Dopo due lunghi anni che hanno marchiato l’esperienza scolastica di milioni di giovani in ogni angolo del mondo, finalmente è di nuovo possibile per tutti (o quasi) partecipare alle lezioni in presenza. Una parte fondamentale della vita quotidiana di ciascuno studente, di cui probabilmente solo adesso si conosce il vero valore, è stata così reintegrata, in Italia come nel resto del mondo.
Nonostante il comune rientro, la routine giornaliera di uno studente può variare da Paese a Paese per via delle profondissime differenze che separano anche realtà culturali relativamente vicine. In occasione dell’imminente ritorno in classe per l’anno scolastico 2022/2023, ecco un dettagliato confronto fra il modello scolastico superiore nordamericano (in particolare quello canadese) e quello italiano.
STRUTTURA E FUNZIONAMENTO Sono più differenze che somiglianze a intercorrere fra il sistema scolastico canadese e quello italiano. Da minuscoli dettagli della routine quotidiana all’organizzazione fondamentale dell’anno scolastico, molte sono le voci che divergono nei due elenchi.
Andando in ordine, una delle principali differenze è la durata del ciclo scolastico superiore: mentre in Italia l’esame di maturità viene sostenuto dagli studenti al compimento del quinto anno di istruzione superiore (in totale, il tredicesimo anno scolastico), in Canada ci si diploma al termine del grade twelve (lit. grado dodici), quarto anno di istruzione superiore e dodicesimo in totale.
Inoltre, la stessa struttura dell’anno scolastico canadese risulta essere piuttosto diversa: in Canada, infatti è in vigore il sistema semestrale, con periodi di vacanza distribuiti su tutto l’anno e non più lunghi di 6 settimane. Le lezioni, dunque, si protraggono dall’inizio di settembre (in particolare, dopo il labour day) fino alla fine di giugno, e sono periodicamente interrotte dai periodi di break (summer break, winter break, spring break).
MATERIE E CORSI Una delle principali conseguenze dell’adozione del sistema semestrale si tratta della distribuzione delle materie scolastiche. La differenza fondamentale, innanzitutto, si origina dall’assenza di istituti specializzati (ex. Liceo scientifico, linguistico, scienze umane etc.) in Canada e USA, che vengono sostituite da semplici high schools generiche. Dunque, con quale criterio gli studenti studiano le varie materie? È presto detto: sono gli studenti stessi a costruire, corso dopo corso, il loro piano di studi. Nel sistema scolastico canadese, ciascun istituto offre un determinato numero di corsi (classes) a semestre, e gli alunni sono liberi di scegliere quali frequentare in libertà, seppur essendo tenuti a soddisfare dei requisiti minimi per alcuni corsi obbligatori (ex. inglese, matematica, scienze).
Se nella scuola italiana siamo abituati a frequentare lezioni che trattano prevalentemente di conoscenza teorica, il sistema canadese offre una vastissima gamma di corsi di discipline pratiche, fra le cui figurano arti culinarie e musicali, falegnameria, pallacanestro, fotografia digitale, recitazione e altro ancora. Un aspetto degno di nota che riguarda il sistema scolastico adottato nel Nord America in generale è l’attenzione per il settore sportivo: la sola adesione ad un club sportivo della scuola (ex. Hockey, Football, Pallavolo etc.), infatti, può risultare determinante in ottica universitaria per via delle numerose borse di studio offerte agli atleti delle superiori.
Quindi, se ciascuno studente è iscritto a corsi diversi, come è possibile organizzare ciò che suona come un pandemonio logistico? Durante la giornata a scuola non sono i docenti a recarsi nelle aule, bensì gli alunni stessi, che al termine di ogni period (della durata di 70 minuti) si spostano per i corridoi per partecipare alle lezioni e dove ciascuna presenza viene verificata. Ciò comporta che l’orario giornaliero sia fisso, e non cambi in base al giorno della settimana. Il concetto di “classe” canadese non ha quindi niente a che vedere con quello italiano: se nel sistema a noi familiare ogni alunno ha la fortuna (o sfortuna) di affrontare l’intero ciclo delle scuole superiori con lo stesso gruppo, auspicando la formazione di legami di fiducia e amicizia al suo interno, gli studenti canadesi hanno la possibilità di interagire con nuovi compagni di corso ogni semestre.
ROUTINE QUOTIDIANA La tabella sottostante mostra il confronto diretto fra la giornata scolastica di uno studente canadese e uno italiano:
La giornata scolastica canadese inizia rigorosamente con la riproduzione dell’inno nazionale “Oh Canada”, in onore del quale gli studenti sono tenuti ad alzarsi in piedi e rimuovere i propri copricapi. Questa tradizione risale al 1927, data della composizione dell’inno e anno di celebrazione del giubileo di diamante della confederazione canadese, sebbene alcune recenti proteste abbiano sollevato delle polemiche riguardo la legittimità di questo atto.
Oltre alla diversa durata delle ore, una caratteristica della daily schedule canadese che salta all’occhio è l’ora di pranzo (lunchtime), un momento di pausa e ricarica che manca nella giornata di uno studente italiano. Tuttavia, non si tratta necessariamente dell’unico intervallo dalle lezioni che avviene nell’orario: dal momento che agli studenti è consentito personalizzare la propria timetable giornaliera, è anche possibile lasciare dei periodi vuoti (spare periods). Risulta semplice, dunque, immaginare i periodi come degli slot, che ciascuno studente può decidere di riempire o meno; e dal momento che gli studenti non sono tenuti ad essere a scuola durante gli spare, è una pratica comune creare il proprio piano di studi in modo da poter anticipare l’uscita da scuola (o posticipare l’entrata), specialmente se si hanno impegni sportivi o di lavoro.
In linea di massima, ciascuna lezione segue una struttura fissa costituita da un’introduzione dell’insegnante, che nella maggior parte dei casi si serve dei supporti digitali forniti dall’istituto, da un momento di lavoro autonomo, in cui ci si applicano le conoscenze acquisite in esercizi di pratica, che vengono consegnati all’insegnante e valutati. Questa rappresenta un’altra differenza sostanziale che distingue il sistema nordamericano: le modalità di valutazione sono molto variegate e non comprendono solo test (verifiche a risposta lunga) e pop quiz (questionari a sorpresa a crocette), ma anche progetti (spesso di natura pratica, come diorami o modellini) e assignments, compiti a casa su cui gli alunni ricevono un voto.
Sebbene ciascun docente abbia la facoltà di decidere il peso che ognuna di queste tipologie di prove abbia nella media, gli assignments costituiscono quasi la totalità del carico di lavoro degli studenti. Per di più, in alcuni corsi di discipline umanistiche come psicologia e inglese, i ragazzi hanno l’opportunità di prendere familiarità con la scrittura di brevi saggi e dei modelli di formattazione standard universitari (ex. MLA, APA), iniziando così a sviluppare dimestichezza con queste forme in vista del percorso di formazione accademico.
ALCUNE RIFLESSIONI Si può affermare senza dubbio che il sistema scolastico canadese sia all’avanguardia sotto molti aspetti. Se si guardano le cifre che il governo canadese investe nell’istruzione dei giovani non risulta difficile comprendere come ciascuna scuola disponga di diverse centinaia (sì — centinaia) di laptop di cui gli studenti usufruiscono liberamente, libri di testo (resi disponibili dalle scuole gratuitamente), laboratori con materiali di ultima generazione, calcolatrici grafiche, strumenti musicali, abbonamenti software (ex. Microsoft Office, Adobe Photoshop etc.), senza menzionare che ogni aula è equipaggiata con proiettori, lavagne multimediali, banchi e sedie di qualità e in condizioni eccellenti. Fra 2018 e 2019, il governo canadese ha investito 112 miliardi di dollari (circa 82,3 miliardi di euro) nel settore dell’istruzione, che in confronto al capitale (in costante decrescita) di 64,7 miliardi di euro reso disponibile al MIUR per quest’anno scolastico sono una cifra considerevolmente più elevata.
Qual è, dunque, la realtà degli studenti in Canada? Nonostante siano molti i benefici offerti dalle istituzioni scolastiche, sembra che siano in molti a dare per scontato la stragrande maggioranza delle qualità di questo sistema. I bassi requisiti (una media del 50% in ciascun corso è sufficiente per essere promossi) e il metodo di insegnamento che fa molto affidamento sulla figura del docente non consentono agli studenti di sviluppare autonomia nello studio. Ad esempio, non è affatto raro che i ragazzi si ritrovino disorientati e in difficoltà quando sono chiamati a svolgere un’attività semplice come il prendere appunti: accade spesso, infatti, che siano gli insegnanti a fornire delle fotocopie che includono i contenuti delle lezioni, piuttosto che incoraggiare la classe ad esercitarsi in un’abilità così essenziale, specialmente nel mondo universitario. Ma non è tutto: l’assenza di occasioni per sviluppare linguaggio tecnico e abilità di esposizione orale (come le interrogazioni) non giova agli alunni, terrorizzati dalla sola idea di affrontare simili situazioni nell’ambiente scolastico.
In conclusione, se da un lato vengono offerti servizi notevoli e tecnologie all’avanguardia, molto spesso non si riesce a valorizzarle appieno, attraverso tecniche di insegnamento che non consentono agli studenti di raggiungere il proprio potenziale. Ciononostante, è innegabile che il sistema scolastico canadese consenta ai giovani di esprimere le proprie preferenze attivamente e di seguire le proprie passioni attraverso corsi stimolanti ed entusiasmanti: un compromesso che molti, al mondo, ritengono vantaggioso.