Un’eccellenza culturale tutta fiorentina trova una nuova strada da percorrere. Lo scorso 5 aprile, al Teatro del Maggio Musciale Fiorentino, il commissario straordinario Onofrio Cutaia ha presentato, nella sua prima conferenza al teatro, il programma del prossimo 85esimo Festival del Maggio che si svolgerà prossimamente.
Accanto al commissario straordinario il segretario artistico Giovanni Verona, una presenza simbolo di un cambio di vedute ripsetto alla scorsa sovrintendenza riguardo la coralità del lavoro di dirigenza del teatro: “Non credo nel concetto dell’uomo solo al comando, il nostro è un lavoro di squadra dove ognuno dà sempre il meglio che ha“, ha commentato a riguardo il commissario straordinaio, “Questo luogo è un’eccellenza grazie alle importantissime forze interne ad esso, anche le parti tecniche”. Si ha quindi un ritorno al lavoro di squadra che ci auguriamo porti nel prossimo futuro ad una più oculata gestione del denaro. È infatti un momento indubbiamente difficile per il teatro del Maggio, che deve affrontare un risanamento del bilancio considerevole a seguito della sovrintendenza di Alexander Pereira, che proprio per la sua gestione della liquidità del teatro – insieme ad altri fattori che hanno contribuito alla scelta – ha dovuto dare le proprie dimissioni. Per quanto riguarda l’ambito delle finanze del teatro Cutaia dice di voler trasformare il teatro in una “casa di vetro”, nella piena trasparenza e sostenibilità.
È appunto la sostenibilità uno dei fulcri centrali del discorso del nuovo commissario straordinario. L’obbiettivo per il futuro è un teatro che mantenga il suo livello artistico di innegabile spessore tenendo però contro dei mezzi e delle risorse di cui dispone, trovando un connubio tra i due aspetti, quello artistico ed economico, che possa essere vantaggioso non solo per l’istituzione teatrale ma anche per i suoi spettatori. Tra i punti esposti da Cutaia vi è inoltre una diminuzione dei prezzi dei biglietti, con il prezzo massimo di un biglietto lirico nel settore migliore che passerà da un tetto che si aggirava intorno ai 180 euro ad uno di 110 euro; anche i bilglietti per la stagione sinfonica nella Sala Mehta gioveranno di una diminuzione del prezzo, che sarà compreso tra i 20 ed i 70 euro. L’intenzione dell’abbassamento dei prezzi è ovviamente per rendere più acessibile il teatro ad ogni tipo di pubblico ed in particolare ai fiorentini, involgiandoli a recarsi ad un teatro “fiore all’occhiello” del panorama musicale del capoluogo toscano. La diminuzione del prezzo dei biglietti non è comunque sintomo di una passata crisi, il teatro rimane infatti in una situazione economica difficile e per questo motivo probabilmente non verranno mantenuti i due festival “satelliti” (quello d’autunno e quello di carnevale) istituiti dalla scorsa sovrintendenza. Cutaia ha tenuto ad esprimere il suo ringraziamento a tutto lo staff del teatro ed in particolare ai Maestri Daniele Gatti e Zubin Mehta, che hanno rinunciato a metà del loro stipendio dimostrando un profondo senso di squadra ed attaccamento al Teatro del Maggio Musciale Fiorentino.
Alla conferenza stampa anche molti rappresentanti delle istituzioni fiorentine. Il Maggio, ha infatti detto Cutaia, lacorerà in stretto contatto con molte altre realtà culturali e teatrali come il Teatro della Pergola, l’Ort e la Scuola di musica di Fiesole. “Sarà cruciale il rapporto con le altre realtà fiorentine, ciò che si muove ‘nelle viscere’ del territorio è davvero importantissimo: una linfa vitale per le grandi istituzioni come il Maggio” ha commentato il commissario straordinario, che non dimentica anche l’importanza dei giovani e delle nuove generazioni nel mondo artistico musicale: “Il Maggio deve tornare ad essere un luogo di casa per gli allievi dei conservatori”. Cutaia però non dimentica la dimensione ormai internazionale dell’istituzione del Maggio Muasicale Fiorentino, non rinunciando al suo status di grande teatro conosciuto anche all’estero. La direzione per quanto riguarda Firenze è dunque il Maggio come un teatro che possa “rapportarsi in un modo più semplice verso la sua città”.
Dopo lo stop alle vendite dei biglietti del festival il botteghino riapre i battenti dall’11 aprile, seguendo i modi ed i tempi che verranno esposti al pubblico a partire dall’8 aprile. Si riapre dunque il teatro al pubblico per il prossimo Festival che, come ha esposto Giovanni Verona in conferenza stampa, ha subito alcuni cambiamenti: sul fronte operistico sono stati confermati i primi due titoli diretti dal maestro Zubin Mehta, con il Don Giovanni di Mozart e l’Othello di Verdi. Il pirmo titolo andrà in scena il 26 aprile per gli under 30 e per il pubblico di tutte le fasce d’età a partire dal 30 aprile fino al 12 maggio, per un totale di cinque recite nell’allestimento del Festival di Spoleto con la regia curata da Giorgio Ferrara. L’Othello invece andrà in scena dal 20 al 31 maggio e vedrà la regia di Valerio Binasco. A sostituire I cantori di Norimberga di Wagner sarà invece il Falstaff di Verdi; il capolavoro verdiano sarà diretto dal maestro Daniele Gatti con l’allestimento della scorsa produzione del titolo andata in scena nel novembre 2021, con la regia di Sven-Eric Bechtolf.
La stagione sinfonica si articolerà in 11 concerti. Ad aprire la stagione sarà il maestro Daniele Gatti, che dirigerà alcuni estratti sinfonici dal Gӧtterdӓmmerung di Wagner ed il poema sinfonico op.40 Ein Heldenleben di Richard Strauss. A seguire il maestro Mehta dirigerà la seconda sinfonia di Mahler “Resurrezione” il 29 aprile, per poi tornare sul podio della sala Mehta il 25 maggio con il terzo concerto per pianoforte ed orchestra e la settima sinfonia di Beethoven, affiancato da Andrea Lucchesini al pianoforte. Myung-Whung Chung dirigerà l’Orchestra del Maggio il 5 maggio per l’esecuzione della seconda e terza sinfonia di Beethoven e, successivamente, il 10 maggio, Daniele Gatti dirigerà il concerto straordinario “Viva Verdi” in cui verranno eseguite sinfonie, cori e cantabili dal repertorio verdiano. Grabnde debutto al Maggio per Diego Ceretta, un giovane direttore che dirigerà il concerto del 19 maggio, in programma il concerto n.1 per violoncello ed orchestra di Shostakovich, con Giulia Hagen al violoncello, e la sinfonia n.9 “Dal nuovo mondo” di Dvořák. Il 10 giugno l’Orchestra Giovanile Italiana si esibirà, diretta da Daniele Giorgi, in un proramma ancora da definire. A seguire un ciclo di tre concerti, tutti diretti da Daniele Gatti, in cui verrà eseguita l’integrale delle sinfonie di Tchaikovsky. Infine il 13 luglio Paolo Carignani dirigerà i “Carmina Burana” di Carl Orff.
Non mancano anche le iniziative per i giovani e quelle fuori dal teatro: in programma anche uno spettacolo alla Visarno Arena il 17 giugno con i The Who insieme all’Orchestra del Maggio ed uno spettacolo per bambini a cura di Venti Lucenti intitolato “La Historia de Carmen”, con regia di Manu Lalli e direzione di Giuseppe la Malfa.