Venerdì 9 Settembre 2022 al Teatro Niccolini si è svolto un incontro dedicato alla storia di Firenze e più in particolare a quella dei Medici. L’incontro diretto dall’editore Antonio Pagliai ha ospitato lo storico esperto di Storia medievale e direttore della Kent State University of Florence, Fabrizio Ricciardelli, assieme alla giornalista e direttrice del giornale “Florence is you”, Anna Balzani. L’incontro è iniziato con una breve presentazione da parte di Antonio Pagliai, che ha poi passato il discorso a Fabrizio Ricciardelli, il quale basandosi sui suoi ultimi due libri di storia fiorentina, ovvero Una breve storia di Firenze e I Medici, pubblicati dall’editore Pagliai nella collana Storie del Mondo, ha iniziato ad intrattenere il pubblico, guidato delle domande di Anna Balzani, dimostrando sin da subito la sua grandissima conoscenza storica.

Ha incominciato descrivendo in primis il libro Una breve storia di Firenze pubblicato nel 2019; spiegando come esso, secondo un idea iniziale, dovesse essere dedicato principalmente ai suoi studenti Nord-Americani della Kent State University, i quali, avendo basi culturali diverse dalle nostre, hanno difficoltà a comprendere il Rinascimento italiano e più in particolare quello fiorentino. Dunque inizialmente lo storico fiorentino scelse l’inglese come lingua di stesura, ma sotto richiesta dell’editore Pagliai, il libro venne tradotto in italiano, in modo di rivolgersi anche ai fiorentini e a tutti gli italiani amanti della città toscana,. Nel libro di poco più di cento pagine Ricciardelli è riuscito a sintetizzare la storia di Firenze dal periodo romano fino al dopoguerra, concentrandosi sui momenti storici fondamentali per la città, come ad esempio sul Rinascimento, e tralasciando parti di minor rilevanza storica. Il libro è strutturato in capitoli ed ad ogni capitolo corrisponde una sorta di “lezione”, ed andando avanti di lezione in lezione si fa sempre più chiara l’importanza di Firenze nel mondo, come essa abbia determinato l’inizio della democrazia in tutto il pianeta e l’importanza di tutti i cambiamenti sociali ad essa collegati.

Successivamente il discorso si è spostato sul secondo libro, ovvero I Medici pubblicato nel 2021, questa volta scritto direttamente in italiano e poi successivamente tradotto in lingua inglese. In questo libro Ricciardelli ci spiega come i Medici fossero inizialmente una famiglia del contado delle zone del Chianti, e come al seguito dell’inurbamento delle città si trasferirono a Firenze insieme ad altre famiglie nobiliari, come ad esempio la famiglia dei Sizi con i quali successivamente stringerà importanti rapporti economici e famigliari. Il libro, dopo aver parlato delle origini della famiglia, sposta l’attenzione del lettore all’ascesa politico-economica dei Medici: come essi, inizialmente con la vendita di prodotti agricoli, poi attraverso l’arte della tessitura ed in fine attraverso lo scambio di moneta, siano riusciti ad arrivare ad essere la famiglia più influente di Firenze e anche una delle più importanti al mondo durante il Rinascimento. In questo libro l’autore cerca di farci individuare l’importanza medicea anche nell’ambito artistico, oltre che a quello politico e socio-economico; infatti, come spiega Ricciardelli, i Medici ripresero dal periodo romano augusteo la nobile usanza del mecenatismo, hanno iniziato a finanziare opere religiose e personali a grandi artisti come Michelangelo o il Verrocchio, arrivando attraverso l’arte ad un grandissimo consenso popolare, che li aiutò immensamente nell’ascesa al potere. Infine, l’autore tratta sull’importanza delle figure femminili all’interno della famiglia Medici, donne dalle personalità rilevanti e di immenso spicco, come ad esempio Caterina dei Medici, figura fondamentale per la riappacificazione religiosa in Francia e dunque all’espansione del nome della famiglia in tutto il mondo. Questi due libri oggi stanno avendo un grande successo sicuramente grazie alla loro grande duttilità, ma ovviamente anche grazie all’abilità di scrittore e alla capacità di sintesi di Fabrizio Ricciardelli, che è stato capace di trattare di temi fondamentali della storia fiorentina con grande semplicità e bravura.

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