Il telescopio JAMES WEBB, lanciato nello spazio il 25 dicembre dell’anno scorso, ci ha meravigliato di nuovo: nel suo mirino, infatti, non ci sono solo galassie lontane, ma anche i pianeti del Sistema Solare. Questa volta la N.A.S.A. ha diffuso nuove immagini che catturano gli anelli e le aurore attorno a Giove, il corpo celeste più grande del nostro sistema.
Il telescopio è riuscire a captare le immagini grazie ad un particolare strumento, chiamato NirCam, che attraverso la sua camera ad infrarossi riesce a cogliere tutti i minimi particolari del soggetto inquadrato. Non essendo la luce infrarossa visibile, le foto sono poi state inserite artificialmente nello spettro visibile, in modo che l’uomo potesse avere la possibilità di osservare questo capolavoro. L’immagine in evidenza, c’è da dire, è frutto dell’unione di più scatti, in quanto non sarebbe stato possibile evidenziare in un’unica volta tutte le aurore e le loro diffrazioni. Anche Imke de Pater, professoressa di astronomia all’Università della California Berkley, nonché una delle maggiori studiose di Giove, è rimasta colpita dall’accuratezza e dalla bellezza delle immagini, che sono state scattate il 27 luglio. Periodo molto favorevole, data la notevole vicinanza che il pianeta ha con il telescopio in questo momento dell’anno.
Osservando le fotografie, oltre alle aurore è possibile notare dei sottili anelli proprio attorno al pianeta: costituiti da polveri e piccoli detriti, sono molto meno appariscenti di quelli di Saturno, i quali sono visibili anche con un piccolo cannocchiale. Basta pensare che gli anelli di Giove sono un milione di volte meno luminosi del pianeta stesso, ed è proprio per questa ragione che solo un macchinario così potente, come il James Webb, sarebbe riuscito ad evidenziarli anche a centinaia di chilometri di distanza. Altri due elementi di spiccata importanza sono le due Lune, Amaltea e Adrastea, le quali sono i satelliti più interni di Giove, entrambe di dimensioni abbastanza contenute.
Non sono quindi le prime meravigliose immagini che il telescopio ci offre, ricordando appunto lo scatto del 12 luglio, che ritrae una parte della costellazione “Pesce Volante“, nell’universo più profondo. Rivelata questa volta da Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, è stata poi seguita da altre immagini diffuse dalla NASA, che avevano l’obbiettivo di fornire maggiori particolari e informazioni scientifiche.
Grazie al James Webb, che nell’ultimo anno ha fornito immagini ed informazioni utilissime alla comunità scientifica internazionale, l’umanità ha fatto ancora un piccolo passo avanti per arrivare alla conoscenza assoluta dello grandissimo spazio che ci circonda, l’Universo. Quella di Giove non sarà sicuramente l’ultima fotografia che ci arriverà da questo capolavoro di tecnologia e robotica: speriamo di tornare presto a commentare un’altra meraviglia spaziale.