Negli ultimi mesi all’interno del mondo Juventus c’è stata molta ansia e paura per la possibile riapertura del caso plusvalenze che fu archiviato nel marzo 2022. La conferma che questa volta c’era davvero la possibilità di rivivere una situazione simile a Calciopoli 2006 è arrivata quando il 30 novembre 2022 tutto il CDA (consiglio d’amministrazione) del club si è dimesso insieme al presidente Andrea Agnelli: i tifosi hanno dunque visto in un colpo solo andarsene Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, Federico Cherubini, oltre che gli altri componenti del CDA.
Venerdì 20 gennaio 2023 via collegamento online c’è stata l’udienza per riaprire il caso. L’udienza sembrerebbe aver avuto inizio alle 12:50, e il dibattito si è aperto subito sulla questione di scegliere se riaprire davvero il caso o lasciare tutto invariato. I club coinvolti sono 9: Empoli, Sampdoria, Genoa, Parma, Pro Vercelli, Pescara, Pisa, l’ex Novara e appunto la Juventus. Oltre ai club erano sotto inchiesta anche i dirigenti, tra cui i membri dell’ex CDA Juve; tra i collegati c’erano anche il nuovo presidente della Juve, Gianluca Ferrero e l’ex dirigente sportivo del club Fabio Paratici. La richiesta dell’accusa per il club bianconero prevedeva 9 punti di penalizzazione in campionato, 16 mesi di inibizione (ovvero il divieto di svolgere la propria attività ufficiale in qualsiasi circostanza) per Agnelli, 10 mesi per Cherubini, 20 mesi e 10 giorni per Paratici e 12 mesi per tutti gli altri coinvolti.
L’udienza, terminata alle 17.15 circa, non ha lasciato spoiler di alcun tipo: tutti i tifosi aspettavano solo l’uscita del comunicato, che non ha tardato ad arrivare. Subito è saltata all’occhio la stangata alla Juve, sono stati assegnati 15 punti di penalizzazione in campionato a cui vanno aggiunti i lunghi periodi di inibizione per Paratici 2 anni e mezzo, Arrivabene e Agnelli 2 anni, Cherubini 1 anno e 4 mesi e infine Nedved con “solo” 8 mesi. Per gli altri club coinvolti sono arrivate soltanto multe senza penalizzazioni. Per ora non sono arrivate altre informazioni sui motivi principali delle scelte, che dovrebbero arrivare entro i prossimi 10 giorni. Nel frattempo la Juventus prepara già il ricorso al Collegio di Garanzia dello sport nei termini del codice di Giustizia Sportiva, che però potrà solo confermare o annullare la decisione presa, senza modificarla. Per quanto riguarda il campionato la Juventus passa dall’occupare il terzo posto con 37 punti al decimo con 22, quindi a meno 12 dalla Champions League, obbiettivo stagionale dei bianconeri. I bianconeri dunque passano una vera e propria settimana da incubo, iniziata da venerdì scorso con la sconfitta per 5-1 contro il Napoli al Diego Armando Maradona, che ha cancellato la possibilità di arrivare a -4 dai partenopei, e terminata con la riapertura del caso plusvalenze. Unica gioia per i bianconeri: il passaggio degli ottavi di Coppa Italia per 2-1 ai danni del Monza.
Anche i social media si sono espressi sulla questione, divisi in chi ritiene la pena ingiusta, chi giusta ma anche chi la trova troppo lieve. Alcuni utenti, che si sono espressi contro la pena, sottolineano il fatto che su 9 club l’unico che abbia ricevuto grosse penalizzazioni sia stata la Juventus, mentre altri si aspettavano un altro tipo di sanzione, come l’esclusione dal campionato di Serie A e la retrocessione in Serie B o addirittura in serie C.
Nella giornata successiva sono intervenuti nel dibattito social anche giocatori del club ed ex bandiere, mostrando la loro fedeltà al club insieme al mister Massimiliano Allegri. che nella conferenza stampa per il match contro l’Atalanta ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Io sono e sarò l’allenatore della Juventus. Quando le cose vanno bene siamo tutti bravi. Nei momenti di difficoltà bisogna essere uomini”. Claudio Marchisio, ex centrocampista del club, scrive su Twitter: “Dicesi plusvalenza: Nel linguaggio econ., incremento di valore, differenza positiva fra due valori dello stesso bene riferiti a momenti diversi. Da questa sera aggiungerei anche che viene sanzionata solo alla #Juventus, anche se usata da tutte le società. #plusvalenze”, un evidente attacco quindi alle scelte della procura.
Un altro calciatore ad esprimersi sulla questione è stato l’attuale difensore e bandiera Leonardo Bonucci, che con una storia Instagram si mostra vicino alla società bianconera.