La magia è avvenuta la notte di martedì 7 febbraio 2023, durante la partita che vedeva i Los Angeles Lakers affrontare gli Oklahoma City Thunder: nel corso del terzo tempo regolamentare, infatti, il campione LeBron Raymone James Sr. è riuscito nell’impossibile, segnando il personale 36esimo punto del match, e battendo il record assoluto di punti realizzati durante una carriera NBA, superando Kareem Abdul-Jabbar, che aveva stabilito il record nel 1989.
Il pubblico nella Crypto Arena di Los Angeles non aspettava altro: il momento è magico. Pensate, l’attesa della rottura del record era così alta che alcuni biglietti vicino al campo superavano addirittura i 20 000 dollari di prezzo. Con un difficile tiro in sospensione, vicino alla linea del libero, marcato stretto da Jaylin Williams, Lebron fa l’impossibile, toccando quota 38 388 punti, superando il record prestabilito di ben 2 punti. Lo stadio esplode in urla e applausi e la partita viene sospesa per 10 minuti, fornendo il tempo così di realizzare la premiazione in modo ufficiale. Dopo l’annuncio dello speaker, la famiglia di James lo raggiunge in campo, mentre il grande campione cerca di trattenere l’emozione, che si riversa in qualche lacrima di incredulità. L’atto simbolico della consegna nel pallone avviene subito dopo, da parte di un grande Kareem che non si fa prendere dallo sconforto, ma anzi felice del traguardo raggiunto da uno dei più grandi, se non il più grande, giocatori della storia del basket moderno. La consegna è seguita da un breve discorso, nel quale Lebron ringrazia tutte le persone che gli sono state vicino, la sua famiglia, i suoi fan, tutte le persone che hanno creduto in lui. “E’ così importante per me per favore fate una standing ovation per il nostro capitano Kareem“.
Si fermerà mai? Se lo chiedono in molti. Ricordiamo che la sua carriera iniziò proprio nel 2003, quindi una ventina d’anni fa, e il suo primo canestro al debutto con i Cleveland Cavaliers fu proprio frutto di un tiro in sospensione. Da allora l’atleta non si è mai fermato: la sua media realizzativa dal 2003 a oggi è di circa 25 punti a partita, che sono veramente un numero altissimo, se pensiamo a quanti bravi giocatori ci sono attualmente in NBA. La sua lista di primati è veramente lunga: basta ricordare di come in questa stagione è diventato il 4° miglior assist-man di tutti i tempi, o di come abbia vinto ben 4 campionati NBA. Come anche sottolineato più volte da lui, è la mentalità che fa tutto; è stato il suo approccio alla disciplina a renderlo chi è oggi, il giocatore in vetta al mondo. Le sue capacità sono incomprensibili, infatti, con altre forse 2 stagioni giocate a questi livelli, potrebbe seriamente superare soglia 40 000 punti. Che queste due stagioni le giocherà è abbastanza sicuro, data la promessa fatta a suo figlio Bronny, quella di giocare con lui almeno una stagione, che sia con la stessa maglia o no. Non sarà sicuramente l’ultimo squillo del campione, quindi, sostenitori NBA, restate pronti.