Domenica pomeriggio si è conclusa la finale del torneo singolare maschile degli Australian Open, primo dei quattro tornei annuali del Grande Slam che si tiene ogni anno a Melbourne tra la terza e la quarta settimana di gennaio. Nella finale della competizione si sono scontrati Stefanos Tsitsipas e Novak Djokovic alla Rod Laver Arena. Tsitsipas, numero 4 del ranking ATP, ha affrontato la sua prima finale in Australia proprio contro il suo temuto avversario Djokovic, per questo potrebbe trattarsi di una vera e propria rivincita per Tsitsipas, che intende conquistare il suo primo titolo Slam dopo la sconfitta nella finale del Roland Garros 2021 proprio contro il serbo.
Per Djokovic invece la situazione è completamente differente: il serbo occupa la quinta posizione in classifica ed è la sua decima finale agli Australian Open, dove ha quasi sempre vinto. Dal punto di vista di Djokovic è come giocare in casa, contro un avversario che però può rivelarsi molto ostile: il campione serbo arriva alla finale dopo una sfilza di vittorie straccianti, perdendo un solo set contro il francese Enzo Couacuad nel secondo turno, concludendo tutti gli altri incontri con il risultato di 3-0. Tsitsipas arriva in finale con un percorso più travagliato e una semifinale molto combattuta, vinta dopo 3 ore e mezza di gioco contro il russo Karen Khachanov. Inizia la sfida, quella che per Tsitsipas sarà una disfatta. Il serbo conquista il primo set con destrezza, con il risultato di 6-3. La partita sembra essere in discesa per Djokovic, ma la reazione di Tsisipas non tarda ad arrivare, con il secondo set che va al tie break. Nonostante la grande prova di abilità dimostrata dal greco, il serbo ha la meglio e conquista anche il secondo set. Il clima è teso, Tsitsipas non può più sbagliare, una sconfitta in questo set sarebbe fatale.
Inizia il terzo set e Tsitsipas risponde con tenacia per dimenticare il punteggio sfavorevole conquistando così il primo game al servizio avversario. Djokovic risponde allo shock iniziale pareggiando i conti, è 1-1. Il terzo set procede a ritmi altissimi e si giunge di nuovo al tie break. Nonostante la grande resistenza del greco, Djokovic conquista anche il set finale ed entra nuovamente nella storia di questo sport. Il campione serbo dopo questa vittoria si riconferma il numero uno nel ranking ATP e aggancia Rafael Nadal a quota 22 titoli Slam. Dopo i festeggiamenti si abbandona in un pianto liberatorio, scaricando tutta la tensione accumulata nelle due ore e 56 minuti di gioco.
Ecco le parole di Djokovic subito dopo la vittoria: “Ero pieno di orgoglio e soddisfazione in quel momento. Quando sono andato nel box della mia squadra sono crollato dal punto di vista emotivo e ho pianto, in special modo con mia madre e mio fratello quando li ho abbracciati. Due settimane e mezzo fa non ero affatto convinto delle mie chance di vincere questo torneo, soprattutto per via della gamba. Era un gioco di sopravvivenza ogni match. L’ho visto (Tsitsipas) giocare, e dominare. Sapevo che sarebbe stata una grande sfida e che dovevo stare saldo. Ed è quanto ho fatto. Alla fine, è stato un grande sollievo poter liberare le emozioni; difficile dire qualcosa in più. È stato un viaggio lungo, e speciale.” Djokovic conclude il discorso con un messaggio destinato a tutti i bambini del mondo: ”Come ho detto sul campo, bisogna sognare in grande, e nutrire i nostri sogni. A tutti i bambini che stanno guardando: sognate in grande e trovate qualcuno che abbia i vostri sogni, perché tutto è possibile.”