“Ha toccato! Ha toccato in questo momento il suolo lunare!”

Impossibile, per chiunque abbia assistito alla diretta televisiva Rai che ha seguito l’allunaggio del 20 luglio 1969, non riconoscere la celebre frase di Tito Stagno, storico cronista e giornalista Rai.

Pochi giorni fa, precisamente il primo febbraio 2022, Tito Stagno si è spento a Roma all’età di 92 anni.

Il suo nome è ormai indelebilmente legato alla più grande conquista del genere umano, diventando la voce che ha narrato all’Italia lo sbarco dell’equipaggio di Apollo 11 sulla Luna; che però lui ha sempre ricordato con una punta di amarezza per l’aver commesso un errore di interpretazione. Accadde infatti che durante quella interminabile veglia tra il 20 e il 21 luglio 1969, testimoniata da una diretta televisiva di produzione Rai di ben 27 ore e mezza, Tito Stagno avesse iniziato a tradurre fedelmente le comunicazioni tra gli astronauti e la base spaziale a Houston. Sfortunatamente però il sistema di comunicazione tagliava le prime sillabe delle frasi e il giornalista Italiano non fu in grado di capire correttamente le misure finendo per annunciare l’allunaggio 56 secondi prima che esso avvenisse. Fu Ruggero Orlando, inviato Rai alla base spaziale in Texas, a correggerlo e dare il vero annuncio del contatto con il suolo 10 secondi dopo che questo fosse avvenuto; nonostante ciò nella visione comune ormai è Stagno ad aver annunciato l’atterraggio. Il battibecco che avvenne tra i due cronisti rese l’evento ancora più celebre e fu comunque compreso dal pubblico in sala che assecondò l’errore applaudendo ad entrambi gli annunci e ridendo.

Fu scelto per commentare questo evento notevole a seguito dell’interesse mostrato dapprima nella missione Sputnik 1, che gli diede il via libera per la telecronaca del volo spaziale di Jurij Gagarin. La diligenza con cui aveva adempiuto a questo compito gli spianò la strada per il programma Apollo.

Ma l’attività di Tito Stagno non si è di certo limitata a questo: il suo debutto avvenne con la cronaca dei Giochi Olimpici invernali a Cortina D’Ampezzo del 1956, che fu la prima manifestazione olimpica in una città italiana, a cui seguirono, tra i varie eventi, anche le cronache dei Giochi Olimpici estivi di Roma 1960.

Non si limitò allo sport ma fu anche al seguito di due Papi: Papa Giovanni XXIII, che lo ricorda nel suo diario privato, e Papa Paolo VI, che seguì con le sue telecronache in Terrasanta. Fu poi inviato anche al seguito di ben due Presidenti della Repubblica: Antonio Segni e Giuseppe Saragat con cui viaggiò all’estero narrandoci gli incontri con i maggiori capi di stato, Saragat stesso lo definì “l’ombra di Banco” alludendo al personaggio shakespeariano del Macbeth che segue il monarca nei momenti importanti.

Seguirono poi inchieste registrate con fondamentali personaggi storici, dagli Astronauti dell’Apollo 11, al patriarca di Costantinopoli o il presidente Kennedy.

Nella sua vita continuò poi a lavorare come giornalista e fu invitato a numerosi programmi televisivi, anche nel contesto del festival di San Remo nel 2014

Effigiato anche dei titoli di Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e della Stella al Merito Civile, Tito Stagno resterà una figura chiave da ricordare nel panorama giornalistico, cronistico e telecronistico come “l’annunciatore dell’allunaggio”.

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