Ci lascia all’età di 95 anni Gina Lollobrigida, una delle più grandi interpreti del cinema italiano, un’icona per la sua bellezza e per il suo carattere volitivo. Con Gina se ne va un pezzo di storia del cinema non solo italiano: infatti, tra gli anni ’50, ’60 ed i primi anni ’70 prese parte, spesso da protagonista, a decine di film tra l’Italia e Hollywood, diventando per tutti ‘La Lollo’: durante la sua lunga e variegata carriera ha anche ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui un Golden Globe per il film “Torna a settembre“, sette David di Donatello e due Nastri d’argento.
All’anagrafe Luigia Lollobrigida nasce a Subiaco, in provincia di Roma, il 4 luglio 1927, figlia di Giuseppina Mercuri e di Giovanni Lollobrigida, un facoltoso produttore di mobili; nel 1944 si trasferisce a Roma iscrivendosi all’Istituto delle Belle Arti ma a causa di un bombardamento anglo-americano la fortuna della sua famiglia crollò e, per mantenersi, la futura attrice inizia a vendere le sue caricature disegnate col carboncino e posa per i primi fotoromanzi, con lo pseudonimo di Diana Loris.
La svolta arriva nel 1947 quando un suo amico la convince a partecipare all’ultimo momento al concorso di Miss Roma: lei non ha nemmeno un vestito adatto ma si classifica comunque seconda e ottiene un tale successo che viene invitata a Stresa per le finali di Miss Italia dove ottiene il terzo posto dopo Lucia Bosè e Gianna Maria Canale, future stelle del cinema come lei.
Da lì comincia la sua straordinaria carriera cinematografica, che la vede lavorare con registi italiani come Alberto Lattuada, Vittorio De Sica e Mario Monicelli, in Francia lavora con i registi più importanti, e infine a Hollywood recita al fianco di attori come Rock Hudson, Burt Lancaster e Humphrey Bogart. Per non farsi mancare nulla, negli anni ‘70, mentre gli impegni cinematografici si diradano, inizia anche una seconda carriera come fotoreporter, che la porta a intervistare personaggi di grande importanza, come Fidel Castro.
Una delle ultime grandi apparizioni di Gina Lollobrigida è stata in televisione, nei panni della Fata Turchina nello sceneggiato del 1972 “Le avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini: come era stato Comencini a consacrarla al successo al cinema grazie ai due film “Pane, amore e fantasia” (1953) e “Pane, amore e gelosia” (1954), così fu il regista ad affidare alla diva la veste di uno dei personaggi più famosi della storia di Collodi, interpretando un ruolo determinante nell’educazione di Pinocchio.
La Lollo ha avuto una vita sentimentale a dir poco tormentata, e per questo motivo è stata spesso al centro di gossip per le sue relazioni amorose: il suo primo marito fu il medico sloveno Milko Škofič, che sposò nel gennaio del 1949 sul monte Terminillo di Rieti. Nel luglio 1957 nacque il loro primo figlio, Andrea Milko Škofič, che nel 1994 ebbe a sua volta un figlio, Dimitri. Nel 1971 l’attrice però divorziò dal marito, da cui viveva separata da almeno cinque anni.
Nell’ottobre 2006 dichiarò di volersi sposare con l’imprenditore spagnolo Javier Rigau, dopo aver tenuto nascosta la loro relazione per ben 22 anni. In un’intervista pubblicata il 2 febbraio 2019, Rigau dichiarò che i due si frequentassero già a partire dal 1976, quando lui era quindicenne e lei aveva 49 anni, affermando che inizialmente si sarebbe trattato solo di un rapporto di natura sessuale. Anche se non era illegale avere una relazione con un minorenne, Rigau voleva evitare uno scandalo e proteggere l’immagine di Lollobrigida e per questo motivo la loro conoscenza venne tenuta nascosta. Sfortunatamente il matrimonio non fu mai celebrato, e anzi Javier ruppe il fidanzamento con l’attrice attraverso un comunicato diffuso dal suo avvocato, pur precisando che: “la rispetterà e la amerà per sempre“.
Tuttavia il 26 marzo 2011 il quotidiano spagnolo El Mundo diffuse la notizia di un matrimonio segreto avvenuto fra Gina e Rigau a Barcellona nel novembre del 2010 ma di fatto nel registro civile della città catalana non vi era riscontro di tale matrimonio; in seguito, appena venne a sapere della vicenda, l’attrice capì e dichiarò di essere stata sposata con l’inganno attraverso una falsa procura da lei firmata. Questa intricata vicenda ebbe fine in tribunale con l’annullamento del matrimonio da parte della Sacra Rota.
Non manca nella storia della Lollobrigida quel momento di violenza e di stupro da cui oggi molte donne dello spettacolo cercano di difendersi con l’organizzazione “Me too” che ha denunciato molti colpevoli di aver molestato attrici durante audizioni o prove. L’attrice fu violentata a 18 anni (all’incirca nel ’45) da un calciatore della Lazio con cui due anni prima aveva avuto una relazione e che poi aveva incontrato di nuovo per puro caso. Gina ha sempre preferito tenere segreto il nome del colpevole che, per motivi anagrafici, oggi probabilmente non è più tra noi, spiegando di essersi sposata poco tempo dopo con il dottor Milko Škofič, soprattutto per dimenticare quella terribile esperienza.
«All’epoca ero una studentessa dell’Accademia delle Belle Arti a Roma» raccontò l’attrice «e un giorno, appena uscita da scuola, mentre aspettavo il bus, vidi passare l’uomo di cui mi ero innamorata due anni prima, un affascinante calciatore della Lazio che però mi aveva ingannata, essendo già fidanzato con un’altra ragazza. Quando ci ritrovammo alla fermata dell’autobus mi invitò a una festa per quella stessa sera, disse che ci sarebbero stati molti amici, ma mi ritrovai da sola con lui che mi offrì da bere…». Continuò: «Non ricordo ciò che successe dopo, ma quando mi risvegliai mi ritrovai nuda su un letto. Ero impietrita e terrorizzata, ma lui mi spiegò di avermi messa a letto perché mi ero sentita male. Tornata a casa, provai una gran vergogna, restai frastornata per diversi giorni e pian piano realizzai che ero stata violentata. Ma era un pensiero che cercavo di ignorare e dimenticare, per andare avanti. Ero vergine».
Il sospetto fu confermato dallo stesso violentatore: «Lo rividi qualche tempo dopo a una festa e mi rivelò che aveva abusato di me. Restai sconvolta dalla cattiveria di quell’uomo che un tempo avevo anche amato e questa vergogna me la sono portata dietro come un bagaglio pesante: mi sentivo distrutta e perciò decisi di sposarmi in fretta per superare il trauma e non per amore». La Lollo, nell’occasione di questa confessione, denunciò lo scandalo allargato dei molti episodi di violenza legati al mondo dello spettacolo: «Quella degli abusi sessuali nel cinema è una realtà che purtroppo esiste, ma è necessario distinguere lo stupro e la molestia dalla proposta indecente. A me è capitato di ricevere questo tipo di “proposte” ma le ho sempre declinate, anche in modo brusco, non mi sono mai sentita vittima degli uomini che hanno provato a portarmi a letto. Tutt’altra cosa è invece la violenza sessuale, da quella non ci si può sottrarre, si può solo subire e il senso di vergogna resta poi per tutta la vita»
Negli ultimi mesi le sue condizioni di salute erano peggiorate per via dell’avanzare dell’età: lo scorso settembre era stata dimessa da una clinica dopo una caduta in casa che le aveva causato una frattura del femore per cui era stata operata. Già quattro anni fa la Lollo era finita in ospedale proprio per un incidente domestico ed in quell’occasione l’attrice fu presa in cura dai sanitari del Sant’Eugenio, ospedale a poca distanza dalla sua villa sull’Appia Antica, e dimessa un paio di giorni dopo.
È così che l’inizio del nuovo anno vede la scomparsa di una delle più belle ed iconiche stelle del cinema internazionale; le toccanti parole con cui sia il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ma addirittura anche il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, hanno ricordato l’attrice danno chiara dimensione di questa grave perdita per tutto il cinema, italiano ed internazionale.