Il saluto del caporedattore Edoardo Benelli che, dopo due anni di attività di altissimo livello, lascia l’incarico alla studentessa Elena Faggioli, a cui vanno i nostri più fervidi auguri di buon lavoro. Ma Edoardo non lascia la redazione, anzi …. E quindi buon lavoro anche a lui per il suo nuovo incarico, oltre a un grande “grazie” per quello che ha fatto sino ad oggi. DDN
Cari lettori, spero di avervi intrattenuto e, soprattutto, portato articoli interessanti in questi tre anni di attività Leomagazine.
Pensavo di iniziare così il mio ultimo articolo, ma, invece…seppur con un altro ruolo non lascerò la redazione.
Descrivere il mio percorso nel Leomagazine in un articolo è veramente complicato, forse ce ne vorrebbero dieci, cento o anche mille…
Il mio primo anno di attività come caporedattore è stato molto complicato visto che eravamo nel bel mezzo della pandemia, tra quarantene e lockdown, non abbiamo potuto organizzare eventi ed anche la pubblicazione quotidiana degli articoli a distanza non è stata facile.
Anche se era impossibile vedersi siamo riusciti lo stesso a realizzare un video in cui abbiamo espresso tutto il nostro dissenso contro la dad, che ha suscitato molti consensi!
Da aprile 2021 la mia esperienza è cambiata completamente, infatti da quel momento in poi ho scritto sempre meno articoli e mi sono occupato di più della gestione vera e propria del giornale, correggendo e pubblicando articoli. Tutto ciò per un motivo ben preciso: abbiamo iniziato a collaborare con l’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage di Via dei Georgofili, che ci tengo a ringraziare immensamente. Il lavoro svolto si è diviso su un doppio binario da una parte il video realizzato dallo staff del Leomagazine, nel quale ho contribuito alla progettazione,e successivamente nella scrittura “a quattro mani” insieme al professore e direttore del Leomagazine, Domenico Del Nero, intitolato Georgofili: dalla strage alla verità processuale, nel quale abbiamo tentato di ricostruire ciò che accadde quella tragica notte e nei giorni successivi fino ad arrivare ai vari processi.
La scrittura di questo libro è stata un’esperienza indimenticabile e che mi ha lasciato un segno indelebile; scrivere il capitolo sulle vittime è stato davvero toccante e a ripensarci ho ancora i brividi…
Da lì in poi il mio ultimo anno al liceo è veramente volato, in un attimo dal primo giorno di scuola, mi sono trovato davanti alla commissione dell’esame di maturità, passando per conferenze stampa, convegni, soprattutto quello organizzato da noi per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, fino ad arrivare alle presentazioni del nostro libro, alla biblioteca comunale di San Casciano, alla biblioteca dei Salesiani in via Gioberti e l’ultima, ma non per importanza, quella in Palazzo Vecchio, grazie alla quale ho potuto coronare un sogno presentando il libro nel Salone dei Cinquecento.
In questi anni il Leomagazine ha raggiunto un livello altissimo e questo è merito del lavoro svolto giorno dopo giorno dal direttore Domenico Del Nero, che ringrazio calorosamente, e da tutti i membri della redazione e soprattutto quelli dello staff con i quali ho collaborato a stretto contatto; certo è che se il Leomagazine è arrivato a questi livelli una grossa partte del merito è anche di voi lettori che ci supportate ormai da sei anni e che ringrazio con tutto il cuore. Le persone che dovrei ringraziare per il lavoro svolto in questi anni sono tsntissime, ma una menzione speciale va al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci, ma soprattutto alle due presidi che si sono susseguite negli ultimi due anni, ovvero Donatella Frilli ed Annalisa Savino.
Fortunatamente la mia esperienza all’interno del giornale non è finita, certo non sarò più caporedattore, visto che da oggi sarà Elena Faggioli, ma sarò, almeno per il prossimo anno, vicedirettore e quindi mi occuperò di tutt’altro.
La mia avventura nel giornale è ancora tutta da “scrivere”…