Il 29 giugno è stata annunciata la prima parte della stagione 2022/23 del Teatro della Pergola. La presentazione si è tenuta nel saloncino Paolo Paoli, recentemente rinnovato grazie al comune di Firenze, che ospiterà sei spettacoli fuori abbonamento previsti nella nuova stagione. Sono intervenuti il presidente della Fondazione del Teatro della Toscana Tommaso Sacchi, il presidente della quinta commissione Cristina Giachi, il consigliere per la cultura della città metropolitana di Firenze Letizia Perini, il direttore artistico del Teatro della Pergola Stefano Accorsi, il presidente della fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, il direttore della Fondazione Marco Giorgetti e il presidente dell’associazione iNuovi Claudia Ludovica Marino. Per questa nuova stagione si prospetta un ritorno alla normalità: ripartiranno gli abbonamenti e le altre offerte che erano state sospese durante la chiusura dei teatri. Durante la presentazione si è ripetuta l’importanza di riaprire le porte del teatro al pubblico, la Giachi e la Perini hanno sottolineato il valore aggiunto che può portare ai cittadini e l’importanza che il teatro esercita sulla società. L’attenzione della Fondazione è rivolta soprattutto ai giovani e all’Europa, spiega Giachetti; per promuovere la trasmissione del sapere sono state strette diverse collaborazioni con altri teatri italiani e compagnie internazionali. Il Teatro della Toscana ha stretto un accordo con Qendra Multimedia che ha portato Handke Project, a Firenze per la stagione 2023/24, inoltre ha consolidato la Nuova Alleanza dei Teatri Europei promossa insieme al Théatre de la Ville.
La nuova stagione del Teatro della Pergola si aprirà con La Dodicesima Notte di William Shakespeare in prima nazionale, regia di Pier Paolo Pacini con traduzione di Orazio Costa Giovangigli. L’opera andrà in scena dall’11 al 20 ottobre nel Saloncino Paolo Paoli, seguito dal Bazin, di Giancarlo Sepe, realizzato dal Teatro la Comunità in collaborazione con il Teatro Diana di Napoli e il Teatro della Toscana, che verrà rappresentato dal 25 fino al 30 ottobre. L’opera racconterà la storia di André Bazin, critico e teorico cinematografico fondatore dei Cahiers du cinema, la più prestigiosa rivista di cinema francese in cui hanno scritto i critici e registi che hanno dato vita alla Nouvelle Vague. A seguire Siddartha di Hermann Hesse che verrà rappresentato per la prima volta in Italia come uno spettacolo teatrale, dal 3 al 6 novembre, e El Amor Brujo + La Consagraciòn de la Primavera in prima nazionale, con direzione artistica, coreografia e danza a cura di Israel Galvan. Dal 23 al 27 novembre andrà in scena La vita è un sogno – Cronache per una città possibile, un progetto de iNuovi, basato sulla storia di Calderon de la Barca da cui viene il titolo dell’opera. Il progetto viene realizzato attraverso un’indagine nelle periferie in collaborazione con i presidenti di quartieri e le associazioni per analizzare i diversi aspetti dell’animo umano e per studiare come l’ambiente possa influenza l’autodeterminazione di una persona. Infine, a chiudere la prima parte della stagione destinata al saloncino Paolo Paoli, verrà rappresentata La Colonia di Marivaux, con regia di Beppe Navello, realizzata dall’Associazione Teatro Europeo in collaborazione con il Teatro della Toscana e il Ministero della cultura.
Il primo spettacolo della stagione in abbonamento nella Sala Grande, chiusa durante l’autunno per lavori di miglioramento, sarà Lettura Clandestina con Fabrizio Bentivoglio, in scena dal 22 al 27 novembre, che ci riporterà Ennio Flaiano e la sua satirica visione della società dei suoi tempi attraverso la lettura di alcuni suoi articoli. Dal 6 dicembre per una settimana andrà in scena in prima nazionale L’interpretazione dei sogni, tratto dal libro di Sigmund Freud con Stefano Massini, in seguito, dal 13 al 18 dicembre I Fratelli De Filippo, diretto da Sergio Rubini. Quarto titolo in programma, a concludere il 2022, è Uomo e galantuomo di Eduardo de Filippo, diretto da Armando Pugliese, e con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses e Ernesto Mahieux come protagonisti. Dal 10 gennaio, si svolgerà l’ultimo spettacolo in prima nazionale della stagione, Interno Bernhard – Minetti e il Riformatore del Mondo, con la regia di Andrea Baracco, Glauco Mauri e Roberto Sturno come protagonisti, seguito da Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello, diretto da Gabriele Lavia, dal 17 gennaio. Successivamente verrà rappresentata Nuda, dal 24 gennaio, diretta da Daniele Finzi Pasca, autore dell’omonimo romanzo da cui è tratta, La Bottega del caffè di Carlo Goldoni, con regista Paolo Valerio e protagonista Michele Placido, dal 31 gennaio, e Spettri di Henrik Ibsen con Andrea Jonasson. Gli altri spettacoli che si terranno a febbraio sono Chi ha paura di Virginia Woolf?, diretto da Antonio Latella con traduzione di Monica Capuani e con protagonisti Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni e Paola Giannini, dal 14 al 26, seguito da Come tu mi vuoi di Luigi Pirandello con regia di Luca de Fusco e Il Figlio, seconda opera della trilogia diretta da Pietro Maccarinelli, dal 28 al 5 marzo. Seguiranno poi nel mese di Marzo Benvenuti in casa Gori, diretto da Alessandro Benvenuti e Ugo Chiti, realizzato in collaborazione con il Comune di Siena dal 7 al 12, Mettici la Mano di Maurizio de Giovanni, seguito della saga Il commissario Ricciardi, con Antonio Milo, Adriano Falivene e Elisabetta Mirra.
La seconda parte della stagione verrà presentata a settembre, ma si può già prevedere che sarà avvincente, capace di attirare persone di tutti i gusti, tra il ritorno di grandi classici italiani, traduzioni di capolavori europei, rivisitazioni, adattamenti e innovative sperimentazioni fra cinema, letteratura e teatro. Come ha detto Giorgetti “il teatro è un’espressione di un gruppo di persone che cerca di essere al passo con i tempi”, quindi non ci resta che appurare se questa scelta conquisterà il pubblico in attesa di tornare di nuovo davanti al meraviglioso palco del Teatro della Pergola dopo due anni di restrizioni.