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One piece film: RED. Dal Manga allo schermo: arriva quindicesimo film tratto dall’omonima saga di fumetti.

One piece film: RED

One piece è un manga scritto e illustrato da Eiichiro Oda serializzato sin dalla sua prima pubblicazione nel 22 luglio 1997 sulla rivista Weekly Shonen Jump, di cui è anche una delle serie più importanti; in Italia invece la serie di fumetti è edita da Star Comics. presente anche la serie animata che attualmente conta 1043 episodi, che fuori dal Giappone (compresa l’Italia) è principalmente distribuita dalla piattaforma Crunchyroll.

L’opera Originale

Monkey D. Luffy, detto cappello di paglia, è un ragazzo che dopo aver mangiato il frutto Gum-Gum ha ottenuto un corpo di gomma. Il suo sogno è quello di diventare il Re dei pirati e nel viaggio per realizzarlo incontrerà i compagni che formeranno la sua ciurma, temibili nemici che dovrà affrontare in epici scontri e si imbatterà in molti misteri che costellano il mondo di One Piece.

Il Film

One piece film: RED è il quindicesimo film basato sull’omonima serie di fumetti. Con la regia di Goro Taniguchi (Code Geass,Planetes), Masayuki Sato (precedenti film di One piece,death note, AoT) come direttore delle animazioni e character designer, prodotto e animato da Toei animation, è stato annunciato per la prima volta il 21 Novembre 2021 in occasione dell’uscita del millesimo episodio della serie animata. Il film è stato distribuito nei cinema Giapponesi il 6 agosto 2022, mentre in Italia ha avuto una prima anteprima in lingua originale durante il Lucca Comics & Games insieme ad una serie di eventi ad esso dedicati; e finalmente è arrivato nelle sale Italiane distribuito da Anime Factory munito di doppiaggio.

Trama

La ciurma di Cappello di Paglia si reca sull’isola di Elegia in cui si tiene il primo concerto della idol di fama internazionale  Uta, la quale fino a quel momento ha nascosto la sua identità al mondo intero. Questo evento sembra star ricevendo molte attenzioni a livello globale, infatti sono presenti tra il pubblico sono nascosti vari esponenti della Marina e del Governo mondiale e alcuni temibili pirati. Subito dopo la prima canzone scopriamo che Uta è un’amica d’infanzia di Luffy, ma soprattutto ci viene rivelato il suo più grande segreto, lei è la figlia di uno dei quattro imperatori, Shanks il Rosso! Lei però sembra essere cambiata dall’ultimo incontro con il protagonista, esprimendo odio verso i pirati incolpandoli della violenza che pervade il mondo, chiedendo così al suo vecchio amico di abbandonare il suo sogno per vivere una vita pacifica con lei ed il resto del mondo. Cosa avrà spinto Uta ad odiare i pirati che un tempo amava? Cosa sarà successo tra lei e suo padre?

Caratteristiche

Il cast di doppiatori dei personaggi presenti anche nella serie animata è lo stesso, sia in lingua originale che in italiano, e come al solito svolge un egregio lavoro a dare voce a quest’opera. Uta, il personaggio centrale di questa pellicola, invece ha ben due controparti vocali: la prima Kaori Nazuka(Maria Ross di FMA; Nunnally di Code Geass) nelle sue scene di dialogo, sostituita in lingua nostrana da Federica Simonelli (Helga di Vikings; Shinobu Kochou di Demon Slayer), la seconda, Ado, una giovane cantante Giapponese affermatasi negli ultimi 3 anni grazie alla sua caratteristica voce, la quale interpreta le scene canore di Uta. Una delle caratteristiche principali del film è il suo lato musicale, infatti viene definito anche come una sorta di musical, dato che Uta, in contesto con gli avvenimenti e le sue emozioni si esprime cantando.

Questa particolarità ha diviso le opinioni degli spettatori che hanno trovato troppo lunghe queste scene musicali e addirittura un intralcio per l’apprezzamento dei momenti che dovrebbero essere centrali per la trama, e altri che invece le hanno percepite come piacevoli e necessarie per la comprensione del personaggio di Uta. Di fatto l’album realizzato da Ado in collaborazione con altri artisti conta 8 brani per una durata totale di poco più di 26 minuti, ma ovviamente per un film di 115 minuti non sono state utilizzate nella loro interezza (anche se conoscendo le canzoni si potrebbe dire che è stato persino uno spreco non sfruttarle di più!)

Il lato musicale oggettivamente quindi non va ad intaccare troppo il ritmo della narrazione; mentre dalla fine della prima metà inizia una sequenza di scene abbastanza lente e poco interessanti, atte a spiegare la presenza e le intenzioni di alcuni personaggi secondari, con qualche scontro non particolarmente avvincente e delle situazioni un po’ forzate. Dopodiché la pellicola riesce a riprendersi dimostrando di essere in grado di coinvolgere e intrattenere lo spettatore fino ai titoli di coda.

Le animazioni sono di buona qualità, senza grandi alti e bassi sia nel disegno che nella fluidità nelle scene più statiche, ma soprattutto riescono a distinguersi in quelle più dinamiche che in combinazione con un lavoro di regia ben svolto risultano in scene mozzafiato, esattamente come ci si aspetterebbe da un prodotto del genere. Inoltre l’utilizzo non invadente (ma purtroppo sempre presente) della computer grafica rende abbastanza uniforme lo stile estetico degli ambienti e dei personaggi, tranne, per un unico modello 3D in un momento cruciale che risulta molto legnoso nei movimenti e stona con il resto della scena e del film in generale, elemento che almeno può essere sorvolato grazie agli altri elementi che compongono il resto della sequenza.

Una campagna pubblicitaria particolare

Per pubblicizzare questo film non c’è stata solo la solita pubblicazione di vari trailer con più o meno le stesse scene; Questo film in buona parte è stato trainato solamente dalla presenza di Shanks il Rosso, uno dei personaggi più amati dal pubblico e di cui allo stesso tempo si hanno meno informazioni, ed è colui da cui poi prende nome il film. L’autore stesso ha deciso di inserirlo in due capitoli successivi (cosa che non era mai successa fino ad ora) in coincidenza con il periodo di uscita del film.

La pellicola è riuscita a far parlare di sé anche grazie alla pubblicazione graduale dell’album contenente generi musicali diversi creato appositamente per questo film, nel quale 7 artisti della scena musicale giapponese hanno realizzato una canzone a testa, che poi è stata cantata da Ado, l’ottavo brano invece è un pezzo iconico dell’opera originale di cui la cantante ha eseguito una cover. L’egregia performance della cantante ha permesso al primo pezzo rilasciato “New Genesis ( “Shin Jidai” in originale) di inserirsi all’istante nei 10 brani più riprodotti in Giappone su YouTube fino ad arrivare in prima posizione e rimanerci per ben 6 settimane, seguita dagli altri brani del medesimo album nelle posizioni subito inferiori.

Il lato musicale oggettivamente quindi non va ad intaccare troppo il ritmo della narrazione; mentre dalla fine della prima metà inizia una sequenza di scene abbastanza lente e poco interessanti, atte a spiegare la presenza e le intenzioni di alcuni personaggi secondari, con qualche scontro non particolarmente avvincente e delle situazioni un po’ forzate. Dopodiché la pellicola riesce a riprendersi dimostrando di essere in grado di coinvolgere e intrattenere lo spettatore fino ai titoli di coda.

Le animazioni sono di buona qualità, senza grandi alti e bassi sia nel disegno che nella fluidità nelle scene più statiche, ma soprattutto riescono a distinguersi in quelle più dinamiche che in combinazione con un lavoro di regia ben svolto risultano in scene mozzafiato, esattamente come ci si aspetterebbe da un prodotto del genere. Inoltre l’utilizzo non invadente (ma purtroppo sempre presente) della computer grafica rende abbastanza uniforme lo stile estetico degli ambienti e dei personaggi, tranne, per un unico modello 3D in un momento cruciale che risulta molto legnoso nei movimenti e stona con il resto della scena e del film in generale, elemento che almeno può essere sorvolato grazie agli altri elementi che compongono il resto della sequenza.

Una campagna pubblicitaria particolare

Per pubblicizzare questo film non c’è stata solo la solita pubblicazione di vari trailer con più o meno le stesse scene; Questo film in buona parte è stato trainato solamente dalla presenza di Shanks il Rosso, uno dei personaggi più amati dal pubblico e di cui allo stesso tempo si hanno meno informazioni, ed è colui da cui poi prende nome il film. L’autore stesso ha deciso di inserirlo in due capitoli successivi (cosa che non era mai successa fino ad ora) in coincidenza con il periodo di uscita del film.

La pellicola è riuscita a far parlare di sé anche grazie alla pubblicazione graduale dell’album contenente generi musicali diversi creato appositamente per questo film, nel quale 7 artisti della scena musicale giapponese hanno realizzato una canzone a testa, che poi è stata cantata da Ado, l’ottavo brano invece è un pezzo iconico dell’opera originale di cui la cantante ha eseguito una cover. L’egregia performance della cantante ha permesso al primo pezzo rilasciato “New Genesis ( “Shin Jidai” in originale) di inserirsi all’istante nei 10 brani più riprodotti in Giappone su YouTube fino ad arrivare in prima posizione e rimanerci per ben 6 settimane, seguita dagli altri brani del medesimo album nelle posizioni subito inferiori.

Giudizio finale

A differenza degli adattamenti cinematografici di quest’opera realizzati negli ultimi anni i quali lasciano molto a desiderare dal punto di vista della storia, One Piece film: RED riesce ad offrire una storia emotivamente coinvolgente e con dei risvolti di trama interessanti e dei personaggi ben costruiti. Tutto sommato, nonostante non sia nulla di rivoluzionario, questa è una pellicola più che sufficiente da molti punti di vista, che si lascia guardare senza problemi e che riesce ad intrattenere il pubblico.

La visione di questo film è d’obbligo per i fan più accaniti che sono in pari con l’opera originale, ma è godibile senza problemi anche per coloro che si sono approcciati solo di recente (anche se è sconsigliata dato che contiene degli enormi spoiler) e quelle persone che non hanno la più pallida idea di cosa sia One Piece.

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