A 90 anni di distanza dal primo, diretto da Daniele Gatti, l’85esimo festival del Maggio Musicale Fiorentino verrà inaugurato il 22 Aprile, con il primo degli otto concerti sinfonici, la Nobilissima visione di Paul Hindemith e il poema sinfonico Ein Heldenleben di Richard Strauss.
Daniele Gatti, alla testa dell’orchestra del Maggio Musicale fiorentino, dirigerà inoltre alcune Sinfonie, cori e ballabili di Giuseppe Verdi il 10 Maggio e il concerto di chiusura, con il Concerto n. 23 in la maggiore K.488 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Symphonie fantastique op.14 di Hector Berlioz, con Lilya Zilberstein al pianoforte, l’8 Luglio.
Il fronte sinfonico procederà con Zubin Mehta, con 2 concerti, nei quali dirigerà la Sinfonia n.2 in do minore per soli, coro e orchestra di Gustav Mahler il 29 Aprile, e il Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73 per pianoforte e orchestra e la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 il 25 Maggio, con la presenza del solista Andrea Lucchesini al pianoforte.
Myung-Whun Chung, Andrés Orozco- Estrada e Philippe Jordan dirigeranno gli altri tre concerti, rispettivamente il 5 Maggio, con la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 36 di Ludwig Van Beethoven, il 19 Maggio, con il Concerto in mi minore op. 85 di Edward Elgar e la Sinfonia n.9 in mi minore op. 95 di Antonin Dvoràk, e il 29 Giugno, con la fantasia sinfonica Aus Italien di Richard Strauss, il Concerto n. 5 in la maggiore K. 219 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy , con la presenza della solista Julia Hagen al fianco di Orozco-Estrada e di Thomas Zehetmair con Philippe Jordan. Inoltre l’orchestra del maggio sarà impegnata il 17 Giugno alla Visarno Arena con i The Who, nell’unica tappa italiana del loro tour, per un concerto straordinario.
“Abbiamo 3 opere in questo festival – ha detto il Sovrintendente Alexander Pereira, che solo pochi giorni fa ha dato le sue dimissioni dal ruolo di guida del Maggio, riguardo alla programmazione – la prima è il Don Giovanni, la seconda sarà l’Otello che non abbiamo mai presentato al nostro pubblico, perché era solamente in streaming nel periodo del covid, e la terza è forse una delle più grandi sfide che si possa prendere, Die Meistersinger von Nurnberg.“
L’opera che darà il via al ciclo Mozart-Zubin Mehta sarà il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart il 30 Aprile, diretta da Zubin Mehta con regia affidata a David Pountney, scene di Leslie Travers, costumi di Marie-Jeanne Lecca e luci di Fabrice Kebour. Il regista ha immaginato l’opre come se fosse ambientata in un teatro di Praga, proprio dove il Don Giovanni venne rappresentato per la prima volta.
“Sono molto contento di presentare questo ciclo Mozart-Zubin perchè mi sono innamorato della sua “Così fan tutte” e per me è un peccato che non abbia potuto fare “Le nozze di Figaro”, ma comunque Theodor Guschlbauer ha fatto un lavoro meraviglioso. Sono felicissimo che il nostro fenomenale Figaro della produzione con Guschlbauer Luca Micheletti è il nostro Don Giovanni, lui era una star assoluta e averlo adesso come Don Giovanni è chiaramente molto bello. Poi abbiamo Markus Werba, che sarà il nostro Leporello, e lo canterà per la prima volta. Le due donne sono altrettanto interessanti: Jessica Pratt e Anastasia Bartoli. Anastasia Bartoli per ora ha solamente cantato la prova generale del’Hernani per noi, quando l’altra attrice era malata, ed è stato un trionfo, quindi abbiamo subito pensato che sarebbe stato meraviglioso averla come donna Elvira. Inoltre lei è figlia di Cecilia Gasdia, protagonista di forse uno dei momenti più grandi del teatro comunale o in generale dell’opera di Firenze, con la famosa traviata con Carlos Kleiber e Franco Zeffirelli. Poi c’è la nostra amatissima Benedetta Torre, che era la Susanna e adesso la protagonista della ”Finta semplice”. Un cast che io sono convinto sia molto bello, anche se abbiamo dovuto inventare in poche ore“ Così il Sovrintendente parla del Don Giovanni, ed esprime tutto il suo entusiasmo riguardo il cast. L’opera sarà messa in scena anche il 3, il 6, il 9 e il 12 Maggio.
Il secondo titolo del festival in programma il 20 Maggio è l’Otello di Giuseppe Verdi, con direzione di Zubin Mehta, regia di Valerio Binasco, scene di Guido Fiorato, costumi di Gianluca Falaschi e luci di Pasquale Mari. Anche per questo spettacolo sono previste diverse repliche il 23, il 26 e il 31 Maggio ed un’ultima il 3 Giugno.
“L’Otello avrà il cast originale con Fabio Sartori e Luca Salsi, anche qui abbiamo chiesto ad Anastasia Bartoli di cantare la sua prima Desdemona, così avrete la possibilità di conoscere questo grande talento in due ruoli differenti, perché la distanza fra le due prove è abbastanza grande. Ho combinato le tre opere del festival per dare la possibilità al pubblico di fare tutto il ciclo Mozart con Zubin Mehta e ho dato la possibilità di comprare l’abbonamento insieme anche alle “Nozze di Figaro” e a “Così fan tutte” che faremo in Autunno così la gente ha la possibilità di comprare le cinque opere o solamente le tre del ciclo Mozart.” Così conclude Alexander Pereira riguardo l’Otello e il nuovo abbonamento che permette di comprare anche le due opere che verranno rappresentate a partire dal 21 settembre (Le nozze di Figaro, con regia di Jonathan Miller ripresa da Georg Rootering) e dal 3 novembre (“Così fan tutte”, con regia di Sven-Eric Bechtolf ripresa da Paolo Vettori) entrambe con direzione di Zubin Mehta.
Il terzo e ultimo titolo operistico di questo festival, la cui prima sarà il 22 Giugno, è il “Die Meistersinger von Nurnberg” di Richard Wagner, diretta dal maestro Daniele Gatti, con regia di Damiano Michieletto, scene di Paolo Fantin, costumi di Carla Teti e luci di Alessandro Carletti. Anche per quest’opera sono previste delle repliche, il 27 Giugno, l’1, il 4 e il 7 Luglio.
“Io credo che ci sia una bellissima idea nella testa di Daniele, da anni: “Perché non facciamo un Die Meistersinger con un team italiano? Potrebbe avere molto da dire su questo tema così tedesco.” Dopo questa breve introduzione, il Sovrintendente cede la parola al maestro Daniele Gatti:
“L’idea di Meistersinger è un’idea che è nata due anni fa quando sono stato invitato a collaborare con il teatro e fa parte di un percorso wagneriano ed era abbinata in origine a un’idea legata alle quattro opere di Wagner che volevamo presentare nei due festival, incrociando le tematiche. In origine, prima di effettuare i cambiamenti che sono stati effettuati forzatamente, la stagione di questo Maggio prevedeva i Maestri Cantori e Lohengrin, mentre il prossimo anno avremmo avuto Tannhauser e Parsifal. Sono due opere con due tematiche completamente differenti: nei Maestri Cantori e Tannheuser la figura dell’artista è ritenuta l’elemento trascinatore della tematica, mentre in Parsifal e Lohengrin notiamo invece i valori del sovrumano, il fatto di incrociare l’una e l’altra all’interno di due stagioni era alla base di questo progetto. Per ora presentiamo i Maestri Cantori, il Lohengrin non potremo farlo. Accanto però a questo, con i due concerti, abbiamo cercato di dare un’idea di file rouge a tutto questo, senza dare per ovvi motivi l’idea di essere pedanti, in maniera molto sfumata il mio primo concerto prevede Una vita d’eroi di Strauss come brano chiave della serata, un brano che possiamo definire autobiografico, quindi una vita di un eroe in musica il quale Strauss pensava di essere, mentre il mio concerto di chiusura, che sarà sabato 8 Luglio, prevede la Sinfonia Fantastica di Berlioz, episodi di una vita d’artista. Questo quadro è una proposta che vuole tenere questo file rouge molto chiaro, c’è anche un concerto, affidato a me, il 10 maggio, con musiche di Giuseppe Verdi, Sinfonie, cori e ballabili, questo è un concerto che ci è stato espressamente richiesto dal ministro per sensibilizzare il problema circa la vendita di casa Verdi, a Sant’Agata di Busseto, sono circa un’ora e dieci minuti di musica nei quali verranno presentate alcune sinfonie d’opera, di ballabili delle opere di Verdi, e alcune pagine corali tra le più famose, un omaggio a Verdi in questo senso. Sui Maestri Cantori vorrei aggiungere una cosa: è un’opera che mi sta particolarmente a cuore, che non posso fare a meno di dirigere, tanti mi dicono: “Ma dura quattro ore e mezza di musica, come è possibile?” Beh io vi dico che, per la bellezza, per l’energia che mi conferisce, io potrei essere pronto il mattino dopo a ricominciare da zero. Questo è importante secondo me, cercare di far passare questo mio sentimento nei confronti di alcuni titoli che si amano particolarmente, per i quali si pensa che un anno dopo l’altro non debba essere lasciato passare senza poterci tornare. Se potessi dirigere I maestri cantori, tutte le stagioni, così come Falstaff, sarei l’uomo più felice della terra. Purtroppo è una produzione che impone un grande dispiego di energie per tutti. Sono felice di aver coinvolto in questo Damiano Michieletto, che sarà il registra di questa produzione, la quale sarà per me la terza produzione dopo aver fatto, con Alexander Pereira, a Zurigo nel 2012 lo spettacolo di Harry Kupfer, poi portato alla Scala nel 2017 in coproduzione con Zurigo, dove al Teatro la Scala mancava dal 1989, questo per dire quanto sia raro poter ascoltare nel nostro paese un tale capolavoro. Manca a Firenze dal 2004, siamo quasi a 20 anni e io penso che certe cose non debbano più mancare per oltre una generazione. Questa mia terza produzione anticipa il mio ritorno al festival di Bayreuth nel 2025. Con Damiano abbiamo già parlato del progetto, una cosa che è nata abbastanza rapidamente: a volte quando i progetti nascono con una certa rapidità, si trovano delle energie particolari, mentre le idee nelle quale fai passare molto tempo, rischiano di diventare meno convincenti. Dopo aver contattato Damiano lui rispose poco dopo ed era felicissimo e pronto a buttarsi nel mondo wagneriano con anima e corpo, credo che per lui sia un vero e proprio debutto con questo compositore.”
Al teatro fiorentino è dunque tutto pronto per aprire a un nuovo festival del Maggio Musicale, con nuovi e vecchi protagonisti pronti a dare spettacolo. Buon festival a tutti!