Secondo il rigido regolamento FIFA, soltanto un privilegiato gruppo di persone può toccare il Trofeo della Coppa del Mondo. L’élite in questione è composta dai giocatori, gli allenatori e lo staff della squadra vincente, i Capi di Stato e il presidente della FIFA: Gianni Infantino.
Nell’edizione da poco conclusa, Qatar 2022, sul campo a festeggiare era presente anche Salt Bae, nome d’arte di Nusret Gökçe, turco, plurimilionario e proprietario della catena di steak house Nusr-Et, diventato famoso in Internet per il modo bizzarro in cui sala le bistecche nei suoi ristoranti sparsi un po’ ovunque nel mondo.
Salt ha postato su Instagram vari reels e storie dove tiene in mano la Coppa del Mondo accanto ai più celebri calciatori della Albiceleste, gran parte dei quali risultava infastidita dalla presenza dell’imprenditore. Tra questi c’erano i noti Paulo Dybala, Leandro Paredes, Christian Romero e Angel Di Maria, militanti o ex- militanti del campionato nostrano.
Contro il gesto di Salt Bae si sono espressi vari appassionati e puristi del gioco del calcio, scandalizzati dalla presenza estranea. Molti dei trentamila commenti sotto alla foto postata con il miglior giocatore del Mondiale, Lionel Messi, sono un attacco diretto al ristoratore turco, tra questi troviamo una vecchia conoscenza del nostro calcio, Giuseppe Rossi. L’ex calciatore della Fiorentina ha espresso il suo disappunto con un tweet molto polemico, con un attacco diretto e volgare a Salt Bae.
Non è rimasta indifferente neanche la FIFA che ha aperto un’indagine per chiarire chi avesse invitato Nusret Gökçe e con quale motivazione. Una prima ipotesi sostenuta, ma immediatamente smentita dalla Federazione, vedeva protagonista Gianni Infantino. Il presidente FIFA vanta infatti una stretta amicizia con il turco, come testimoniano varie foto presenti sui social. Infantino, dopo il gesto di Salt Bae, ha astutamente smesso di seguirlo su Instagram.
Un’altra teoria ruota attorno a Claudio Sapia presidente della Selecciòn, la federazione calcistica dell’Argentina. In carica dal 2017, avrebbe ricevuto un’offerta da Salt Bae: se l’Albiceleste avesse alzato la Coppa del Mondo, l’intero staff argentino avrebbe mangiato gratuitamente nel suo locale. Secondo qualcuno, per ricambiare il favore, Tapia avrebbe invitato Salt Bae sul prato dello Stadio Iconico di Luisal per fargli provare il brivido di toccare i sei chilogrammi di oro.
Dunque quella che doveva essere la celebrazione del calcio, dello spirito sportivo e la definitiva “consacrazione” di una stella quale Messi è, eternamente paragonata ma sempre considerata inferiore al connazionale Maradona, tutto si è dimostrata meno che sacra: è diventata una celebrazione del cattivo gusto, tra vincenti che si prendono gioco dei colleghi francesi come se su quel campo non si fosse svolta una finale mondiale, ma la classica scapoli contro ammogliati. Poi Martinez, valoroso portierone della nazionale argentina protagonista della vittoria, che usa il trofeo per un gesto osceno sotto gli occhi stupiti dello sceicco di turno e poi Salt Bae, un olegramma scappato da Internet per un momento di gloria.
Ancora non sappiamo quali saranno le conseguenze dell’inchiesta FIFA, l’unica sanzione arriva a Gökçe da parte degli Stati Uniti, che assieme al Canada e al Messico ospiteranno il mondiale 2026: Salt Bae non potrà presenziare agli US Open, uno dei tornei più importanti di tennis del mondo. Chissà cosa potrebbe pensare Novak DJokovic vedendo un Salt Bae qualsiasi che bacia la coppa sui campi di Flushing Meadows.