La più grande sfida di quest’anno per la squadra di Vincenzo italiano è il doppio confronto contro il Lech Poznan con il quale la Fiorentina cerca di continuare il suo percorso europeo. La prima sfida fra le due squadre è in casa del Lech Poznan (Polonia) e la Fiorentina deve dimostrare fin da subito di essere superiore.
Inizia la partita e dopo appena quattro minuti la Fiorentina mostra la sua voglia irrefrenabile di vincere la partita. La sblocca Cabral che è il più veloce ad arrivare sul pallone dopo il palo colpito da Nico Gonzalez con un gran tiro dalla distanza. Il pareggio però non tarda ad arrivare grazie a Velde che fulmina Terracciano dopo l’ottimo assist di Ishak. La Fiorentina nonostante ciò rimane concentrata sulla partita e torna in vantaggio con Nico Gonzalez che su assist di Biraghi mette la palla in rete con un ottimo colpo di testa. Nel secondo tempo il discorso non cambia e al cinquantottesimo la viola si porta sul tre a uno grazie al gol di Bonaventura che sulla respinta di un tiro provato da Ikonè è il primo ad avventarsi sul pallone e a calciare con grande forza verso l’incrocio dei pali. La Fiorentina sulle ali dell’emozione realizza anche la quarta rete con una grande azione di Jonathan ikoné che partendo da centrocampo salta tre uomini e conclude dove il portiere non può arrivare, per la squadra viola sembra ormai ipotecato il passaggio del turno, ma nelle competizioni europee non si deve mai pensare di aver chiuso una qualificazione alla gara d’andata. Sono tanti gli esempi di gare che sembravano chiuse ma il cui risultato è stato ribaltato al ritorno, basti pensare al 3-0 della Roma sul Barcellona (dopo il 4-1 dell’andata) o il 4-0 del Liverpool sempre sul Barcellona.
Alla gara di ritorno si gioca a Firenze il 20 aprile scorso, allo stadio Artemio Franchi, e l’atmosfera è incredibile. La partita inizia sin dal primo minuto con ritmi alti e dopo non appena 9 minuti arriva il gol ospite con Sousa che sfrutta un errore della difesa viola. Al sessantaduesimo un intervento di Terzic richiama l’arbitro al var che dopo qualche minuto di indecisione decide di concedere il rigore ai polacchi. Sul dischetto si presenta Velde che freddissimo spiazza Terracciano riaprendo la qualificazione. Il pareggio non tarda ad arrivare e al sessantanovesimo Sobiech insacca il tre a zero riportando l’equilibrio nella gara e gettando nella paura i tanti tifosi presenti allo stadio, i ricordi dell’eliminazione dall’Europa League del 2017 contro il Borussia Mönchengladbach stavano riaffiorando. È il momento in cui la Fiorentina deve dimostrare di essere superiore non solo a parole ma anche sul campo, e lo fa dopo 10 minuti trovando il vantaggio grazie a Sottil che con uno splendido tiro a giro mette la palla dove il portiere non può arrivare e con grande gioia vai a esultare sotto la curva Fiesole. Gli ospiti provano di tutto per riuscire a riportare di nuovo la gara in equilibrio ma si sbilanciano troppo e subiscono un altro gol al novantaduesimocon Castrovilli che dopo una serie di fitti passaggi nell’area avversaria conclude col piattone rasoterra all’angolino e per il Franchi è già festa prima del fischio finale.
La formazione viola, nonostante la sconfitta per 2-3, riesce comunque a passare il turno e a proseguire il suo percorso in Conference League dove è il momento della semifinale contro il Basilea che ha dimostrato grande forza in Europa. Il Basilea è l’ex squadra di Cabral e sarà proprio lui a dover dimostrare per primo a se stesso ma anche al pubblico grande freddezza nel saper gestire le emozioni contro i vecchi tifosi che sicuramente faranno di tutto per cercare di portargli via la concentrazione. Se la squadra di Italiano riuscirà a battere il Basilea sarà il secondo anno consecutivo che una squadra italiana arriva in finale di Conference League, l’anno scorso a riuscirci era stata la la Roma di Mourinho che non solo è arrivata in finale ma ha anche vinto la competizione. Portare un trofeo europeo a Firenze sarebbe una gioia immensa per tutto il popolo viola.