Dal 12 aprile al 14 luglio 2022 si terrà l’ottantaquattresima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino: tre mesi di opere, concerti e trasferte che vedono impegnati sul podio e sul palcoscenico alcuni dei più grandi nomi della scena lirica e sinfonico-concertistica internazionale a partire ovviamente da Zubin Mehta, direttore emerito a vita e, da questo Festival, di Daniele Gatti come direttore musicale del Maggio.
Il cartellone, presentato lo scorso 3 febbraio dal sovrintendente del Maggio Alexander Pereira e dal sindaco Dario Nardella, prevede 6 opere (di cui 4 mai eseguite a Firenze) e 10 concerti sinfonici, oltre a un’opera per bambini, “Ayda e l’amore fatale”. Questa programmazione segue il leit motive della Mitologia antica, dell’Amore e della fabula.
“Ricordo ancora con viva emozione – ha dichiarato il sindaco di Firenze Nardella, nonché presidente della fondazione del Maggio musicale fiorentino – la serata inaugurale dell’auditorium “Zubin Mehta” dello scorso 21 dicembre alla presenza del Presidente Sergio Mattarella e le sue parole di gioia e apprezzamento per questa nuovissima e bellissima sala da musica. Oggi presentiamo un programma straordinario, che conferma il nostro Festival come il più importante evento di musica lirica presente in Italia e uno dei più importanti al mondo, sperando che la musica, da sempre specchio dell’eccellenza italiana nella storia ed oggi, possa tornare ad avere l’importanza che merita anche nelle scuole. Io credo che gli artisti, i cantanti e tutte le maestranze di questa edizione siano la sintesi dell’ottimo lavoro svolto dal nostro sovrintendente Alexander Pereira. Mi auguro che di questo Festival se ne possa parlare tanto e bene, cercando di portare non solo il pubblico di sempre, ma anche e soprattutto nuovi spettatori. Il nostro obiettivo è quello di arrivare a chiunque ami la musica e anche a chiunque in un teatro non abbia mai messo piede, perché venire ad assistere ad un concerto o un recital nel nuovo auditorium, che è fra i più moderni e magnifici d’Italia e del mondo, è un’emozione indescrivibile: venite tutti a sentire la meravigliosa musica del Maggio!”
Poi è intervenuto, in collegamento da Parigi, Daniele Gatti che ha affermato: “Nonostante abbia sorpassato un po’ a destra, dal momento che il festival era già stato in parte abbozzato dal sovrintendente Pereira, vedendo i titoli che erano già stati scelti e cercando di dare un fil rouge a questa manifestazione, ci sono saltate all’occhio due tematiche principali: la prima è quella dell’amore, nelle sue varie forme. A questo riguardo abbiamo Roméo et Juliette e Le nozze di Figaro, ai quali è stato quasi ‘semplice’ aggiungere altri due titoli come Orphée et Eurydice e Ariadne auf Naxos, che condividono le tematiche e il non aver bisogno di organici orchestrali particolarmente grandi: questo è perfetto anche in relazione alle dimensioni più ridotte dell’auditorium. Io aprirò il Festival con Orphée et Eurydice, che dirigerò per la prima volta in assoluto nella mia carriera. A queste si aggiungerà inoltre I due Foscari, opera che servirà a variare leggermente il tema principale che segnerà il prossimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Il secondo tema è quello del mito greco, seguito sia nelle opere che nei programmi sinfonici: il mio primo concerto del Festival prevede il Lamento di Arianna di Monteverdi e Perséphone di Igor Stravinskij. Nel mio concerto successivo tornerà invece forte la tematica dell’amore: eseguirò infatti degli estratti da Roméo et Juliette di Berlioz, Pelléas et Mélisande di Fauré e la seconda suite da Daphnis et Chloé di Ravel. Il mio ultimo concerto sinfonico in programma tornerò invece ad accarezzare le tematiche del mito greco: Oedipus rex di Stravinskij e Per l’Edipo re di Sofocle di Ildebrando Pizzetti. Questo particolare programma penso sia inoltre un’apertura alla musica italiana del ‘900. Sono fiero di far parte della famiglia del Maggio: i festival sono, per quello che mi riguarda, momenti di vera e propria aggregazione, approfondimento e scoperta.”
Il sovrintendente del Maggio Alexander Pereira ha ringraziato uno dei principali finanziatori del teatro, il presidente della fondazione della Cassa di Risparmio Luigi Salvadori. Infine Pereira ha fatto un annuncio importantissimo: il 21 dicembre 2022, una data magica per il Maggio Musicale Fiorentino, sarà finalmente riaperta, esattamente un anno dopo l’inaugurazione dell’auditorium Zubin Mehta, la Sala Grande del Teatro del Maggio, ristrutturata e ri-modernizzata, con un palcoscenico che, strutturalmente e tecnologicamente, sarà fra i più avanzati al d’Europa e del mondo
Il programma dell’84esimo Festival del Maggio:
Il titolo che inaugura l’LXXXIV Festival del Maggio il 12 aprile 2022 sarà Orphée et Eurydice, di Christoph Willibald Gluck (altre recite il 13, 19, 21, 23 aprile), un inedito per il Maggio nella versione francese. Quest’opera costituisce il debutto operistico di Daniele Gatti nel suo ruolo di direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino. La regia dell’evento inaugurale è affidata a Pierre Audi, regista libanese che nel 1979 ha fondato il Teatro Almeida ed è stato Direttore Artistico dell’Opera Nazionale Olandese di Amsterdam. Tra gli interpreti si annunciano: Juan Francisco Gatell, tenore fra i più apprezzati interpreti della scena internazionale, come Orfeo; Anna Prohaska, il celebre soprano austriaco, come Euridice e Sara Blanch nel ruolo di Amore.
Il 27 aprile con repliche il 30, il 3, 5 e 8 maggio va in scena il secondo titolo in cartellone e sempre in francese e per la prima volta in assoluto al Maggio: è la nuova produzione di Roméo et Juliette di Charles Gounod. La direzione d’orchestra è affidata a Henrik Nánási, la regia a Frederic-Wake Walker.
Il terzo titolo – e ripresa di un grandissimo successo del Maggio e del maestro Zubin Mehta – Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, nel bellissimo allestimento del 1992 con la regia di Jonathan Miller, andrà in scena al Teatro della Pergola il 10 maggio, con repliche il 12, 15, 18 e 20. Sul podio di questo capolavoro, oggi come allora, ci sarà il maestro Zubin Mehta. Quest’opera è un omaggio proprio al grandissimo regista Jonathan Miller, scomparso nel novembre 2019. Il titolo mozartiano nel cast schiera i nomi del baritono Alessandro Luongo come il Conte d’Almaviva, il soprano Kirsten MacKinnon, come Contessa; Figaro sarà interpretato da Luca Micheletti, uno degli artisti più eclettici della sua generazione.
La quarta opera in cartellone rappresenta di nuovo un altro titolo che per la prima volta in assoluto viene eseguito al Maggio: dal 22 maggio con repliche il 25, 28, 31 e 3 giugno, I due Foscari. Sesta opera del catalogo di Giuseppe Verdi realizzata durante gli ‘anni di galera’… Il Maggio ha affidato la direzione a Carlo Rizzi e la regia a Grischa Asagaroff. ll ruolo di Francesco Foscari sarà interpretato da uno dei più celebri artisti al mondo, Placido Domingo. Al suo fianco nel ruolo di Jacopo Foscari, figlio di Francesco, il fantastico tenore Jonathan Tetelman, che debutta al Maggio.
Si torna al Teatro della Pergola per la nuova produzione di Ariadne auf Naxos di Richard Strauss, quinto titolo del programma del 84esimo Festival del Maggio Musicale che manca dalla programmazione da 25 anni. La prima è in calendario il 7 giugno con repliche il 10, il 13, il 16 e 18 giugno. Sul podio Daniele Gatti alla sua seconda opera dopo l’Orphée et Euridyce inaugurale. La regia, le scene e le luci sono firmate rispettivamente da Matthias Hartmann, Volker Hintermeier e Valerio Tiberi che hanno creato la messa in scena del Fidelio di Ludwig van Beethoven diretto dal maestro Mehta, primo titolo operistico programmato nel nuovissimo auditorium Mehta. Il prestigioso cast avrà le voci nei ruoli principali di Krassimira Stoyanova, uno dei più importanti soprano dei nostri tempi; il ruolo di Bacchus è affidato a A.J. Glueckert; Zerbinetta avrà la voce di una delle più grandi interpreti belcantistiche al mondo, Jessica Pratt, al debutto nella versione originale in tedesco.
Ultima opera in cartellone dell’84 esimo Festival del Maggio Musicale e anche questa mai rappresentata al Maggio e a Firenze, il 4 luglio è Acis et Galatée di Jean-Baptiste Lully (repliche il 6, 9, 11). La direzione è affidata a Federico Maria Sardelli, la regia a Benjamin Lazar.
La suggestiva e bellissima Cavea del Maggio ospiterà il titolo del cartellone del Festival dedicato, fuori abbonamento, al pubblico più giovane. Lo spettacolo si ispira ad Aida di Giuseppe Verdi e si tratta di Ayda, amore fatale.
Il segno tematico di Mitologia, Amore e fabula si ritrova naturalmente e come non mai, anche nel programma sinfonico dell’84esima edizione del Festival. Dieci concerti di cui otto in abbonamento e due fuori abbonamento: tre diretti da Daniele Gatti, quattro diretti da Zubin Mehta, uno da Myung-Whun Chung, inoltre ci sarà l’Orchestra Filarmonica nazionale di Russia, diretta da Vladimir Spivakov, e il recupero del concerto diretto da Manfred Honeck.
Il concerto d’inaugurazione del 26 aprile, affidato a Daniele Gatti, sarà interamente dedicato alla classicità con due opere ispirate ai miti della Grecia antica: il Lamento d’Arianna, SV 107, di Claudio Monteverdi, unica pagina superstite de L’Arianna – melodramma composto nel 1608 per la corte di Mantova e andato perduto – e Perséphone, melologo in tre scene di Igor Stravinskij su testo André Gide. Il fil-rouge dell’amore collega il primo al secondo concerto sinfonico in programma: Romeo and Juliette di Čajkovskij e della Suite n. 2, op. 64ter dal balletto omonimo firmata da Sergej Prokof’ev il 28 aprile, con l’Orchestra Filarmonica nazionale di Russia diretta da Vladimir Spivakov. Nel programma del concerto saranno eseguite anche la Suite dall’opera La fiaba dello zar Saltan di Rimsky-Korsakov e la Suite per soprano, violoncello e orchestra del compositore Kostantin Boyarsky. Un ulteriore omaggio ai due sfortunati amanti di Verona sarà il secondo concerto diretto da Daniele Gatti il 17 giugno, con alcuni brani estrapolati da Roméo et Juliette op.17 di Hector Berlioz, seguiti dalla Suite dalle musiche di scena op.80 Pelléas et Mélisande di Gabriel Fauré e dalla Suite n. 2 del balletto Daphnis et Chloé di Maurice Ravel.
Con il suo terzo concerto, Daniele Gatti torna alla tematica del mito antico: il 30 giugno dirigerà infatti il monumentale Oedipus Rex di Igor Stravinskij.
Il primo concerto del maestro Zubin Mehta, il 29 aprile. prevede in apertura la Sinfonia n. 1 di Gustav Mahler, per chiudere con Also sprach Zarathustra op. 30, poema sinfonico tra i più noti di Richard Straussispirato liberamente al saggio di Friedrich Nietzsche.
Il secondo concerto diretto da Zubin Mehta, sarà un omaggio tutto mozartiano. Nel programma del concerto del 29 maggio infatti Mehta dirigerà le tre ultime sinfonie di Mozart – n.39 K. 543, n.40 K. 550, n.41 K. 551 – realizzate dal salisburghese in soli tre mesi, e forse pensate come unico grande affresco sonoro, che si confermano capolavori assoluti della letteratura orchestrale di tutti i tempi.
Larghissimo spazio a Beethoven per il terzo e il quarto concerto diretti da Zubin Mehta. Il 13 luglio il concerto diretto dal Maestro, fuori abbonamento è un omaggio a Firenze con un appuntamento simbolico offerto alla Città. Il quarto concerto di Mehta – che chiude il Festival il 14 luglio – propone quindi ancora Beethoven e ancora un eroe del mito con un programma che si aprirà con l’Ouverture ed estratti da Die Geschöpfe des Prometheus (“Le creature di Prometeo”) e poi di Pëtr Il’ič Čajkovskij le Variazioni su un tema rococò per violoncello (solista Antonio Meneses) e orchestra, op. 33, composte proprio qualche mese prima della Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36 che chiude il concerto.
Il 22 giugno torna, in abbonamento, al Maggio il maestro Myung-Whun Chung con un programma sinfonico che lambisce la Grecia Antica.
Al titano della musica Ludwing van Beethoven è dedicato anche il concerto diretto da Manfred Honeck del 7 luglio, che impagina tre composizioni beethoveniane, l’Ouverture in do minore Coriolano, altra figura leggendaria della classicità, la cantata per coro Meeresstille und glückliche Fahrt op. 112 e la Fantasia corale in do minore op. 80 con al pianoforte Andrea Lucchesini.
Il Festival del Maggio anche per l’84 esima edizione non si fermerà a Firenze, ma sono previste trasferte con concerti sinfonici diretti da Zubin Mehta a Siena, Ravello, Rimini e Macerata, e da Manfred Honeck a Forte dei Marmi.
Una programmazione di livello assoluto, che dimostra come il Maggio sia uno dei teatri più qualitativamente validi del mondo.
Quello del Maggio musicale fiorentino è un Festival di cui si dovrebbe sentire parlare di più, perché, come più volte ripetuto dal sindaco Nardella, bisogna educare alla musica, non solo quella popolare (mediaticamente più diffusa, soprattutto in questo periodo di Festival di Sanremo…), ma anche quella classica, che si respira in luoghi come il Maggio Musicale Fiorentino, dove la musica arriva direttamente al cuore.