Un anno che ha voluto assolutamente passare alla storia: anche l’ultimo giorno non ci ha risparmiato il suo colpo di coda, con la notizia della scomparsa del pontefice emerito Benedetto XVI.
Non ci occupiamo però stasera del mondo, ma molto più modestamente di noi. Per farci gli auguri inter nos ma anche e soprattutto ai nostri lettori, a chi collabora con noi ma anche per tracciare un piccolo quadro dell’anno che sta per concludersi.
Per quanto ci riguarda, il bilancio è sicuramente positivo. Due libri pubblicati – quello a quattro mani sui Georgofili e il volume miscellaneo Nel pandemonio della pandemia; la ripresa dell’organizzazione eventi con la presentazione del primo libro nientemeno che in Palazzo Vecchio nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento e del secondo nel bellissimo auditorium della Fondazione CRF in via Folco Portinari; più l’attività redazionale andata a gonfie vele, con numerosi articoli, interviste importanti, collaborazione con le istituzioni e con quello che per certi aspetti è diventato il nostro partner giornalistico più importante: il Maggio Musicale Fiorentino.
E a proposito di redazione: sicuramente un momento importante – e temuto – era il “cambio della guardia”. Come ben sanno i nostri lettori, la nostra redazione è composta da studenti i quali hanno la… pessima abitudine di completare gli studi e quindi lasciare il nostro liceo nonché il LeoMagazine. Passaggi ovviamente, al di là delle battute, obbligati e auspicati, che però ci costringono ogni volta a riorganizzarci e ripartire, anche se non proprio da zero. Quest’anno abbiamo visto uscire quella classe che aveva preso in consegna il LeoMagazine (la 5F ordinario) proprio durante il periodo della pandemia riuscendo a gestirlo in maniera encomiabile e a fargli fare un ulteriore salto di qualità: grazie soprattutto all’allora caporedattore Edoardo Benelli, ai ragazzi dello staff ma anche tanti bravi redattori.
Per la prima volta nella storia del LM, un suo dirigente rimane anche dopo il passaggio all’università: Edoardo Benelli è rimasto come vicedirettore e domani sarà lui a inaugurare il 2023. Ma soprattutto ancora una volta si è compiuto il “miracolo”; il passaggio di consegne è avvenuto senza scossoni e senza traumi, e soprattutto senza che la qualità del giornale ne abbia minimamente risentito. E intanto, sono arrivate anche le nuove leve, i redattori e i dirigenti di domani, alcuni dei quali si sono già fatti sentire (o meglio leggere) con articoli interessanti e di ottima qualità.
Progetti? Tanti ma per il momento preferiamo non anticipare. Solo un grande evento culturale il 20 di febbraio, di cui parleremo tra qualche giorno. Per il resto, andare avanti come sempre, cerando di stupirvi con nuove idee e avventure.
È dunque il momento dei ringraziamenti e degli auguri: al vicedirettore, ai miei collaboratori innanzitutto, allo staff formato da ragazzi della 5FSA e della 4 E, che hanno lavorato duramente e benissimo e a tutti i redattori. Alla dirigente scolastica prof. Annalisa Savino, che ci ha come sempre sostenuti e incoraggiati; e al suo predecessore Donatella Frilli che non ha mai smesso di seguirci. Agli amici del Liceo scientifico Leonardo da Vinci, a tutta la comunità del liceo; e a coloro che ci hanno aiutato e sostenuto. Sono tanti e non possiamo nominarli tutti: ma un grazie particolare a Paolo Klun e Giovanni Vitali del Maggio Musicale Fiorentino, al prof. Franco Cardini, al prof. Domenico Savini, al nostro editore David Nieri e alla sua coraggiosa e fantastica Vela, al regista Pupi Avati che ci ha concesso una fantastica intervista, e a tanti, tantissimi altri amici; e naturalmente, a Sandro Matteini dell’associazione dei parenti delle vittime della strage dei Georgofili e al suo presidente Luigi Dainelli e all’avvocato Danilo Ammanato, legale dell’associazione.
E quindi, a nome e con tutta la comunità del LeoMagazine:
BUON 2023 A TUTTI, SOPRATTUTTO AI NOSTRI AMICI E LETTORI.