“Gli Occhi di Tammy Faye” è un film uscito il 3 febbraio nelle sale cinematografiche in Italia.
Il film è una storia vera basata sull’omonimo documentario del 2000 di Fenton Bailey e Randy Barbato, tratta delle principali vicende della vita di Tammy Faye e del marito Jim Bakker, i quali fondarono un network televisivo cristiano. Tutti e due erano televangelisti e Tammy inoltre intraprese anche una carriera da cantante.
Tammy Faye nacque il 7 marzo 1942 nel Minnesota da genitori predicatori evangelisti. La madre però divorziò dal padre di Tammy e iniziò una relazione con un uomo da cui ebbe sette figli. Già all’inizio del film viene evidenziata la differenza tra Tammy e i fratellastri, in quanto per la madre simboleggiava il fallimento del suo matrimonio. Tammy frequentò la chiesa locale e studiò al North Central Bible College, dove conobbe Jim Bakker. Tra loro due si instaurò un solido rapporto fin da che si conobbero. Nel 1961 si sposarono e iniziarono a girare per gli Stati Uniti fermandosi in chiese o auditorium per predicare, Jim parlava soprattutto agli adulti mentre Tammy creò dei pupazzi attraverso i quali attirava l’attenzione dei bambini predicando messaggi cristiani e cantando.
I due successivamente vennero chiamati dalla CBN (Christian Broading Network) di Pat Robertson nel quale canale ebbero uno programma grazie ai pupazzi di Tammy. Tra il 1964 al 1973 il loro programma divenne uno dei punti di riferimento per madri e bambini, ai quali venivano insegnati i valori cristiani. Jim riuscì a diventare un ospite del The 700 Club e poi il presentatore di questo. Nacque nel 1974 la PTL (Praise the Lord), Tammy e Jim erano i fondatori e i diretti presentatori. Lo spettacolo divenne sempre più popolare arrivando fino a 20 milioni di ascoltatori, Jim predicava e incoraggiava gli spettatori, o meglio gli associati, come li definì lui stesso, a donare denaro direttamente alla PTL poiché poi avrebbero indirizzato i soldi a enti benefici. Tammy in questo show principalmente cantava e divenne una cantante religiosa. La stampa però per questo enorme successo divenne più scettica riguardo alla gestione finanziaria della PTL e iniziò a scrivere i primi articoli nei quali metteva in luce le proprie perplessità.
In questi anni la relazione tra Tammy e Jim iniziò a deteriorarsi, Tammy infatti iniziò una relazione sentimentale col suo produttore musicale Gary Paxton, che venne poi licenziato da Jim quando scoprì la relazione. Negli stessi anni anche su Jim giravano notizie riguardo alla frequentazione di prostitute e presunte relazioni omosessuali sul set. Tammy dopo il secondo figlio divenne dipendente da alcune pillole e si non fidò più dell’amministrazione della PTL di Jerry Falwell, un pastore molto conservatore che credeva nella politicizzazione della fede, ma Jim non voleva che persuaderlo. Iniziò ad avvicinarsi al pensiero di Falwell e volle pure costruire un parco divertimenti a tema cristiano fatto per persone cristiane, The Heritage Usa.
Nel 1980, nel mezzo dell’epidemia di AIDS Tammy invitò come ospite un pastore gay, Steve Pieters, questo fu un momento memorabile per la televisione americana. Dal film traspare che Tammy non aveva informato il marito dell’intervista proprio perché sapeva che l’avrebbe ostacolata. L’intervista andò in onda al Tammy’s House Party nel 1985. Tammy venne pesantemente criticata dai fedeli con capo Falwell ma lei rispose come aveva dichiarato più volte che Dio ama tutti così come siamo e per questo tutti dovremmo amarci e rispettarci.
Pieters tutt’ora è vivo e canta nel Gay Men’s Chorus di Los Angeles, lavora anche come psicoterapeuta per aiutare persone LGBTQ+ dipendenti da sostanze e alcool.
Questo episodio scatenò una reazione a catena di eventi devastanti, una sorta di caduta libera. Vennero a galla le problematiche legate alla questione finanziaria e Jim venne accusato di stupro da Jessica Hahn, una segretaria della PTL, dichiarò di essere stata drogata e stuprata da Bakker e da Fletcher, un altro predicatore. La donna venne pagata 287mila dollari per non rivelare alla stampa questo fatto. I soldi che le furono dati erano una parte delle donazioni degli associati. Una indagine riportò inoltre che una cospicua parte delle donazioni venne utilizzata per costruire il parco divertimenti cristiano, invece di essere donata. La cosa più scioccane fu che 1,3 milioni di dollari, che erano i fondi della PTL, vennero usati dalla famiglia Bakker per mantenere il proprio stile di vita. Jerry Falwel prese il controllo della PTL e licenziò Tammy e Jim. Nel 1989 Jim venne giudicato colpevole per frode e associazione a delinquere con una condanna di 45 anni di prigione. Tammy chiese il divorzio, e iniziò una relazione con Roe Messner, il quale però anche lui era coinvolto nella frode di Jim e venne condannato nel 1996 per bancarotta fraudolenta.
Tammy iniziò così una nuova vita da sola, divenne una sostenitrice della comunità LGBTQ+ e un’attivista per quanto riguardava l’epidemia di AIDS poco trattata a quei tempi. Le venne diagnosticato un cancro al colon i primi anni 2000 e morì il 20 luglio 2007 a 65 anni. Nell’arco della sua carriera Tammy ha scritto 24 dischi e sei libri, nei quali parla della depressione, del cancro, del divorzio e della sua visione della fede.
I figli hanno seguito le orme dei genitori, studiando al Bible College. La figlia preferisce tenere la sua vita privata mentre il figlio Jay è un predicatore ma nello stesso stile della madre, predica un cristianesimo inclusivo per tutti.
Nel film Tammy Faye è interpretata da Jessica Chastain, mentre Jim Bakker da Andrew Garfield, tutti e due attori molto conosciuti e rinomati. Il regista è Michaek Showalter (conosciuto per il film The Big Sick) e offre al pubblico una versione biopic, rendendo la storia per gli spettatori una classica storia americana tra ironia, sesso, umorismo, e dramma. Il film mira a far conoscere più il lato umano di questi due personaggi della televisione americana degli anni ’70, in quanto sono sempre stati ridicolizzati dai media, soprattutto Tammy per il look stravagante e molto eccentrico.
“Gli occhi di Tammy Faye” è stato candidato agli Oscar 2022 per migliore attrice (Jessica Chastain) e per miglior trucco e acconciatura.