infatti intervenuta alla conferenza, in collegamento dal Sudafrica, la Console Generale Emanuela Curnis. “Vorrei ringraziare il Presidente Mario Curia, con cui ho avuto già una prima chiacchierata il 16 di agosto e che ha aderito entusiasticamente a questo progetto” ha detto la console generale parlando della genesi del progetto “tutto è nato da una serata a Firenze alla quale uno del mio team – il segretario generale del console – ha partecipato ed è rimasto impressionato dalla bravura degli studenti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino e subito abbiamo pensato ‘perché non averli in Sudafrica per la festa nazionale?’”. Per la console generale è infine “un grande onore poter promuovere in Sudafrica un’eccellenza italiana qual è l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino”.
Alla conferenza sono state inoltre ricordate le difficoltà per la preparazione e l’attuamento di un tour di tale calibro, che necessita di una grande organizzazione e di un lavoro sempre attento e minuzioso, in grado di contrastare ogni imprevisto che attende dietro l’angolo. In Sudafrica, ad attendere i giovani talenti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino ed i loro maestri, ci sarà anche una masterclass all’Opera School dell’Università di Cape Town. Jeremy Silver, il direttore dell’Opera School dell’Università di Cape Town, riferisce che sono tutti veramente emozionati di poter ospitare la masterclass del maestro Gianni Tangucci, che è il coordinatore artistico dell’Accademia di un teatro che si trova nella “culla dell’opera” e che rappresenta “uno dei più importanti centri di formazione d’opera al mondo”. Silver inoltre si dice contento di poter riavere a Cape Town il tenore Lulama Taifasi, uno dei cinque artisti del Maggio originario del Sudafrica che per poco tempo ha studiato proprio a Cape Town: “per noi è un vero piacere vederlo sbocciare” ha detto il direttore. “sarei dunque davvero felice se il concerto e la successiva masterclass dell’Accademia inaugurassero una lunga collaborazione fra le nostre istituzioni, aiutandoci a valorizzare e supportare le realtà musicali del nostro Paese dedite alla formazione dei giovani cantanti. Speriamo in tal modo di accrescere il numero dei nostri talenti che potrà avere l’occasione di frequentare il mondo musicale fiorentino, valorizzando l’inclusività e la multiculturalità dell’Europa.
Il maestro Tangucci ricorda la dimensione internazionale dell’Accademia “molti artisti, essendo il repertorio lirico in lingua italiana, sentono il bisogno di venire in Italia per imparare l’italiano ed impratichirsi molto di più sullo stile italiano”. “La tournée – ha poi continuato il maestro – non è una vacanza, quindi saremo costretti a viaggiare con la valigia sempre vicina per spostarci da un posto all’altro, cantare e poi cambiare città; ma questa è la vita dell’artista. Siamo contenti di questa tournée, siamo ospiti di tre importanti teatri e non sempre, soprattutto pensando a quello che può essere un’accademia, ci viene riservata tutta questa grande attenzione” il maestro poi si rivolge ai cantati presenti “quindi ragazzi, coraggio!”. Tangucci ha esposto poi il programma per questo tour in cui verranno cantate tutte arie in italiano: dal Don Giovanni di Mozart Lorenzo Martelli canterà “il mio tesoro intanto” e Ludovico Filippo Ravizza canterà “Madamina, il catalogo è questo”; dal Barbiere di Siviglia di Rossini Matteo Mancini si esibirà prima in “Largo al Factotum” e poi insieme a Lulama Taifasi in “All’idea di quel metallo”; Caterina Meldolesi canterà dall’Aida di Verdi “ritorna vincitor” e da Il Trovatore “tacea la notte placida”, tornerà poi con Ludovico Filippo Ravizza con cui canterà “deh, perdona” dal Nabucco; da L’elisir d’amore di Donizetti verranno eseguiti “venti scudi” da Lorenzo Martelli e Matteo Mancini ed “Una furtiva lagrima” da Lulama Taifasi, dal Don Pasquale sempre di Donizetti verrà invece eseguita da Matteo Mancini “bella come un angelo”; ancora dal repertorio verdiano verranno eseguite da Lorenzo Martelli “questa o quella” dal Rigoletto e “di Provenza il mar, il suol” dalla Traviata, che verrà cantata da Ludovico Filippo Ravizza; da L’Aresiana di Cilea Lorenzo Martelli eseguirà “è la solita storia del pastore” ed infine da La Bohème di Puccini Caterina Meldolesi e Lorenzo Martelli si esibiranno in “o soave fanciulla”.
Tutto è quindi pronto per la partenza di questo tour internazionale, con i giovani cantanti che si dicono onorati e felici di rappresentare l’Italia all’estero e le istituzioni, italiane e non, pronte ad accoglierli, a riconferma che la musica non riconosce confini e come la cultura italiana sia sempre apprezzatissima nel mondo, grazie anche ai suoi bravissimi e giovani interpreti come quelli dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino.