Riuscito lo splashdown: ammaraggio nell’oceano Atlantico. Il viaggio della navetta “Crew Dragon Freedom” si è concluso al largo della Florida.
Il ritorno
Samantha Cristoforetti è tornata sulla Terra dopo 170 giorni passati nella Stazione Spaziale Internazionale a condurre vari esperimenti scientifici e ottenendo il comando della Stazione lo scorso 28 Settembre. Lo splashdown della navicella, che si era staccata 5 ore prima dalla ISS, è avvenuto regolarmente venerdì 14 Ottobre alle 22:55 al largo della costa della Florida.
Insieme a lei ha fatto ritorno anche il resto dell’ equipaggio Freedom composto dagli americani Kjell Lindgren, 49 anni, Jessica Watkins, 34 anni, e Bob Hines, 47 anni che avevano iniziato la missione lo scorso 27 Aprile.
La navetta è stata successivamente recuperata e issata in nave, dove gli astronauti hanno potuto riprendere familiarità con la gravità terrestre. Accompagnati dai medici sono apparsi subito in buone condizioni di salute dopo le prime verifiche sanitarie.
Le prime dichiarazioni
I cosmonauti si sono già divisi: Cristoforetti si trova ora in Germania, a Colonia, nel Centro europeo di addestramento degli astronauti dove trascorrerà le prossime settimane per affrontare la riabilitazione dopo 170 giorni in assenza di gravità e per i test post-volo relativi ad alcuni esperimenti di fisiologia condotti sulla ISS. Qui ha rilasciato le prime dichiarazioni post rientro: “Mi sembra di essere partita ieri, questi mesi sono volati”. Successivamente ha ringraziato l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l’Esa per l’opportunità ricevuta. Gli altri membri dell’equipaggio invece raggiungeranno Huston.
La missione Minerva
La missione Minerva era iniziata lo scorso 27 Aprile con il lancio della Crew Dragon Freedom dal Kennedy Space Centre in Florida. Lassù Samantha ha svolto innumerevoli esperimenti europei ed internazionali in condizioni di microgravità. Molti di natura biomedica, come l’esperimento Acoustic Diagnostics per lo studio degli effeti del rumore sull’udito, oppure come European Myotones, per lo studio del tono muscolare. Nel maggio 2022 Cristoforetti è stata la prima astronauta a utilizzare rHealt One, analizzatore biomedico più potente mai usato nello spazio.
Tuttavia, le indagini in assenza di peso di Samantha non hanno offerto solo informazioni di tipo biologico. Gran parte della sua ricca ricerca si è concentrata sui materiali del futuro.
Sono state inoltre esaminate le proprietà dei metalli in lega e delle superfici antimicrobiche; entrambi forniranno nuovi e migliorati materiali da costruzione, sia per i futuri veicoli spaziali che per le opere di costruzione qui sulla Terra.
La comandante Cristoforetti da record
Ma questa non è la prima missione di Samantha Cristoforetti sulla Iss. AstroSam aveva infatti preso parte nel 2014 alla spedizione 42/43, ma in questa ha segnato alcuni record. É stata la prima persona a girare video per TikTok nello spazio, con un canale che punta a raccontare la vita sulla Stazione con i suoi aneddoti, attirando l’attenzione del pubblico e dei media.
Il 21 Luglio ha inoltre preso parte alla sua prima Eva, un passaggiata spaziale durata ben 7 ore, divenendo la prima donna europea a farlo. Durante la passeggiata è stata accompagnata dal cosmonauta russo Oleg Artemyev per lavorare sull’European Robotic Arm, il braccio meccanico montato sul Russian Orbital Segment russo che supporta la gestione e l’installazione dei carichi.
E per concludere in bellezza il 28 Settembre Samantha Cristoforetti è divenuta è divenuta Comandante dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, prima donna europea a ricoprire questo ruolo. Ruolo che è stato ereditato proprio da Artemyev, che ha passato simbolicamente una chiave a Cristoforetti.