Un tuffo nel passato. Così possiamo definire il nuovo libro dello scrittore Massimo Berni presentato pochi giorni fa al Caffè letterario Niccolini, nell’ambito del ciclo delle Niccolitudini, dall’editore Antonio Pagliai, con l’intervento di Sergio Nocentini e Emanuela Fratini.
In un insolito e piacevole racconto autobiografico, Berni (classe 1959) ci porta nel mondo scolastico degli anni Settanta, ricostruendo il percorso quinquennale della classe di un istituto tecnico commerciale. Tra compiti, interrogazioni e gite, si intrecciano le storie di ragazzi e adolescenti che si frequentano scoprendo interessi in comune, e dando vita a rapporti di amicizia non sempre destinati a svanire col passare degli anni. Sullo sfondo l’Italia che attraversa un periodo turbolento, in cui il diffuso malessere giovanile è destinato a sfociare nelle forme più dure di contestazione.
In ogni intervento emerge come questo libro rievochi tutti i ricordi legati agli anni liceali: Berni, che racconta la sua storia e quella dei suoi compagni con ironia e leggerezza, conduce il lettore in un viaggio nostalgico e divertente alla riscoperta degli anni formidabili e terribili dell’adolescenza, quando la certezza di avere “il mondo in tasca” si scontra con l’incertezza del vasto mare del futuro che attende ogni studente una volta lasciato il sicuro porto della scuola superiore.
Berni scrive con una “penna” attenta alla psicologia dei personaggi, che hanno un ruolo fondamentale nel libro. Lui stesso è, per citare l’intervento di Sergio Nocentini, “sia autore sia un protagonista”. Sono presenti poi compagne e compagni e vengono descritti anche professori e collaboratori scolastici, uno in particolare è “il bidello Mastino”, che con le sue battute era sempre pronto a tirarti su il morale dopo una brutta interrogazione.
L’incontro si è concluso con la lettura di alcune piccole parti del libro, considerate fondamentali da Massimo Berni per arrivare a comprendere l’idea presente alla base del testo stesso. Questo romanzo è stato scritto infatti sulla base di vari storie raccolte via via dai vari componenti della classe.
L’editore e l’autore hanno inoltre deciso, dopo la scrittura, di accostare al libro una canzone che riprendesse lo spirito del libro: è stata scelta la colonna sonora del noto film La notte prima degli esami