Sembrerebbe sia stato un gesto dettato dalla gelosia da parte del marito Giuseppe Santarosa che poco dopo l’ora di pranzo di venerdì scorso (10 giugno) ha ucciso la moglie soffocandola e poi con un taglierino si è tolto la vita.
A denunciare il delitto è stata la nipote, la quale aveva ricevuto una chiamata dallo zio che le aveva detto: «Vieni a Fossalta, ho fatto un grave sbaglio». Ma giunta a casa li trova oramai entrambi morti. «Quando è arrivata ha trovato la porta aperta. Ora non ce la fa a parlare, è traumatizzata», afferma il marito di Claudia Santarosa.
Si direbbe sia stato un gesto dettato dalla follia: Lorena 50, e Giuseppe 55, agli occhi di amici, parenti e vicini sono sempre sembrati una coppia tranquilla, non avevano figli ma erano molto legati alla loro cagnolina Lola.
La coppia viveva a San Giorgio al Tagliamento prima di trasferirsi in centro a Fossalta, dove avevano preso in affitto i primi due piani di una casa a qualche centinaio di metri dal municipio.
Sono ancora aperte le indagini per capire quale sia stato il movente: si direbbe un atto di gelosia da parte del marito, per adesso non vi sono altre spiegazioni; così affermano la Procura della Repubblica di Pordenone e i Carabinieri di Portogruaro. Compreso ciò che accadde nelle ore che hanno preceduto il delitto: la coppia si era recata a fare la solita spesa settimanale, facendo anche scorta dei viveri.
Non vi sono tracce di alcun dissidio passato, non sono mai state fatte altre denunce ne da parte della moglie, ne dai vicini, parenti, o amici.
«Due persone incensurate, una famiglia normalissima e tranquillissima. Diciamo che è stato un fatto inaspettato», le parole del capitano Raffaele Di Lauro, comandante della compagnia dei carabinieri di Portogruaro.
«Le indagini proseguono a 360 gradi come accade sempre in occasione di questi delitti – ci informa il Procuratore di Pordenone, Raffaele Tito -, ma lo scenario è stato chiarito, mentre il movente, che sembra afferire alla sfera passionale, pare essere un’ossessione recente dell’uomo, che peraltro non trova riscontri nei fatti, secondo quanto raccolto dalle testimonianze dei congiunti».
Proseguendo in un’analisi più approfondita dei due: « Lui era una persona buonissima, non riusciamo a capire come possa aver fatto tutto questo» – dice Denny, altro nipote che ultimamente passava spesso a trovare la coppia – continua – «Ho perso di recente un amico, mi sono stati vicino».
Persino il sindaco afferma – «Siamo sconvolti. Erano due persone tranquille, nei prossimi giorni, in giunta, decideremo come ricordare Lorena», inoltre, specifica che la coppia non era mai stata segnalata dai servizi sociali.
Vicini e amici, confermano quanto detto: non vi sono mai state liti pesanti, accuse o accenni di violenza nel loro rapporto, se non qualche litigata per futili motivi. Erano una coppia stimata e conosciuta in tutto il paese.
Racconta Rosanna Chiandotto, la titolare dell’azienda di pulizie per la quale lavorava la donna: «Li conoscevo entrambi da oltre 25 anni, più o meno da quando si erano sposati. Erano anche nati lo stesso giorno e poco tempo fa avevano festeggiato il loro anniversario. Per lei Giuseppe era tutta la vita, ed era un pezzo di pane, non mi capacito di quello che ha fatto», aggiunge. La donna aveva due passioni: la sua cagnolina e Vasco Rossi che aveva visto in concerto. Cosa abbia fatto scattare la violenza omicida dell’uomo non è chiaro.