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21 MAGGIO: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DIVERSITA’ CULTURALE PER IL DIALOGO E LO SVILUPPO  

Il 21 Maggio è la giornata dedicata alla diversità culturale, per il dialogo e lo sviluppo. Ha un ruolo molto importante al giorno d’oggi proprio perché continuano a persistere molteplici difficoltà, in particolare, per quanto riguarda l’inclusività e l’integrazione di quelle che sono le persone ritenute diverse.   

La nascita e lo sviluppo di questa giornata internazionale hanno una storia rilevante. Venne istituita dall’Assemblea generale della Nazioni Unite nel 2002, principalmente dopo l’adozione della Dichiarazione Universale sulla diversità culturale, durante lo svolgimento della trentunesima sessione (nel 2001). L’asserzione sancisce che «la cultura si trova al centro dei dibattiti odierni sull’identità, la coesione sociale e lo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza» e che «il rispetto della diversità delle culture, la tolleranza, il dialogo e la cooperazione in un clima di fiducia e di mutua comprensione, sono tra le migliori garanzie di pace e di sicurezza internazionali». Con le affermazioni sopra menzionate L’UNESCO ha voluto garantire tolleranza e accoglienza, sottolineando l’importanza della consapevolezza e della conoscenza a proposito della diversità; essa vuole infatti informare e diffondere questo disegno.

Queste due parole molto conosciute raccolgono un insieme di concetti e idee che in realtà molto spesso vengono tralasciate e trascurate. La cultura è e sarà sempre in continuo mutamento e soggetta a influenze esterne che incidono sul pensiero delle persone in modo molto esplicito. Spesso non ci rendiamo conto della sua importanza, andando a evidenziare alcuni concetti estremisti, come: la rimozione totale delle differenze tra individui (considerati come singoli) o diversità intesa come disparità tra etnie. In entrambi i casi si ottiene un effetto negativo all’interno della società e dei rapporti umani. Nella prima situazione non vengono considerate le caratteristiche personali e soggettive (quelle che rendono unica la persona e che quindi non si possono scegliere o comunque cambiare), nella seconda invece si stabilisce una livellazione, quasi gerarchica, che porta al razzismo e alla xenofobia, dunque alla vera e propria paura verso il diverso. Di conseguenza è fondamentale essere a conoscenza di quell’equilibro che va a custodire e difendere la cultura stessa, ovvero un bilanciamento tra uguaglianza e varietà. Raggiunto questo obbiettivo si otterrà un ambiente che presenta pari opportunità e, quindi, equità, senza il bisogno di sottolineare e far emergere solo le disuguaglianze.  

L’UNESCO afferma inoltre di voler facilitare uno sviluppo sostenibile che punti a ridurre le differenze etniche tra gli individui, garantendo la pace tra le nazioni e assicurando internazionalità e coesione.

Il loro compito è fondamentale; essi vanno infatti a facilitare la diffusione delle idee e dei pensieri, non solo educando la singola persona, ma anche sostenendo il patrimonio linguistico mondiale, che è alla base del dialogo. Con il confronto è possibile perciò normalizzare determinati aspetti della persona, ma nello stesso momento, come molto spesso accade, far nascere una discussione o un contrasto, i quali, senza oltrepassare i limiti, in qualche modo aiutano l’accrescimento personale.

Ultimamente si parla di comunicazione computerizzata, la quale, attraverso semplici strumenti tecnologici, riesce a diffondere, in pochi centesimi di secondo, anche solo una semplice opinione in tutto il mondo. In questo modo sorge però un altro bisogno: supportare un’alfabetizzazione digitale, che sia in grado di integrare maggiormente e rendere capaci coloro che decidono di entrare in questo mondo.  

In conclusione, è possibile affermare che diversità culturale, linguaggio e sviluppo sono concetti basilari per la società di oggi, che interagiscono per rendere le persone più accoglienti e informate, e che dipendono l’uno dall’altro senza eccezioni.  

Non sono però gli unici argomenti da trattare. Con la Dichiarazione delle Nazioni Unite citata sopra si vuole andare a difendere contemporaneamente tutti i Diritti Umani Fondamentali, come quello inerente alle pari opportunità o quello sulla possibilità di ricevere un’educazione adatta e idonea. Ciò è molto importante proprio perché, anche in questo caso, si rispecchiano tutti gli standard minimi per poter affermare di essere in una società giusta e ospitale. Attualmente ciò non sempre viene garantito e per questo motivo molte persone crescono disinformate e ignoranti per quanto riguarda specifici argomenti.  

Ogni individuo è tenuto a rispettare gli altri, garantendo nel suo piccolo uno spazio confortevole e sviluppato, in grado di accogliere opinioni diverse, difendendo allo stesso tempo il suo pensiero. Solo in questo modo saremo capaci di eliminare le diversità tossiche e pericolose, promuovendo quelle costruttive, affinché non sia più necessario stabilire una giornata dedicata a questo. Deve diventare normale dare accoglienza a usanze, abitudini, tradizioni diverse; deve diventare normale essere curiosi per scoprire il diverso e non discriminarlo.

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